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Rivolta Etnica a Milano. Partita in Italia l’Anarco-Tirannia delle “No-Go Zone”?

di Roberto Dal Bosco
A Milano è scoppiata una rivolta etnica, ma praticamente nessuno la vuole chiamare così. Né iniziare a pensare che il punto di non ritorno delle banlieue francesi è finalmene arrivato – e con esso, le “no-go zone” di immigrati all’interno delle nostre città.
Si tratta di un dato di rilevanza storica non solo per la “capitale morale”, ma per l’Italia tutta. Milano, si dice, anticipa ciò che succede nel resto del Paese: era l’idea dei socialisti craxiani, gruppone di intelligenze che riuscì ad espugnare Roma, per poi essere sterminato da un’operazione giudiziaria che veniva – si mormora, a bassissima voce, ancora – da un tentacolo atlantico.
E quindi: ecco che “Corvetto”, quartiere non così periferico (vi arriva la Metro a poche fermate dal Duomo, vi erano fino a qualche anno fa begli appartamenti per professionisti e famiglie) compaiono roghi e barricate, fuochi d’artificio sparati contro la polizia, autobus dell’ATM vandalizzati.
In verità, la stampa non lo può dire, almeno non nei titoli – per il solito effetto della Carta di Roma, il testo deontologico imposto ai giornalisti che prevede limiti di cronaca riguardo alle cose degli immigrati), nei primi articoli usciti bisognava leggere fra le righe: la protesta è praticamente composta da ragazzi nordafricani di secondo o financo terza generazione…

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La Notte in Balia di Violenti e “Fomo”

di Marcello Veneziani
Ho conosciuto dal vivo l’inferno notturno della movida…
Ho conosciuto dal vivo l’inferno notturno della movida. Era passata la mezzanotte, ero a Roma, in Trastevere, mi stavo ritirando e sono stato travolto da un flusso umano o forse inumano.
Poteva finire come a Seul, tragicamente, o come le sere precedenti a Trastevere, con una maxi rissa di tutti contro tutti, senza un vero motivo. Mi sono trovato altre volte in queste fiumane notturne, ma l’ultima è stata peggio delle altre.
Ti sentivi privato della tua libertà, completamente trascinato dalla marea umana, in balia delle orde, costretto in minimi varchi come rigagnoli o colate di lava. Ti sentivi esposto al pericolo, inerme, privato della tua personalità, l’incolumità minacciata non da singoli ma da flussi e maree, reazioni a catena, effetti virali…

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Con l’aumento delle temperature terrestri… sale la violenza nel mondo

Global warming

di Valentina Ierrobino
Mentre i governi di tutto il Mondo sono impegnati, chi più e chi meno, a fermare i cambiamenti climatici e il global warming, uno studio pubblicato sulla rivista ‘Science’ informa che ben presto gli Stati dovranno combattere contro un altro aspetto legato all’aumento delle temperature terrestri: la violenza.
Dalla ricerca condotta da un gruppo di studiosi delle Università di Princeton e Berkley, è emerso che bastano pochi e piccoli aumenti della temperatura media, per far crescere il tasso di violenza tra le pareti di casa, fino all’aumento della violenza a livello nazionale e globale. Con il surriscaldamento globale la temperatura del Pianeta potrebbe aumentare di 2 gradi nei prossimi anni e questo, dati alla mano, potrebbe far crescere del 50% le guerre civili nel mondo…

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