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Doppi o zero genitali, l’ultima “conquista” del Gender

di Tommaso Scandroglio

Non bastano più le “sole” penectomia e vaginectomia per trans. Una clinica con sede a San Francisco offre tre “nuove combinazioni” genitali a coloro che si sentono contemporaneamente maschi e femmine, oppure del tutto neutri. La genitalità componibile e scomponibile è l’ultimo approdo da delirio d’onnipotenza della teoria del gender.

Due è meglio di uno e questo vale anche nel caso dei genitali. Partiamo da una premessa: il lettore saprà che un uomo che vuole “diventare” donna a volte si sottopone ad un intervento per eliminare il pene e creare un simulacro di vagina. Analogamente una donna che vuole “diventare” uomo, se vuole, si sottoporrà alla vaginectomia e verrà dotata di un simil fallo. Fin qui la norma e… che norma, direte voi. Ma non avete visto ancora tutto.

La clinica Align Surgical Associates, con sede a San Francisco, offre altre tre combinazioni genitali. Gli allegri chirurghi di questa clinica infatti sono disponibili a venire incontro a quelle persone che non sono binarie (i treni non c’entrano nulla), ossia che si sentono contemporaneamente maschi e femmine oppure né maschi e né femmine, neutre al 100%.

Andiamo con ordine. Una prima possibilità è la seguente: si presenta presso la clinica un uomo che vuole essere sia uomo che donna. Potremmo chiamarlo “uoma”. In questo caso i chirurghi dal bisturi creativo di San Francisco propongono la vaginoplastica che preserva il fallo (sul sito c’è anche una fotogallery… da ammirare lontano dai pasti). Il sito spiega che “…molti individui non binari potrebbero credere che la vaginoplastica debba necessariamente comportare una procedura di penectomia, invece noi offriamo la vaginoplastica con conservazione del fallo per i pazienti che desiderano confermare la propria e unica identità di genere. Questo intervento chirurgico di affermazione del genere non standard è un modo eccellente per allineare il modo in cui ti senti dentro con l’aspetto del tuo corpo fuori, confermando la tua identità di genere e consentendoti di vivere la tua vita ideale”.

Chiaramente abbiamo anche il caso opposto: donna biologica che vuole essere contemporaneamente donna e uomo. Potremmo chiamarla “donno”. Si tratta di un intervento di falloplastica che conserva la vagina. Sempre il sito precisa: “La conservazione vaginale è un’opzione che consente al paziente di preservare la propria vagina e persino il proprio utero, insieme a un fallo di nuova costruzione”. Pare che si parli di autovetture ibride, un po’ a benzina e un po’ elettriche. Invece si tratta di persone: siamo arrivati agli esseri umani ibridi.

Ma attenzione. Se in matematica esiste il +1 e il -1 vuol dire che in mezzo c’è lo zero. Quei fantasiosi dottori Frankenstein californiani si sono inventati anche l’operazione di annullamento genitale. Via tutto, pene o vagina, per chi sessualmente si percepisce neutro, bianco, tabula rasa, per chi si crede un bel niente, per chi vuole imprimere sul proprio corpo l’alfabeto della cancel culture.

Diamo la parola nuovamente al sito che così ci illumina: “Mentre molti pazienti potrebbero essere interessati a transitare ad un’identità maschile o femminile, ci sono invece molti individui che sentono che la loro identità di genere non è del tutto conforme in una direzione o nell’altra. La chirurgia di annullamento del genere può consentire ai pazienti non conformi di godere di un’area genitale relativamente liscia. L’annullamento crea una transizione relativamente continua e per lo più ininterrotta dall’addome all’area genitale”. Siamo franchi, il termine “annullamento” è perfetto, indica con precisione sconcertante l’approdo ultimo della teoria del gender: il niente. Il nichilismo genitale è la plastica – proprio il caso di dirlo – manifestazione del pensiero nemmeno più debole, ma inesistente.

Non credere nel transgenderismo è forse incompatibile con la dignità umana?

La genitalità componibile e scomponibile come se fosse una cucina Ikea, è una rappresentazione efficacissima del delirio dell’autopoiesi antropologica, ossia della volontà, che rasenta l’onnipotenza, di costruire e decostruire la propria identità a piacimento, di essere tutto e il contrario di tutto al tempo stesso.

Il prossimo step sarà, per coloro che sono dotati di entrambi gli accessori genitali, l’autofecondazione (ci stiamo già arrivando, ma per altre strade). Non servirà più l’uomo e la donna e vincerà su tutti l’ermafrodito che, probabilmente, si innamorerà di un annullato, ossia di colui il quale si è sottoposto all’operazione di annullamento. Ma poi, spiace comunicarlo a loro, i problemi veri verranno a letto.

Articolo di Tommaso Scandroglio

Fonte: https://www.lanuovabq.it/it/doppi-o-zero-genitali-lultima-conquista-del-gender

LA FABBRICA DELLA MANIPOLAZIONE
Come difendersi dal condizionamento mentale
di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

La Fabbrica della Manipolazione

Come difendersi dal condizionamento mentale

di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

Chi controlla il tuo immaginario controlla la tua volontà!

I grandi cambiamenti culturali che l'umanità affronta da decenni non sono né spontanei né casuali ma sapientemente "fabbricati" dai Poteri Forti.

"La manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica, coloro i quali padroneggiano questo dispositivo sociale costituiscono un potere invisibile che dirige veramente il Paese. Noi siamo in gran parte governati da uomini di cui ignoriamo tutto ma che sono in grado di plasmare la nostra mentalità, orientare i nostri gusti, suggerirci cosa pensare".
Edward Bernays

Scriveva così nel lontano 1928 Edward Bernays, il fondatore delle Pubbliche Relazioni e l'ideologo degli attuali spin doctors. Nel suo saggio Propaganda, Bernays spiegava che un "governo invisibile" manipola, le opinioni, le abitudini e le scelte dei cittadini, lasciando a costoro l'illusione di essere liberi. In democrazia, ai metodi repressivi, il potere preferisce affiancare la manipolazione "dolce" volta a plasmare l'immaginario delle masse e a orientarne il consenso, tramite la propaganda, l'ingegneria sociale e il controllo dei media e dello spettacolo. Un potere nascosto ha infatti la possibilità di manipolare quasi alla perfezione i sentimenti e la mentalità di massa senza dare l'impressione di farlo, controllare i popoli entrando nel loro immaginario e riprogrammandone le coscienze.

La propaganda e l'ingegneria sociale non servono solo a plasmare l'opinione pubblica e a eterodirigere il consenso, ma tendono anche a creare un essere umano omologato, intercambiabile e unidimensionale, che pensa e agisce come tutti gli altri: un clone tra i cloni che sia talmente svuotato e spersonalizzato da seguire passivamente le scelte imposte dal Sistema.

"L'erosione della democrazia avviene svuotando progressivamente da un lato le nazioni del proprio potere e della propria sovranità, dall'altro facendo diventare tutti noi dei soggetti passivi, dei meri consumatori".

Al paradigma della violenza tipico del XX secolo, si è sostituito il paradigma del controllo sociale, radicato nei falsi bisogni che sono stati indotti nelle nuove generazioni. Si è imposta una nuova forma di potere, una nuova forma di capitalismo che non si accontenta di automatizzare i flussi di informazioni, ma mira ad automatizzare gli stessi individui. Siamo ormai immersi in una gabbia elettronica e digitale che non ci abbandona mai.

Dopo il successo di Governo Globale e Unisex, gli autori Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta tornano ad approfondire le tappe ideologiche del mondialismo, spiegando gli influssi e le tecniche di condizionamento utilizzate dal potere, con la versione aggiornata, ampliata e in 4D de La fabbrica della manipolazione.

Dai primi esperimenti di manipolazione mentale del dopoguerra alla "rivoluzione culturale" degli anni '60; dalla "nuova morale sessuale" all'ideologia di genere; dalla nascita dell'arte contemporanea alla genesi delle rivoluzioni "democratiche" nei paesi dell'est europeo e del Medio Oriente; dal sorgere della "nuova spiritualità" allo sviluppo dei Fondamentalismi Religiosi, questo saggio ripercorre una "storia altra" dell'età contemporanea, tanto misconosciuta quanto inquietante.

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