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Legumi: carne dei poveri, no… carne dei furbi!

LegumiUna volta si diceva che i legumi erano la carne dei poveri.

Oggi potremmo ribattezzarli la carne dei furbi.

Offrono una grande versatilità di preparazioni in cucina, vantano proprietà nutrizionali che li rendono egregi sostituti dei secondi di origine animale, con il vantaggio di costare pochissimo. Insomma, portarli a tavola è una scelta intelligente.

Tante proteine

«I legumi sono ricchissimi di proteine vegetali, ma a differenza di carni, salumi, uova, formaggi, hanno zero colesterolo (guarda: quanto colesterolo c’è nei cibi) e pochissimi grassi, appena il 3%», dice Michela De Petris, esperta in alimentazione vegetariana, vegana e macrobiotica presso l’ospedale San Raffaele di Milano e autrice del recente libro “Scelta vegetariana e vita in bicicletta” (Il Pensiero Scientifico Editore). Fagioli, lenticchie, piselli, ceci e tutti i legumi sono anche ricchi di ferro.

Nel menù al posto della carne

Almeno tre-quattro volte a settimana, anziché mangiare la solita fettina di carne che fa male all’organismo, porta in tavola una sana porzione di legumi (in un regime da 2mila calorie, una porzione corrisponde a 100 grammi di legumi, se freschi, o 30 grammi, se secchi). Puoi sbizzarrirti con tante ricette, tra zuppe e minestre, perfette nei mesi invernali; piatti veloci come fagioli all’olio, cipolla e prezzemolo; insalate miste con ceci o lenticchie; bistecche di soia o tofu; piatti unici come pasta e fagioli, pasta e piselli, riso e lenticchie…

Abbinali coi cereali

«L’ideale è abbinare i legumi ai cereali, preferibilmente all’interno dello stesso pasto o nel corso della giornata: così ci si assicura l’apporto di tutti gli amminoacidi essenziali», prosegue De Petris. «Non a caso, in tutte le culture si trovano le accoppiate vincenti: tortillas di mais e fagioli in Sud America; cous cous e ceci in Medio Oriente; miglio e piselli nel Nord Africa; riso e soia in Giappone». Perfetta la zuppa di lenticchie con un panino o la pasta con i ceci. È sbagliato, invece, accostare i legumi ad altri alimenti proteici. «Carne e fagioli, tonno e fagioli, spezzatino con i piselli sono pietanze troppo cariche di proteine», mette in guardia l’esperta.

Contro la fame

Sai che i legumi ti aiutano a mantenere la linea? Se sei a dieta, possono rivelarsi l’arma vincente per perdere peso. «Grazie all’elevato apporto di fibre (pari a circa 10 grammi per porzione, un terzo dell’apporto giornaliero raccomandato), i legumi danno un rapido senso di sazietà», dice Laura Rossi, nutrizionista dell’Inran-Cra (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione – Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura). «Inoltre aiutano chi soffre di stitichezza perché favoriscono il transito intestinale e sono indicati nei casi di diabete perché le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri».

Alleati del cuore

Secondo recenti ricerche, un consumo assiduo di legumi contribuisce ad abbassare colesterolo e trigliceridi nel sangue, tenendo alla larga le malattie cardiovascolari. Addirittura, basterebbero 20 grammi al giorno di legumi per allungare l’aspettativa di vita del 7-8%.

Gonfiore? Evitalo così

Se non sei abituato a mangiare legumi, potresti avvertire fastidi come difficoltà di digestione, gonfiore addominale, flatulenza. «Sono causati da composti oligosaccaridi (carboidrati a catena corta) che fermentano nell’intestino», spiega Rossi. «La reazione è individuale e si può ridurre notevolmente introducendo gradatamente i legumi nella dieta, così da dare il tempo all’organismo di abituarsi».

Aggiunge De Petris: «Poiché le sostanze responsabili dei disturbi digestivi sono contenute soprattutto nella buccia, puoi scegliere, all’inizio, legumi decorticati, come le lenticchie rosse, adatte persino durante lo svezzamento dei bimbi. Oppure puoi ridurre in purea i legumi a fine cottura nel passaverdure, evitando il frullatore che ingloba bolle d’aria». Un altro trucco anti-gonfiore? Aggiungi nella pentola erbe aromatiche, come alloro, rosmarino, salvia, semi di finocchio o un pezzettino di alga kombu.

Fonte: www.ok-salute.it

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Questo libro è un invito a Leggere la pelle del viso con uno sguardo e una consapevolezza nuovi.

Sul nostro volto vi è una vera e propria mappatura di segni, da osservare con il giusto tempo per comprenderne i significati più profondi.

“La pelle è la nostra prima casa, un involucro che ci protegge e che ci apre al contatto col mondo esterno. È la sacra pergamena su cui si scrive la nostra storia, quella interna di viscere e organi vitali, quella interiore di onde emotive e rotoli di pensieri.

Ma pure quella esterna di relazioni e sguardi, di interazione con energie vitali o fonti di inquinamento, di atmosfere rivitalizzanti e fresche o raggi solari di varia intensità.

La pelle è un'opera di scrittura, una mappa dove tutto viene registrato e trascritto”.

La pelle del viso ci parla

La pelle, e in particolare quella del viso, è infatti un organo così ricettivo da essere colpito non solo da squilibri fisici, ma anche da somatizzazioni di natura emotiva e psicologica.

Per questo tutto ciò che “contatta” la pelle del viso dovrebbe essere delicato, naturale e non invasivo. Abbiamo più che mai il dovere e la possibilità di scegliere quello che davvero può farci bene, dentro e fuori, anche nelle pratiche quotidiane della detersione e della cosmesi, o in quelle di cura dei disturbi dermatologici.

Il manuale contiene:

  • il test per l’individuazione dei biotipi cutanei
  • un metodo originale per la scelta del fiore di Bach adatto al nostro tipo di pelle e di disturbo cutaneo
  • beauty routine personalizzate per i vari tipi di pelle
  • ricette di autoproduzione cosmetica
  • una lettura psicosomatica dei più comuni disturbi della pelle, con tanti consigli su come intervenire in modo naturale
  • pillole di saggezza erboristica sull’uso delle erbe nella cosmesi
  • consigli pratici su come valorizzare la pelle del nostro viso grazie allo studio dei fototipi e dell’armocromia

Vogliamo imparare a prenderci cura della nostra pelle partendo da dentro, da come stanno le nostre emozioni e i nostri pensieri.

"Alla bellezza che siamo, non a quella che vorremmo avere."

Vi proponiamo con questo volume un nuovo approccio culturale, quello del bell-essere naturale, un metodo legato alla bellezza dell’essere, che si contrappone alla moda della bellezza artificiale.

"Lo viso mostra lo color del cuore." - Dante Alighieri

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