Bergoglio Nomina la Scienziata Katalin Karikò Membro dell’Accademia Pontificia per la Vita

di Paolo Bellavite

In Vaticano si continua ad adorare il “dio vaccino”, perdendo sempre più credibilità.

Nominata membro della Pontificia Accademia per la Vita il premio Nobel Katalin Karikó, che ha reso l’mRNA resistente e quindi ha anche prolungato la produzione di spike. Con uno scarno comunicato la agenzia SIR fa sapere della nomina, avvenuta il 10 febbraio scorso.

Invece che recitare un mea culpa sulla giustificazione dei prodotti contenenti materiale derivato da aborti volontari (AstraZeneca e Johnson & Johnson), invece di ritrattare le improvvide dichiarazioni sull’efficacia “altruistica” degli inoculi biotech (fatte nell’agosto 2021 e poi ripetute quando già si sapeva che erano false), invece di spendere una parola di compassione per i moltissimi danneggiati che gli hanno creduto, Bergoglio ora insiste sulla linea vaccinista ad oltranza.

Chi è Karikó? Insieme a Drew Weissman, Katalin Karikó ha ottenuto il Premio Nobel per la Medicina per l’invenzione del metodo per sostituire la uridina con N1-metil pseudouridina, che è servito a rendere il mRNA dei cosiddetti “vaccini” più resistente alla degradazione naturale e quindi più duraturo nel corpo degli inoculati.

Peccato che ciò si sia rivelato anche il modo per prolungare la produzione di proteina spike tossica da parte delle cellule in cui le nanoparticelle sono riuscite ad entrare e quindi la ragione di tanti inattesi effetti avversi e di autoimmunità. Peccato che la biodistribuzione nel corpo umano e la cancerogenicità di tali nanoparticelle non è stata mai studiata.

Un altro guaio inatteso è che si generano nuove proteine come risultato del frameshifting ribosomiale: i ribosomi “leggono” male la sequenza e di tanto in tanto saltano delle basi e quindi creano nuovi moduli di lettura (ORF, Open Reading Frames), cambiando il prodotto in termini di aminoacidi. Le proteine derivate da tali errori sono anomale, inesistenti in natura e quindi potenzialmente pericolose.

La formazione di queste proteine fuori bersaglio non è descritta nel foglietto illustrativo dei prodotti, ma la scoperta che le proteine indesiderate possono essere prodotte a seguito della vaccinazione dovrebbe essere motivo sufficiente per le autorità di regolamentazione per condurre valutazioni complete del rischio dei danni passati o futuri che potrebbero derivarne.

Con questa nomina si conferma la linea di Bergoglio verso la promozione del vaccinismo estremo e acritico. Ricordiamo che un altro membro della stessa Accademia nominato nel 2021 è Walter Ricciardi, che sostenne a spada tratta la ministra Lorenzin con le sue balle su morbillo, polio e difterite, spinse verso l’obbligo vaccinale e gioì della radiazione di pochi medici “dissenzienti”. Karikó nell’Accademia si troverà anche in compagnia con Angelo Vescovi, noto per le sue ricerche sulle staminali e anche per aver dichiarato che “chi non si vaccina non può fare il medico” e simili amenità.

Un altro membro è Emmanuelle Marie Charpentier, insignita nel 2020 del Premio Nobel per la Chimica, per lo sviluppo del metodo di editing genomico CRISPR-Cas9, ovvero il kit “taglia e cuci” con cui modificare parti anche del genoma umano come fece lo scienziato cinese He Jiankui, il medico cinese della “Southern University of Science and Technology” di Shenzhen, che annunciò la nascita delle gemelle Lula e Nana col DNA modificato, nella speranza di ottenere l’immunizzazione dall’Hiv.

Proprio un bel gruppetto, che influenzerà le dichiarazioni ufficiali in materia per i prossimi anni. In Vaticano si continua ad adorare il dio vaccino, perdendo sempre più credibilità.

Articolo di Paolo Bellavite

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://lanuovabq.it/it/un-nobel-alla-pav-per-lodare-e-incensare-il-dio-vaccino

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In questo secondo volume de "L'Altra Storia d'Italia", Lamberto Rimondini ci porta a rivisitare gli anni dal 1948 ai giorni nostri, continuando ad analizzare gli eventi da un'altra ottica, riportando documenti desegretati e inediti, fonti ignorate dalla narrazione ufficiale e interviste a importanti personaggi.

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  • Perché è arrivato Mario Monti?
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Attraverso un arduo lavoro di indagine, l'autore dimostra come, attraverso i suoi uomini infiltrati nelle Istituzioni e supportata dai media (che controlla), un'élite abbia deciso la vera storia d'Italia, mostrandoci il filo rosso che collega il nostro risorgimento eterodiretto con la guerra in Ucraina attualmente in corso.

Accettare di essere stati ingannati è difficile e doloroso, ma è necessario per tornare sovrani del nostro Paese.

"Il libro che il lettore stringe tra le mani è uno di quelli che non fanno pace con il mondo. È un testo che un tempo, prima che il capitale divorasse anche la critica, si sarebbe detto "critico": lo è a partire dalla dedica, che si rivolge, in sostanza, a quanti sentono che anche nel tempo dell'end of history qualcosa, dopo tutto, continua a mancare.

...lo scritto di Rimondini – secondo soluzioni originali e, a volte, davvero ardite – tenta di pensare altrimenti l'accadere storico e il pensiero unico storiograficamente corretto, il "si dice" di heideggeriana memoria applicato al piano della storiografia. La sua narrazione è, sotto questo profilo, un coraggioso tentativo di rovesciamento della prospettiva egemonica: che è sempre quella dei dominanti. Essa è, in altri termini, il dominio dei dominanti visto come schema narrativo, come sistema di idee dominanti."

Diego Fusaro

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