La “Quinta da Regaleira”: il parco come mito e percorso iniziatico

L’Europa è disseminata di orti botaniciparchi meravigliosi e giardini storici – non sempre conosciuti al grande pubblico – che vale la pena di visitare. Oggi vi parliamo della “Quinta da Regaleira”, una splendida tenuta appena fuori Sintra (Portogallo) in direzione delle colline.

il parco come mito e percorso iniziatico: quinta da regaleira

Sintra è una località di villeggiatura sui pendii brumosi a nord-ovest di Lisbona, molto apprezzata anche in passato da re, nobili e intellettuali europei. Classificata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è ricca di residenze fiabesche ed edifici storici che spuntano tra i muri verdi di licheni e la vegetazione ovunque lussureggiante.

Qui gli architetti si devono essere veramente divertiti nel realizzare ogni capriccio e fantasia della ricca committenza, creando un mondo affascinante e bizzarro di dimore e castelli nei più disparati toni pastello, con elementi tratti dal gusto romanico, rinascimentale e moresco, miscelati allo stile locale più utilizzato, il manuelino, nell’epoca eclettica del romanticismo e dei revival.

Tra questi, la Quinta (tenuta), appartenuta alla Baronessa da Regaleira, comprende un palazzo in stile neo-manuelino (una ripresa ottocentesca del gotico fiammeggiante portoghese, in voga al tempo di re Manuel I) e neo-rinascimentale, circondato da un magnifico parco, entrambi progettati agli inizi del ‘900 dall’architetto italiano Luigi Manini, già scenografo del Teatro alla Scala, su incarico dell’eccentrico e facoltoso Augusto Carvalho Monteiro, abile uomo d’affari brasiliano.

Per gli amanti del verde in visita a questi luoghi, il giardino è la meta privilegiata, assieme al celeberrimo Parco di Monserrate che si trova nelle vicinanze, disegnato a suo tempo dal capo dei giardinieri di Kew Gardens per il buen retiro di un nobile inglese.

Il giardino di Quinta da Regaleira ha l’aura di un tempio antico, immerso nell’intricata vegetazione spontanea, percorrendo il quale ci si può sentire parte di un rito di misteriosa iniziazione. Non troverete prati o aiuole ordinate, ma un sorprendente labirinto di sentieri, stagni, ruscelli, ponti; un su e giù di terrazze e statue, grotte, gallerie segrete, torri e cappelle, dove ogni angolo nasconde un significato e cela una sorpresa. Nei suoi 4 ettari, le piante e gli alberi provenienti da tutto il mondo, si mescolano perfettamente con la vegetazione autoctona, nell’alternarsi di zone del parco più ordinate ad angoli di vegetazione spontanea.

Nel parco ogni pietra è carica di simboli esoterici, ogni angolo nasconde significati alchemici, massonici, riferiti alla mitologia classica, all’universo dei Templari e dei Rosacroce; ogni cosa contribuisce alla creazione di un percorso mistico, di conoscenza, che ha il fascino e il mistero dell’avventura. La stessa filosofia d’intenti che in Italia si ritrova, ad esempio, in Umbria, nella “Scarsuola” (da vedere!) il sogno ermetico di Tommaso Buzzi.

Un labirinto di gallerie sotterranee poco illuminate collega molti degli edifici più enigmatici, tra cui il Pozzo Iniziatico, il vero ombelico del parco: una sorta di torre in pietra rovesciata, dove una scala a chiocciola in pietra scolpita anziché inerpicarsi, affonda nel terreno in nove spire, come i nove circoli dell’inferno dantesco, fino alla profondità di 30 metri. Qui alla base del pozzo, da un centro caratterizzato dalla croce templare, si ramificano labirinti di grotte che portano ad un lago spettrale circondato da un giardino.

Dal 1997 Quinta da Regaleira è stata aperta al pubblico dal Comune che l’ha acquistata e ne ha fatto la sede della Fondazione Cultursintra, nata per la salvaguardia dei beni culturali. (www.regaleira.pt è il sito ufficiale).

Fonte: http://www.codiferro.it/il-parco-come-mito-e-percorso-iniziatico-quinta-da-regaleira/

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