Le Verità di comodo

di Adriano Tilgher

Mai come in questi giorni si è capito quanta falsità, quanta ipocrisia, quante menzogne si annidano nelle parole degli esponenti del Governo italiano.

Tutte le bugie del governo - Giancristiano Desiderio

Abbiamo persone che sguazzano nel terrore che instillano negli altri, senza motivo, senza ragioni profonde ma rispondendo ad una regia planetaria di cui anche loro saranno vittime. Ma a loro questo non importa, sono già venduti e quindi schiavi e da chi si rende schiavo per denaro o per una parvenza di potere, cosa ci possiamo aspettare?

Il primo argomento, su cui la verità è nascosta e serve solo un po’ di buonsenso per capire dove sta, è quello della pandemia. Uno squallido gioco al massacro che grida vendetta per le assurde prese di posizione dei decreti del presidente del consiglio. Regolamentare la vita in casa dei cittadini è quanto di più aberrante si possa pensare, perché viola le più elementari libertà di una persona; ma nessuno lo dice.

Imporre la mascherina-museruola, con la scusa di preservare le persone, e aumentare le multe per gli inosservanti, ben sapendo che, non solo non serve a nulla, ma, anzi, è nociva per chi la usa per più tempo, in particolare se cardiopatico o affetto da disturbi respiratori, è un chiaro attentato alla salute delle persone; ma nessuna fonte, da loro definita “autorevole”, lo dice.

Fare ogni giorno il bollettino dei contagiati trovati, nella quasi totalità asintomatici (ma non viene detto), quando si sa benissimo che, per calcoli statistici in loro possesso, vi sono oltre 7 milioni di Italiani portatori sani, e che, quindi, quanti più tamponi si fanno tanti più contagiati verranno trovati, è una forma di terrorismo nuovo che andrebbe perseguito dalla magistratura autonomamente. Tacere di tutte queste cose è veramente infame.

Anzi, chi denuncia queste cose viene subito definito, da tutta la stampa di ogni colore, “complottista” in modo che tutti possano tranquillamente portare il loro contributo affinché il processo di assoggettamento e schiavizzazione sia completato nel più breve tempo possibile.

È proprio il concorde atteggiamento di stampa, televisione, politica e alcune categorie di sedicenti scienziati, quasi tutti posizionati dalla politica in posti di prestigio ben pagati, che fa intuire l’esistenza del complotto. Il che non vuol dire che il Covid non esista o non sia esistito, e che non abbia avuto conseguenze pesanti e drammatiche in alcuni casi, ma che è stato strumentalizzato. Basti ricordare che a fine agosto, in occasione dell’inizio della sperimentazione del vaccino italiano anti covid, il prof Vaia, Direttore Sanitario dell’Istituto Nazionale delle Malattie Infettive “Spallanzani”, ha dovuto ammettere di non poter proseguire la sperimentazione in Italia per mancanza di un numero adeguato di malati.

Altro tema su cui non esiste chiarezza  è il “recovery fund” ovvero i fantomatici soldi che la UE ci dovrebbe prestare. Non si sa se arriveranno, quando arriveranno, a quali condizioni, sotto quali controlli stranieri, come saranno gestiti e, intanto, ci viene presentato come manna dal cielo dei benefattori UE, e non ci spiegano perché hanno deciso di impegnarci con una realtà che ci è da sempre ostile e non hanno voluto attivare altre soluzioni che avrebbero reso immediato l’intervento – la tempestività sarebbe stata indispensabile – e avrebbero ricondotto il debito in mani italiane.

E ancora, passando ad un altro tema, il lavoro, sempre la stessa combriccola di politici, giornalisti e mentitori seriali, ci fanno capire che il problema della mancanza di lavoro dipende dall’assenza di investimenti e quindi dalla mancanza di denari. Infatti, aspettano l’arrivo del fantomatico “recovery fund” perché con quei soldi si possono far investimenti e rilanciare l’occupazione.

Ma anche in questo campo mancano le volontà o le intelligenze, o meglio, eseguono sempre le indicazioni di chi vuole vedere l’Italia finita o, nelle migliori delle ipotesi, schiava. Sanno loro meglio di me che, nella nuova società che ci stanno costruendo,  con la robotizzazione e l’informatizzazione, il lavoro è destinato a contrarsi sempre più se non addirittura ad annullarsi. Diventa quindi urgente ed indispensabile una nuova idea e concezione del lavoro; il che comporta la fuoriuscita dallo schema liberista.

Per il liberismo il lavoro è un costo di produzione e, in quanto tale, va tagliato il più possibile, magari utilizzando i soldi del “recovery fund”. Invece in una nuova e diversa concezione della società e dell’economia il lavoro è un elemento fondante per la crescita della famiglia e delle comunità e in quanto tale ha un’utilità sociale che deve rientrare nei parametri economici. Allora accanto al profitto da capitale, deve computarsi il profitto sociale della comunità di riferimento. Solo in questo modo si può pensare a un congruo reddito sociale a chi si dedica alla famiglia, e si può valutare anche una drastica riduzione degli orari di lavoro per far lavorare tutti e per utilizzare il tempo libero in attività sociali che creano lavoro per altri.

Affrontare in questo modo i problemi vuol dire amare la propria terra e il proprio popolo, vuol dire rinunciare a venderli e a vendersi, ma soprattutto significa ribellarsi ai padroni di sempre. Costoro non ne sono capaci, sanno solo propinarci verità di comodo, per venderci e renderci sempre più schiavi.

Articolo di Adriano Tilgher

Fonte: http://www.ilpensieroforte.it/cultura/4038-le-verita-di-comodo

IL CLUB BILDERBERG (EBOOK)
La storia segreta dei padroni del mondo
di Daniel Estulin

Il Club Bilderberg (eBook)

La storia segreta dei padroni del mondo

di Daniel Estulin

Mario Monti, il nuovo Primo Ministro italiano dopo l'era Berlusconi, fa parte del Club Bilderberg. E cosa sia questo esclusivisssimo Club lo spiega bene lo scrittore e giornalista spagnolo Daniel Estulin che ne ha fatto il centro della sua vita professionale. Arianna Editrice ha già pubblicato la prima versione del suo libro, Il Club Bilderberg appunto, e ora è disponibile questa nuova versione aggiornata.

Il Club Bilderberg racconta la vera storia del più potente e segreto organo decisionale del mondo. Dal 1954 e una sola volta all'anno, questo gruppo ristretto di persone si ritrova per decidere segretamente il futuro politico ed economico dell'umanità. Nessun giornalista ha mai avuto accesso alle riunioni che fino a poco tempo fa si sono svolte presso l'Hotel Bilderberg, in una piccola cittadina olandese.

Nessuna notizia è mai filtrata da quelle stanze, anche se – come dimostrano le pagine di questo libro – è durante questi incontri che vengono prese le decisioni più rilevanti per il futuro di tutti noi.

Risultato di un'indagine serrata e pericolosa durata oltre 15 anni, l'impressionante inchiesta di Daniel Estulin svela per la prima volta quello che non era mai stato detto prima, rendendo noti i giochi di potere che si svolgono a nostra insaputa. Dalla privacy armata che la protegge, la classe dirigente globale detta legge su politica, economia e questioni militari.

La dettagliata opera di Estulin dimostra come il Club Bilderberg sia stato coinvolto nei maggiori misteri della storia recente, dal Piano Marshall allo scandalo Watergate, come da questa élite emergano le figure chiave dello scacchiere internazionale – presidenti USA, direttori di agenzie come CIA o FBI, vertici delle maggiori testate giornalistiche – e come da questi incontri nascano le linee guida della globalizzazione.

Il Club Bilderberg, tradotto in 50 lingue e diffuso in oltre 70 Paesi, è diventato in poco tempo un bestseller internazionale, di cui è prevista a breve la versione cinematografica.

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