OMS: è in Vigore il “Trattato Pandemico” Stile Nazi, all’Insaputa di Tutti…

di Paolo Spiga

Pochi lo sanno, ma da circa un mese e mezzo è entrato praticamente in vigore il “Trattato Pandemico” elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Con esso gli Stati aderenti all’OMS (sono ben 193) vengono privati di tutta una serie di libertà e si autocostringono ad accettare obblighi e diktat dall’alto (dall’OMS) senza poter fiatare, in caso di nuove pandemie.

Possibile mai che un tale follia sia passata così, in modo ‘segreto’, senza che nessun Parlamento ne abbia potuto discutere? E possibile che nessun Parlamento si sia opposto, o comunque, non abbia chiesto almeno di affrontare pubblicamente una questione di tale impatto e di tanta rilevanza?

Secondo la nuova ‘legge’ OMS, se entro sei mesi (a partire dal 14 aprile, la data di ‘emanazione’ dell’editto, in perfetto stile antica Roma o antico Egitto) le nazioni membre dell’OMS non faranno pervenire il loro no, si sottoporranno automaticamente e volontariamente al ‘Trattato’ che più incredibile non si può.

Eccone i punti-base, tutti da ‘gustare’:

Punto 1. Vengono ampliate le definizioni di ‘pandemia’ e di ‘emergenza sanitaria’: è bastato introdurre una paroletta magica, ossia ‘potenziale’ invece di ‘effettivo’ per conferire tutta una serie di nuovi poteri e competenze all’OMS;

Punto 2. Si passa da ‘istruzioni vincolanti’ e ‘istruzioni obbligatorie’: una bella differenza!

Punto 3. Viene potenziata la capacità del Direttore Generale dell’OMS (attualmente la carica è ricoperta da Tedros Adhanom Ghebreyesus) di dichiarare ‘autonomamente’ le emergenze sanitarie: un vero Monarca nel campo della salute a livello internazionale;

Punto 4. Viene stabilito un processo di ‘sorveglianza’ di tutti gli Stati membri che sarà regolarmente verificato dall’OMS attraverso appositi meccanismi di revisione nazionale;

Punto 5. Viene consentito all’OMS di condividere i dati sanitari nazionali ‘senza consenso’ (avete letto bene);

Punto 6. Viene conferito all’OMS il controllo su determinate ‘risorse nazionali’. Può succedere di tutto…

Punto 7. Ogni Paese deve garantisce il sostegno all’Oms per la promozione delle attività di censura, per impedire la diffusione di approcci e preoccupazione alternative/dissidenti: parole testuali che fanno venire i brividi perché istituzionalizzano la censura, il divieto di ogni dissenso e impongono il Pensiero Unico nel delicatissimo campo della salute di tutto il mondo;

Punto 8. Più potere all’OMS per la chiusura delle frontiere, le restrizioni dei viaggi, i blocchi (quindi i lockdown); e anche per quanto riguarda esami medici e farmaci (evidentemente ben compresi i vaccini).

Un quasi decalogo in puro stile nazi: mancano solo la previsione di nuovi lager (ma a quanto pare proprio in Germania e soprattutto in Australia erano state già previste apposite aree dove sistemare gli infetti delle nuove pandemie), e un mega appalto per forni crematori e la somministrazione regolare di olio di ricino. Ma non è mai troppo tardi.

Un paio di giorni fa, per chiarire meglio le idee ai popoli ormai ridotti a masse di sudditi senza diritti e senza parola, è intervenuto pubblicamente il co-presidente dell’OMS, il medico saudita Abdullah Assiri, evidentemente non ancora soddisfatto per quanto è stato già fatto. Ecco le sue minacciose parole: “Il mondo ha bisogno di altri mandati legali, come il Trattato sulle pandemie, per affrontare una particolare pandemia qualora dovesse verificarsi; e lo farà”. Ed ha aggiunto: “La definizione delle priorità delle misure che possono limitare le libertà individuali, l’ordine, la condivisione delle informazioni, delle conoscenze, delle risorse e, soprattutto, la fornitura di risorse per la risposta alla pandemia sono necessarie durante una pandemia”. Capito?

Teniamo sempre presente un dato di basilare importanza. LOMS è nata nel 1948 come un’organizzazione totalmente pubblica finanziati con i soldi pubblici degli Stati aderenti. Man mano, con il passar degli anni, il quadro è cambiato, fino all’odierno, totale ribaltamento.

Mentre fino a vent’anni fa i finanziamenti-donazioni erano per l’80 per cento pubblici e solo il restante 20 per cento proveniva dai privati, oggi quel rapporto si è capovolto (80 ai privati, solo 20 ai pubblici): il timone di comando, quindi, è passato in mani private, come case farmaceutiche, fondi speculativi, assicurazioni, banche e singoli miliardari, come è il caso di Bill Gates.

Il fondatore di ‘Microsoft’, da alcuni anni ormai tuffatosi a capofitto nelle nuove sfide della sua vita (vaccini & cambiamenti climatici), è oggi al secondo posto nella hit mondiale dei finanziatori-donatori, alle spalle degli Stati Uniti; e ben prima di potenze del calibro di Francia, Germania e Regno Unito.

Il neo Direttore scientifico, nominato a gennaio 2023, Jeremy Farrar, è un suo grande amico; come lo è di Anthony Fauci, con il quale ha fin dal primo momento condiviso la teoria dell’origine naturale del Covid, oggi ormai smentita perfino dall’FBI che ha accertato la sua origine artificiale, in laboratorio.

E sapete qual è stata la prima decisione di Farrar, proprio a inizio anno? Quella di annullare la seconda missione OMS a Wuhan, proprio per accertare in modo definitivo l’origine del virus. Lo ha fatto per evitare, in tutta evidenza, che saltasse fuori la connection Fauci-Wuhan, e quindi gli ingenti finanziamenti americani per le pericolosissime (e per questo vietate negli Usa) ricerche sul ‘gain of function’.

E noi tutti, ormai, ‘ci siamo’ costretti ad obbedire ai diktat di una simile organizzazione di fuorilegge… Davvero ai confini della realtà.

Articolo di Paolo Spiga

Fonte: http://www.lavocedellevoci.it/2023/06/02/oms-e-in-vigore-il-trattato-pandemico-stile-nazi-allinsaputa-di-tutti/

VIAGGIO A SARMOUNG
Un cammino iniziatico
di Francesco Giacovazzo

Viaggio a Sarmoung

Un cammino iniziatico

di Francesco Giacovazzo

"Viaggio a Sarmoung" è una storia di ricerca e conquista interiore, dove la finzione narrativa si intreccia con l'esperienza personale dell'autore.

Il significato profondo dell'esistenza, la forza indomabile dell'amore e la ricerca del sogno personale sono i grandi temi che vengono affrontati in queste pagine.

Un giorno, Paolo, il protagonista, confida alla sua compagna di una ricerca ormai abbandonata sulla leggenda dei Re Magi.

Lei, Cristina, decide di fare quello che Paolo non ha mai avuto il coraggio di intraprendere: scoprire la verità sull'antica confraternita di Sarmoung da dove si presume provengano i tre maestri astrologi.

Una leggenda che ha coinvolto esoteristi ben noti come Madame Blavatsky, Alexandra David-Neale, e G.I.Gurdjieff.

Quando Cristina scompare, Paolo decide di andare a cercarla e affrontare finalmente il suo destino.

Perché leggere "Viaggio a Sarmoung"?

"Viaggio a Sarmoung" è una storia di rinascita da un momento buio, ricerca di senso e fioritura interiore.

Attraverso terre intrise di misticismo e paesaggi del Vicino Oriente, l'autore ti conduce negli sconfinati territori della sua interiorità e, allo stesso tempo, dentro uno dei misteri più affascinanti della storia.

Con questo libro, potrai seguire Paolo nel suo viaggio e immergerti in un'avventura straordinaria che ispirerà il tuo percorso di ricerca interiore.

Chi erano i Re Magi? Esiste davvero la confraternita di Sarmoung? Per scoprirlo dovrai mettere in gioco tutto quello che credi di sapere.

Introduzione del Libro

Care lettrici e cari lettori, questo è il mio primo romanzo e anche il primo libro che ho scritto tanti anni fa quando sognavo di fare lo scrittore e me ne andavo in giro con quaderno, una penna e due o tre libri nella tracolla e scribacchiavo ovunque capitasse.

Ricordo esattamente quando appuntai le prime righe di questo libro perché quel giorno ero preso da una strana sensazione. Poche settimane prima avevo discusso la mia tesi di laurea ed è stato uno dei giorni più insignificanti della mia vita. L'altro è stato quando compii 18 anni. Non so cosa mi aspettassi ma non immaginavo quel vuoto privo di senso che invece mi ritrovai impacchettato nello stomaco.

Tutti erano felici e contenti per me e io proprio non riuscivo a capire perché. "E ora?" mi chiedeva quella guastafeste della mia vocina interiore. "Sei felice?" Che le potevo rispondere? La verità. No. "Perché?" Non lo so. "Che cosa vuoi?" La sensazione di vuoto raggiunse il petto.

A quei tempi i miei eroi erano Carlos Castaneda, Paulo Coelho, Charles Bukowski, Henry Miller. Volevo essere come loro. Credevo che la libertà di vivere come si vuole fosse la felicità.

Fu proprio uno di loro a salvarmi da questa illusione. In uno dei suoi libri Coelho scrive:

"Esiste una grande verità su questo pianeta: chiunque tu sia o qualunque cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà è perché questo desiderio è nato nell'anima dell'Universo. Quella cosa rappresenta per te la tua missione sulla Terra. Anche se si tratta soltanto di viaggiare, sposare la figlia di un commerciante di tessuti o trovare un tesoro".

Ciascuno di noi ha il dovere di scoprire il proprio scopo: bisogna capire cosa si è chiamati a fare in questo mondo perché quello è il modo migliore per essere felice. Ora, come scoprire la propria leggenda personale? Devi innanzitutto rispondere a una domanda: Che cosa ti fa battere il cuore, cosa ti entusiasma?

La parola entusiasmo è bellissima: deriva dal greco antico enthusiasmòs, formato da en con theos. Letteralmente si potrebbe tradurre con "avere Dio dentro di sé", o "invasamento divino". Dio è un altro modo per dire Amore.

Allora rifacciamo la domanda: Cosa fai con Amore? Per me era abbastanza evidente: leggere, scrivere, sognare. Bene, dovevo partire da lì. Quel giorno su una panchina iniziai a scrivere le prime frasi di questo libro.

Ho scoperto poi con il tempo che c'è una bella differenza tra le persone contente e le persone entusiaste. Quando incontri una persona entusiasta, la riconosci subito dagli occhi: ardono e non hai il minimo dubbio che c'è qualcosa che li muove. L'entusiasmo è dirompente, contagioso, indomabile.

La gioia è un'altra cosa. È una luce soffusa, tranquilla, beata. E dopo un po' ti abitui ad essa che scade nella noia. Non siamo fatti per questo. Siamo chiamati a qualcosa di molto più grande: realizzare la nostra leggenda personale. Questo ci tiene vivi e pronti a superare i propri limiti.

Come mi disse una volta Raffaele: "Solo le persone tristi cercano la felicità. Un guerriero cerca l'impeccabilità, l'unica cosa che può condurlo alla libertà totale." 

C'è qualcosa di più grande della felicità ed è vivere con uno scopo. Questo è il messaggio di questo libro. Questo è quello che ho scoperto tanti anni fa e che voglio condividere con voi.

Come dice il dottor Nader Butto "l'amore è la via e la felicità è il segnale che stiamo viaggiando per la strada giusta." 

Io credo che dovremmo abituarci a chiederci più spesso: quanto entusiasmo mi è venuto a trovare oggi? Possiamo contattare l'entusiasmo quando ci immergiamo nel "qui e ora", quando viviamo completamente nel presente. Quando ciò che facciamo ci assorbe talmente tanto che ne diventiamo parte, fosse anche pescare tutto il giorno o cucire bottoni, entriamo in un flusso creativo.

C'è una magia straordinaria nell'immergersi consapevolmente e completamente nel fare. Quando siamo un tutt'uno con ciò che stiamo facendo, entriamo in contatto con l'esistenza stessa, la forza della vita. Quello è Dio che sta agendo attraverso di noi. Ricordatevi, non si tratta di fare grandi cose ma di farle con passione.

L'Amore stesso poi vi dirà la prossima cosa da fare. Quando agite così non saprete mai dove andrete a finire o cosa vi aspetta ma è così che vi guida la vita.

Questa che state per leggere non è solo la mia storia, è la storia di tutti noi, di un sogno e del coraggio di seguirlo. Alla fine non è importante la meta ma chi sei diventato nel raggiungerla. Quando un giorno penserai a chi eri quando hai iniziato il tuo percorso saprai che ne è valsa davvero la pena. Buon cammino viaggiatori.

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