di Anna Tortora
Questo momento storico sarà ricordato per alcuni caratteri marcati: la politica sempre più in basso, la “caccia” agli asintomatici, gente che insiste sulla questione morale non avendone titolo, la goffagine dei 5 Stelle, il Mes, l’Europa, l’involgarimento del costume, i rapporti sociali e politici imbarbariti (5 stelle in primis), l’arroganza verso il popolo ormai distrutto.
Dietro l’apparente immobilismo dell’involucro politico, avviene in realtà una trasformazione molecolare dei rapporti sociali fondamentali. Rapporti ormai carenti e pieni di livore.
Certo, perché l’opposizione non fa più l’opposizione e si piega senza discutere. Altro che “Conte venga in Parlamento”. Chiacchiere. Per non parlare di quello che accade in Campania; come ho già scritto alcuni membri dell’opposizione fanno a chi la spara più grossa di De Luca. Come si dice a Napoli “fann a chi ‘s mett ‘a copp”.
Mi suonano strane, per non dire fuori luogo, anche le parole in un post di Gabriella Peluso, mia amica ed esponente di Fdl: “Nella fase di crescita dei contagi da covid e dei ricoveri, mi lasciano perplessa la riduzione della quarantena a 10 giorni e la limitazione ad un solo tampone. Se la logica è quella di evitare un altro lockdown e di preservare scuola, lavoro e servizi essenziali, bisognerebbe adottare misure più rigorose“.
Abbiamo chiesto a De Luca di essere meno duro e poi si chiedono al Governo misure più rigorose. Questa è pazzia o è, semplicemente, non saper fare politica. Soprattutto dopo le parole del Ministro Speranza pronunciate da Fazio che sdoganano la delazione: “Confidiamo che ci perverranno segnalazioni”. Parole che hanno lasciato di stucco lo stesso Fazio e non solo.
Scrive così la scrittrice Enrica Perucchietti: “Con queste parole il ministro Speranza incentiva la delazione in casa, auspicando che i vicini segnalino eventuali feste o assembramenti negli appartamenti vicini. Si arriva a invitare i cittadini a trasformarsi in vigilantes e in solerti psicopoliziotti, per tradire i vicini, i compagni, i colleghi, magari persino i parenti. Quando e se mai finirà lo stato di emergenza, rimarranno le conseguenze di questo enorme esperimento sociale. Perché stiamo subendo una vera e propria riprogrammazione mentale basata sulla paura. Proprio come nei regimi comunisti, mancano solo i Gulag”.
Giovanni Sallusti: “Un ministro che invoca lo spionaggio casalingo reciproco, incoraggia la denuncia dei devianti, dei non conformi all’ortodossia di Stato tra le mura domestiche. Da Germania Est degli anni Ottanta“.
Un’opposizione seria e decisa avrebbe dovuto chiedere le dimissioni del Ministro. E invece tace. Tace su tutto. Impone, senza tregua, le mascherine. Come se fino ad oggi non le avessimo indossate. E vorrei ricordare al Governo e all’opposizione che i primi ad assembrarsi in vacanza e senza mascherine sono stati loro. Ci sono ancora foto in giro a documentarlo. Se non fosse grottesco questo strano momento, ci sarebbe da ridere.
Tra astruse stoltezze basate su vari ‘fondamenti’ scientifici mai spiegati, grandi luminari da palcoscenico, politici confusi e teatranti vari; neanche Beckett aveva lontanamente immaginato una pièce simile per il suo “Teatro dell’Assurdo”.
Penso, allora, che l’essere umano sia stato creato per resistere a tutto. Alla crudeltà, alla povertà, ai soprusi, all’indifferenza sia individuale che sociale, alla schiavitù, all’inganno, alla violenza verbale, fisica e psicologica. Ma non è stato ancora accertato come possa fare a sopravvivere, né a difendersi dal buonismo collettivo da Covid 19.
Articolo di Anna Tortora
Fonte: https://www.ilmonito.it/covid19-il-governo-e-la-non-opposizione/