L’OMS si prepara a divenire Autorità Centralizzata Globale in caso di “Pandemia”

Con questo accordo ci stiamo avvicinando pericolosamente ad una cessione di sovranità all’Oms – da parte dei paesi che ne fanno parte – che diviene autorità indiscussa in ambito sanitario pandemico.

Mentre gli Stati membri dell’OMS si preparano a riunirsi in Svizzera la prossima settimana per negoziare i termini finali di un accordo che conferirà all’OMS un’autorità centralizzata in caso di pandemia, i Repubblicani vogliono mantenere l’approvazione del Senato (https://www.ronjohnson.senate.gov/services/files/5237A94D-A236-4730-9D1F-1BCC4772B89B).

Il progetto di accordo (https://apps.who.int/gb/inb/pdf_files/inb4/A_INB4_3-en.pdf), che sarebbe “legalmente vincolante” per tutti i 194 paesi membri, conferisce all’OMS l’autorità di sottoporre i paesi membri come autorità di direzione e coordinamento del lavoro sanitario internazionale, in aree come blocchi, cure, catene di approvvigionamento medico, sorveglianza e “disinformazione e notizie false”, una volta dichiarata una pandemia.

Ma la frase più importante è lì sotto al titolo… GLI ESPERTI LEGALI SI CHIEDONO SE SIA NECESSARIA L’APPROVAZIONE DEL SENATO…

Fonte originale: https://www.theepochtimes.com/republicans-push-back-against-accord-giving-who-power-over-us-pandemic-response_5070968.html

Fonte: https://t.me/guerrieriperlaliberta

GOVERNO VIRALE
Dalla Polis all'Ovile - Con un'Appendice dell'Avvocato Francesco Maimone
di Pier Paolo Dal Monte, Stefano Mantegazza (Il Pedante)

Governo Virale

Dalla Polis all'Ovile - Con un'Appendice dell'Avvocato Francesco Maimone

di Pier Paolo Dal Monte, Stefano Mantegazza (Il Pedante)

In questo libro gli autori approfondiscono, con la precisione e il rigore che li caratterizza, aspetti non trattati dai media e ci invitano a una riflessione e una presa di coscienza della situazione in atto che travalica il conformismo politico-scientista dominante e dominatore a cui si stanno sacrificando le esistenze di milioni di persone.

Estratti dal libro

Un organo non può vivere senza un organismo, non si può quindi curare il primo sopprimendo il secondo. All’atto pratico, strabilia la pretesa di evitare un rischio producendo una valanga di rischi incalcolabilmente peggiori, anche dello stesso tipo. Se la malattia che si teme oggi colpisce una parte della popolazione con esiti gravi in una parte dei casi, la devastazione antropologica con cui la si vorrebbe frenare colpisce tutti: nella salute psichica minata dal terrore, nella sussistenza, nell’accesso ai servizi e nello sfregio delle funzioni umane più elementari.
Dalla prima parte

In questo modo si verifica una vera e propria inversione di mezzi e fini: da una parte la sfera politica si è, come abbiamo detto, trasformata in tecnica, ovvero qualcosa che necessita di “esperti” per poter essere padroneggiata; dall’altra, il dogma scientifico, imposto politicamente, detta la linea al dominio politico. È un gioco di specchi e di ombre nel quale quest’ultimo decide cosa sia lecito definire “scienza” e quali possano essere gli «scienziati che possono rappresentarla ed essere, quindi, parte di questa novella e secolare “congregazione per la dottrina della fede”.
Dalla seconda parte

Nel dibattito pubblico di questi ultimi mesi, anche in quello che ha specificamente coinvolto i giuristi, si è dato per scontato che il diritto alla salute si sia visto riconosciuto un primato su tutti gli altri diritti costituzionali… Penso, invece, che occorra una maggiore prudenza… Evocando il lessico di un noto saggio schmittiano del 1960 la stessa Corte costituzionale ha affermato che “Tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri. La tutela deve essere sempre “sistemica e non frazionata in una serie di norme non coordinate ed in potenziale conflitto tra loro” (sentenza n. 264 del 2012). Se così non fosse, si verificherebbe l’illimitata espansione di uno dei diritti, che diverrebbe “tiranno”.
Dall’appendice dell’avv. Francesco Maimone

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