Il Piano dell’UE Contro l’Agricoltura

Il mainstream non potendo più delegittimare la protesta degli agricoltori è costretta a cavalcarla e strumentalizzarla politicamente.

L’Obiettivo Primario è Limitare la Produzione

La “farm to fork strategy” (https://food.ec.europa.eu/horizontal-topics/farm-fork-strategy_en) è la sezione dell’UE green deal dedicata all’agricoltura. Nella presentazione del piano (https://food.ec.europa.eu/document/download/472acca8-7f7b-4171-98b0-ed76720d68d3_en?filename=f2f_action-plan_2020_strategy-info_en.pdf) viene scritto che fa parte dell’agenda 2030, e si prefiggono di ridurre i pesticidi e gli antibiotici, contrastare la perdita di biodiversità e ridurre l’uso di fertilizzanti.

Per quanto riguarda questi ultimi, l’UE vuole ridurre l’uso di ogni tipo di fertilizzante (https://www.fertilizerseurope.com/farm-to-fork-strategy-the-role-of-nutrients/), sia quelli organici che quelli chimici, perché vogliono ridurre l’azoto presente nel terreno, dal momento che secondo la loro follia quello non assorbito dalle piante finisce nell’atmosfera e contribuisce al “cambiamento climatico”, peccato che l’azoto sia il gas più diffuso. L’intento dunque non è proteggere il terreno dalle sostanze chimiche, ma come dichiarato nei documenti, ridurre proprio la produzione di cibo. Le ragioni? Siamo troppo grassi e parte del cibo prodotto viene sprecato (pp. 14-15).

Gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 sono:

– una riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi chimici;
– ridurre i nutrienti del terreno di almeno il 50% controllando che non vi sia deterioramento nella fertilità della terra. Questo ridurrà l’uso dei fertilizzanti di almeno il 20%;
– ridurre del 50% la vendita di antibiotici per animali da allevamento o in acquacoltura e mettere almeno il 25% della terra sotto allevamento organico.

La strategia prevede di rendere gli agricoltori schiavi dei fondi europei, perché coloro che avranno difficoltà nel sostenere le perdite economiche associate al farm to fork potranno richiedere finanziamenti al fondo InvestEU. Per quanto riguarda il ripristino della biodiversità, questo significa semplicemente che almeno il 10% del terreno agricolo (https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_20_884) non potrà più essere coltivato.

No, gli Agricoltori Non hanno Vinto proprio Niente…

I giornali mainstream dopo aver chiamato gli agricoltori fascisti e no vax, si sono resi conto che questa protesta è troppo seguita dalla popolazione e hanno ben pensato di strumentalizzarla in vista delle elezioni europee parlando di agricoltori che hanno vinto e di una UE buona che ascolta le proteste dei cittadini, mentre la Lega e FdI cercano di prendersi i meriti.

Questo perché la Von Der Leyen ha dichiarato di fare dietrofront riguardo ad uno dei punti della strategia farm to fork, che i giornali ben si guardano dal menzionare per intero, così da dare l’illusione di una vittoria (https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/02/06/von-der-leyen-ritira-la-proposta-di-regolamento-sui-pesticidi_0b50e5f0-49a7-4874-b0a5-29caadc10312.html). Infatti, l’unica concessione che è stata fatta è stata il semplice ritiro della proposta di legge SUR (https://www.europarl.europa.eu/legislative-train/spotlight-JD22/file-sustainable-use-of-pesticides-%E2%80%93-revision-of-the-eu-rules) che prevede la riduzione del 50% dei pesticidi, cosa che, del resto, non è nemmeno parte del nucleo della protesta. Così gli agricoltori passano per quelli che si riservano il diritto di usare pesticidi pericolosi, e che protestino esclusivamente per ragioni legate al profitto.

Gli agricoltori protestano perché escono bandi dove si offrono soldi per non coltivare le terre, perché sempre più spesso terreni agricoli vengono espropriati per realizzare centrali eoliche o fotovoltaiche gestite indirettamente dalle multinazionali, perché vogliono imporre come devono coltivare il loro terreno e perché, rimuovendo gli incentivi sul gasolio agricolo, dovranno alzare i prezzi di prodotti che già non gli rendono abbastanza, il tutto aggravato dalla presenza sul mercato di prodotti importati a basso costo che non devono attenersi a regolamenti sulla “sostenibilità”.

Conclusioni

L’ultima mossa sarà mandare personaggi politici ad appropriarsi della lotta apolitica degli agricoltori e riportarla dentro i binari dell’ideologia green: la retorica che useranno sarà “la transizione verde è necessaria, ma sono sbagliati i modi”.

In questo modo non sarà più una lotta contro il sistema, ma mirerà ad integrarsi in esso, come chi invece di contestare la farsa pandemica nella sua stessa essenza voleva i tamponi gratuiti.

Fonte: https://t.me/dereinzigeitalia

ARTEMISIA ANNUA
La pianta medicinale degli dei. Antibatterica, antivirale, immunostimolante
di Barbara Simonsohn

Artemisia Annua

La pianta medicinale degli dei. Antibatterica, antivirale, immunostimolante

di Barbara Simonsohn

Una pianta garante di freschezza giovanile,bellezza e salute.

Dalla Medicina Tradizionale Cinese, una pianta considerata “magica” anche dalla comunità scientifica.

L’Artemisia annua è una pianta affascinante con sostanze curative. Ha elevati effetti antiossidanti e antinfiammatori, è una bomba di vitamine, combatte batteri e aiuta in caso di svariate patologie.

Viene impiegata da millenni dalla Medicina Tradizionale Cinese come rimedio efficace contro la malaria e altre malattie gravi.

Studi recenti indicano che questo gioiello prezioso mostra effetti promettenti anche contro diabete, cancro, infezioni da HIV e molte altre patologie.

Accanto al principio attivo dell’Artemisinina, questa pianta miracolosa contiene oltre 600 importanti componenti, che hanno effetti antibatterici, antivirali e immunostimolanti senza particolari effetti collaterali.

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A differenza del pane di scimmia (il baobab) e della Moringa oleifera, un’altra pianta curativa universale, l’Artemisia annua cresce anche alle nostre latitudini. Non è meraviglioso?

Coltivarla in giardino o sul balcone è semplice, non c’è bisogno di un particolare pollice verde. Le foglie fresche, inoltre, hanno un sapore migliore rispetto a quelle essiccate. Lavorare sul balcone o in giardino, inoltre, dona gioia e ci permette di crescere con il ritmo della natura.

È comparsa una nuova stella nel cielo dei rimedi naturali. Che questo gioiello della camera dei tesori della medicina tradizionale cinese possa aprire a molti, e anche a voi, la via verso una salute raggiante.

Questo manuale illustra nel dettaglio la pianta e contiene, fra le tante cose:

  1. notizie importanti sulla crescita, lo sviluppo e la storia della pianta;
  2. informazioni complete sulle sue componenti, sulle possibilità di impiego e sui risultati emersi dalle molte ricerche effettuate di recente;
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  4. ricette facili per creare prodotti a base di Artemisia.

Questo libro vuole contribuire a far riconoscere a quante più persone possibili il valore di questa pianta unica, affinché la possano usare per se stessi, per gli altri e per le nostre anime sorelle del regno animale. 

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