L’Identikit delle vittime

di Federico Giuliani

L’età media dei deceduti è 78 anni e molti di loro avevano malattie pregresse. Il virus ha ucciso solo 15 persone senza malattie croniche pregresse.

Coronavirus in Calabria: l'aggiornamento di oggi 29 marzo 2020

Un report dettagliato e approfondito che passa in rassegna le vittime provocate dal nuovo coronavirus in Italia e ne mette in evidenza le caratteristiche: è questa l’ultima fatica dell’Istituto Superiore di Sanità.

Lo studio dell’Iss ha analizzato “ai raggi x” ben 6801 delle 10.023 vittime registrate nel nostro Paese dall’inizio dell’epidemia al 29 marzo.

L’Iss ha evidenziato come l’età media dei pazienti positivi al coronavirus, e poi deceduti a causa del contagio, sia di 78 anni. La fascia in cui si muore di più è incastonata in una parentesi che va tra i 70 e gli 89 anni. Le donne del campione decedute ammontano a 2012, cioè il 20,6% del totale preso in esame. La loro età media è più alta rispetto a quella degli uomini: 82 anni contro i 78 dei maschi.

Tra le altre informazioni significative, il report dell’Iss ha anche analizzato gli esami effettuati su 710 morti con malattie croniche pregresse, cioè diagnosticate prima del contagio. Ebbene, tra coloro che non sono riusciti a vincere la battaglia contro il virus, il numero medio di patologie riscontrate è stato di 2,7. Soltanto 15 persone non presentavano alcuna malattia pregressa: 151 una soltanto, 184 due e 360 (ovvero il 50,7%) tre o più malattie.

Quali sono le malattie più diffuse? Le più frequenti sono state ipertensione, diabete mellito e cardiopatie. L’Iss ha illustrato anche i sintomi più comunemente osservati nelle persone contagiate ricoverate e poi decedute. Febbre e difficoltà respiratorie sono al primo posto; alle loro spalle, tosse, diarrea e sangue misto a tosse. Il 6,4% delle persone non presentava alcun sintomo al momento del ricovero in ospedale (e non si capisce perché vi erano state portate e poi ricoverate…).

Articolo di Federico Giuliani

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/coronavirus-report-iss-ecco-lidentikit-delle-vittime-1847477.html

COMMENTO A INFINITO - VOL. 1°
1930
di Enzio Savoini

Commento a Infinito - Vol. 1°

1930

di Enzio Savoini

Testo di “Infinito – vol. 1°” commentato da Enzio Savoini

"Vale la pena di parlare dell'Infinito, se è irraggiungibile? Ma esiste; e tutto ciò che è grande, anche se invisibile, costringe a pensare alle vie che vi adducono. Meditiamo quindi sin d’ora sulle vie dell’Infinito poiché esiste, ed è terrificante se non è conosciuto. Anche durante la vita terrena lo si può avvicinare, temprando lo spirito ad accettare l’insondabile.

Molto ci rimane ignoto, eppure superiamo l’ignoranza. Se anche non comprendiamo il significato dell’Infinito, pure ci rendiamo conto che è inevitabile e che merita, quindi, adeguata attenzione. Come altrimenti imporre la giusta commensura ai pensieri e alle azioni? In verità, il confronto con l’Infinito restituisce reali dimensioni alle nostre pene e ai nostri trionfi.

Proprio ora in molti paesi sarebbe necessario assestare i livelli del pensiero, poiché il monito dell’Infinito è specialmente importante là dove le menzogne si affermano e vengono discusse.

Offriamo pertanto lo splendore irradiante dell’Infinito, che porta seco non solo lo spirito, ma anche la pietra, in una sorta di mescolanza fra la creazione più elevata e la materia più grossa. Ma nel vortice dell’Etemità pietra e spirito sono imponderabili entrambi, in quanto attratti dallo stesso magnete.

La stessa consapevolezza del magnete ne aumenta la forza, poiché la concentra e intensifica le correnti. Questi stessi vortici vincono lo spazio e non sapete da quali sfere vi giunge l’elettrone indivisibile, nucleo di Tamas e di Teros.

Verificate sino a che punto riuscite a capire il Mio linguaggio ed esprimetelo nel vostro. Cercate di capire nello stesso modo i vostri sentimenti reciproci e diteli con il cuore. Questo linguaggio di comprensione e di simpatia aprirà i primi Cancelli dell’Infinito."

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