Alluvioni… Perché si Originano

di Achille Sacchi

Quello che bisogna fare è impedire che l’acqua arrivi ai fiumi o arrivi molto lentamente, e questo lo si ottiene non lasciando nudo il suolo.

Sono laureato in geologia e ho fatto altre esperienze di lavoro/studio nell’ambito forestale e pedologico (suolo). La soluzione al problema, e in pochissimi lo recepiscono, è cambiare gradualmente il tipo di agricoltura. Sicuramente il clima sta determinando situazioni estreme, ma l’unico modo che abbiamo per proteggerci è rinforzare il territorio.

Quello che viene fatto di prassi è pulire gli alvei per velocizzare il deflusso dell’acqua che in certi casi peggiora la situazione perché porta velocemente l’acqua nei fondovalle, e se il mare non riceve o il flusso è oltre la capacità dei fiumi, succede il verificarsi di un’alluvione.

Quello che bisogna fare è invece impedire che l’acqua arrivi ai fiumi o arrivi molto lentamente, e questo lo si ottiene non lasciando nudo il suolo o coltivato con diserbo, ma inerbito o alberato (piante e siepi), o a bosco, o coltivato utilizzando colture e sistemi che ne aumentino drasticamente la ritenzione idrica e l’evapotraspirazione, come si faceva del resto fino a cinquanta anni fa.

Quando piove forte, andate nei pressi di un ruscello o fiume, ai piedi di un campo. Se il campo è arato o coltivato, esempio a grano o girasole, in cui viene fatto il diserbo, vedrete scorrere fango dopo poche ore di pioggia (il fango è di fatto la fertilità del suolo che viene dilavata).

Il fango, essendo molto meno fluido dell’acqua, va ad intasare molto rapidamente le opere idrauliche per lo smaltimento dell’acqua piovana. Se invece il campo è inerbito o è un bosco, o comunque coperto da fitta vegetazione, non vedrete scorrere acqua o la vedrete scorrere dopo molte ore e sarà limpida.

Questo è il concetto di base anche se la cosa è più complessa e fino a che non si farà uno sforzo in tal senso non ci saranno rimedi che tengano.

Articolo di Achille Sacchi

Fonte: https://telegra.ph/Alluvioni-Perch%C3%A8-si-originano-05-18

Visto su: https://t.me/marcellopamio

SINCRONARIO GALATTICO 2024-2025 — CALENDARIO
13 lune di 28 giorni - 26/7/2024 - 24/7/2025
di José Argüelles

Sincronario Galattico 2024-2025 — Calendario

13 lune di 28 giorni - 26/7/2024 - 24/7/2025

di José Argüelles

Anno della Tempesta Ritmica Blu.

Organizzo al fine di Catalizzare, equilibrando energia, sigillo il processo della Autogenerazione con il tono ritmico dell'Uguaglianza. Sono guidato dal mio stesso potere duplicato.

L'Anello Solare della Tempesta Ritmica Blu ci introduce nel nuovo ciclo di Sirio e ci invita ad abbracciare il cambiamento, trovare l'equilibrio e lasciar andare ciò che non serve più.

Ci viene chiesto di coltivare il nostro sesto senso, laddove i confini del tempo lineare si dissolvono, permettendo una connessione più profonda con il mistico e il magico.

Il PAN (Planet Art Network) Italia, nodo italiano della Rete d’Arte Planetaria, celebra quest’anno la venticinquesima edizione del Sincronario delle 13 Lune di 28 Giorni.

Per l’occasione è stata arricchita con una sorpresa che i sincronauti italici non mancheranno di apprezzare.

Strumento di sincronizzazione con i cicli del tempo naturale, scanditi dalla frequenza armonica 13:20 (i numeri che codificano il calendario sacro dei Maya).

13 Lune di 28 giorni per tornare all’armonia, alle frequenze naturali registrate nella nostra biologia (il bioritmo fisico, il ciclo mestruale) e nell’astronomia (ciclo delle maree, lunazione media).

Usare un calendario artificiale e disuguale, irregolare ed irrazionale ha prodotto una cultura altrettanto irrazionale, col risultato di una divergenza dal tempo naturale che ha portato profonde conseguenze nel nostro ambiente, nella nostra cultura e nei nostri comportamenti.

Il Calendario delle 13 Lune corregge questa deviazione dalla natura e integra i cicli della Terra con quelli della Luna e del Sole in modo armonioso.

Comprende:

  • Calendario di 36 pagine a colori
  • Manuale di Uso e Manutenzione del Sincronario Galattico: 32 pagine
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