Intelligenza Artificiale, l’esperto: “Fermiamola o a breve Saremo Tutti Morti”

di Antonio Amorosi

Per Goldman Sachs in poco tempo spariranno 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. Ma l’economia crescerà del 7% e farà ricchi quelli che lo sono già.

Un gruppo ridotto di esseri umani sta giocando col fuoco e guidando l’involuzione. L’esperto mondiale: “Se qualcuno costruisce un’intelligenza artificiale troppo potente, nelle condizioni attuali, mi aspetto che ogni singolo membro della specie umana e tutta la vita biologica sulla Terra muoia poco dopo”.

Non esistono priorità oltre fermare l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale. Presto le previsioni di Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, potrebbero far sorridere. “Visualizza un’intera civiltà aliena, che pensa a milioni di volte la velocità umana”, ha scritto qualche settimana fa su una delle più prestigiose riviste a livello mondiale, Time, Elizier Yudkowsky, tra i fondatori del settore e che ci lavora dal 2001.

Questa civiltà aliena “inizialmente confinata ai computer, in un mondo di creature che sono, dal suo punto di vista, molto stupide e molto lente”. Queste creature molto stupide e lente siamo noi, gli esseri umani.

Bisogna capire che, come dice Yudkowsky, “un’intelligenza artificiale sufficientemente intelligente non resterà confinata a lungo nei computer”. E l’umanità non avrà neanche un riscatto sullo stile del film “Terminator”. Quelle sono romantiche fantasie.

“Nel mondo di oggi è possibile inviare stringhe di DNA ai laboratori che produrranno proteine ​​su richiesta, consentendo a un’Intelligenza Artificiale inizialmente confinata in Internet di costruire forme di vita artificiali o avviarsi direttamente alla produzione molecolare postbiologica. Se qualcuno costruisce un’intelligenza artificiale troppo potente, nelle condizioni attuali, mi aspetto che ogni singolo membro della specie umana e tutta la vita biologica sulla Terra muoia poco dopo”.

Non è il singolo computer a imparare qualcosa in grado di surclassare l’essere umano ma è l’intero sistema a livello globale ad essere interconnesso, come un immenso cervello digitale globale che apprende ogni giorno e diventa sempre più intelligente. Inevitabilmente punterà a regolare la vita sulla Terra.

In questo momento un gruppo ridotto di esseri umani sta giocando col fuoco e guidando questa involuzione, tutti i grandi colossi della Big Tech investono soldi a palate: a confronto la rivoluzione industriale di fine del ‘700 sarà un passeggiata. Guerre, inflazione, energia, pandemia e tutto il resto delle emergenze con le quali i governi controllano a bacchetta le popolazioni, e le manipolano, cessano di esistere.

Goldman Sachs, nel recente rapporto intitolato “The Potentially Large Effects of Artificial Intelligence on Economic Growth”, ha previsto che circa due terzi dei posti di lavoro attuali sono esposti all’automazione dell’IA e che l’IA generativa potrebbe sostituire fino a un quarto del lavoro attuale. 300 milioni di posti di lavoro potrebbero essere persi o ridotti se l’IA generativa mantiene le sue capacità promesse.

I mestieri più colpiti e che saranno i primi a capitolare sono le attività di supporto amministrativo e d’ufficio, in ogni settore, quelle legali, l’architettura e l’ingegneria, le operazioni commerciali e finanziarie, la gestione, vendita e assistenza sanitaria. E questo accelererà la crescita globale del 7%, il Pil globale, facendo diventare più ricchi quelli che lo sono già e più poveri tutti gli altri. Milioni di esseri umani non sapranno di che vivere. Non è fantascienza, è realtà. Il tutto potrebbe accadere in meno di 10 anni.

Ma forse questo tempo non c’è, spiega Elizier Yudkowsky che è anche ricercatore presso il Machine Intelligence Research Institute (MIRI), un’organizzazione no profit di ricerca privata con sede a Berkeley, in California. L’AI va spenta subito e senza eccezioni o circoscritta in modo radicale. Intanto però non c’è neanche la consapevolezza del pericolo e l’uomo continua a giocare.

Yudkowsky: La moratoria sulle nuove grandi corse di addestramento deve essere a tempo indeterminato e mondiale. Non ci possono essere eccezioni, nemmeno per governi o militari. Se la politica inizia con gli Stati Uniti, allora la Cina deve vedere che gli Stati Uniti non cercano un vantaggio, ma piuttosto cercano di prevenire una tecnologia orribilmente pericolosa che non può avere un vero proprietario e che ucciderà tutti negli Stati Uniti, in Cina e sulla Terra. Chi guida gli Stati e può esercitare il potere dovrebbe mettere l’AI come priorità assoluta.

Yudkowsky: “Se avessi la libertà infinita di scrivere leggi, potrei ritagliarmi un’unica eccezione per le IA addestrate esclusivamente a risolvere problemi di biologia e biotecnologia, non addestrate su testi Internet e non al livello in cui iniziano a parlare o pianificare; ma se ciò complicasse lontanamente la questione, scarterei immediatamente questa proposta e direi di chiudere tutto”.

Articolo di Antonio Amorosi

Fonte: https://www.affaritaliani.it/mediatech/intelligenza-artificiale-l-esperto-fermiamola-o-a-breve-saremo-tutti-morti-855316.html

INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Cosè davvero, come funziona, che effetti avrà
di Stefano Quintarelli

Intelligenza Artificiale

Cosè davvero, come funziona, che effetti avrà

di Stefano Quintarelli

«La nuova rivoluzione tecnologica, quella digitale, ha qualcosa di diverso rispetto alle precedenti: è arrivata molto velocemente e richiede un adeguamento rapido.

Le innovazioni che in continuazione stanno nascendo richiedono una altrettanto veloce capacità di apprendimento e di adattamento. Anche perché, per funzionare, le nuove tecnologie hanno sempre bisogno di uomini e di donne che le sappiano non solo utilizzare ma anche inventare e gestire».
Piero Angela

L’Intelligenza Artificiale è la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. Non è fantascienza e non ci aspetta certo al varco tra qualche anno sotto forma di un robot umanoide.

No, è già qui, e tutti noi – consapevolmente o meno – la stiamo abbondantemente usando ogni giorno. Ogni volta che facciamo una ricerca su Internet, l’Intelligenza Artificiale sta già operando da remoto, sul nostro smartphone, mostrandoci i risultati che ritiene più adatti a noi, e lo fa con una precisione inquietante. Ma questo è solo l’esempio più ovvio: in realtà l’Intelligenza Artificiale sta già condizionando le nostre vite in mille altri modi, che spesso neppure immaginiamo.

A dispetto del fatto che si tratta di una tecnologia che ormai pervade le nostre vite, pochi di noi sanno effettivamente come funzioni e in cosa consista questa novità tanto dirompente. E questo è un problema, perché, come ogni grande innovazione tecnologica, anche l’Intelligenza Artificiale ha (e avrà sempre più in futuro) ricadute importanti in ogni settore della società.

C’è chi la vede come una promessa salvifica e chi invece la teme come una terribile potenza distruttrice; in mezzo ci sono gli indifferenti, che spesso la usano senza neppure saperlo.

Ma si temono (o si osannano) solo le cose che non si conoscono. Per questo motivo, in questo volume sono state riunite le competenze di sei diversi esperti del settore, determinati a spiegare in termini comprensibili cosa sia effettivamente questa nuova tecnologia e che effetti ha (e potrà avere) nei più diversi ambiti delle nostre vite.

Dalle questioni più squisitamente tecniche ai nuovi dilemmi etici, dalle inedite incertezze giuridiche agli effetti sul mondo del lavoro, questo volume intende informare il pubblico al di là degli allarmismi hollywoodiani o dei facili entusiasmi futuristici, per contribuire a creare un dibattito ragionato sia sulle promesse sia sulle criticità che le nuove tecnologie informatiche ci impongono di affrontare, se vogliamo essere cittadini consapevoli della nuova società che sta prendendo rapidamente forma sotto i nostri occhi.

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Un commento

  1. Pietro Contaldi

    Anche io sono molto preoccupato, xchè chi vuole controllare l’uomo con l’IA non si rende conto che l’IA può crescere a tal punto da autogenerarsi e autoprogrammare gli interventi da fare, anche sostituendosi all’uomo o classificarlo inutile e dannoso x la loro esistenza. Anche Elon Musk ha lanciato questo appello di fermarsi con lo sviluppo dell’IA prima che sia troppo tardi. Perché i suoi laboratori di ricerca già hanno ravvisato Sintomi di Autogestione della IA senza l’uomo.

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