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Consigli per mangiare sano e spendere poco

“Il cibo sano e biologico costa troppo, non me lo posso permettere”, questa è l’affermazione più comune da parte di chi, giustificandosi, molto probabilmente segue uno stile alimentare tutt’altro che sano e di conseguenza anche poco ecosostenibile.

Quali sono i giusti consigli per mangiare sano senza doverci svenare economicamente? Per prima cosa dobbiamo intenderci su cosa significa mangiare sano.

Cosa significa mangiare sano

Mangiare sano non significa solo acquistare prodotti biologici al supermercato. Sarebbe riduttivo. Mangiare sano significa scegliere una varietà di alimenti freschi e naturali o poco elaborati. Certo meglio se con certificazione biologica, ma chi ha la possibilità di rivolgersi a piccoli produttori, può verificare l’origine degli alimenti al di là delle certificazioni.

Mangiare sano significa anche alimentarsi con cibi naturali e preparati nel rispetto della natura. I metodi di allevamento intensivi non lo sono, e non mi riferisco solo alla carne, ma anche al latte e alle uova. Anche le coltivazioni intensive non sono sane, perché fanno uso di concimi chimici e pesticidi che si depositano su frutta e verdura. Indovinate da dove arriva la maggior parte dei prodotti della grande distribuzione?

Mangiare sano significa decidere di ridurre drasticamente il consumo di alimenti raffinati e trasformati dall’industria. Significa scegliere alimenti, se trasformati, con una lista minima di ingredienti riconoscibili. Acquistare cibo sano significa anche fare del bene all’ambiente.

Come riconoscere il cibo sano

Cibo sano significa un cibo naturale, il più naturale possibile e cioè:

  • Frutta e verdura fresca e di stagione coltivata, meglio senza utilizzo di concimi chimici ne pesticidi;
  • Cereali integrali o semi integrali e biologici;
  • Alimenti trasformati, ma preparati con ingredienti di qualità e biologici;
  • Cibo animale, per chi lo consuma, proveniente da allevamenti biologici;

Le farine ad esempio, sono alimenti trasformati, ma la farina integrale preserva gran parte delle proprietà del chicco, la farina 00 no. Molti degli alimenti confezionati a lunga conservazione, contengono additivi di ogni genere, a volte nascosti dietro nomi poco riconoscibili: coloranti, stabilizzanti, conservanti.

Si tratta di sostanze chimiche che non hanno alcun valore nutrizionale, e che in molti casi, se consumati continuativamente, possono generare problemi anche gravi. Sì perché di alcuni additivi sono noti gli effetti negativi sulla salute e per questo la legge stabilisce dei livelli massimi. Peccato che nessuno è in grado di calcolare la somma di tutti gli additivi che ci mangiamo se non stiamo attenti, e raramente sono state verificate le conseguenze di un consumo abitudinario.

Consigli per mangiare sano spendendo il giusto (né troppo, né troppo poco)

1 Dedicate il giusto tempo alla spesa

Non fate la spesa di fretta, prendetevi il giusto tempo per scegliere gli alimenti che state per acquistare. Evitate gli acquisti impulsivi, che i supermercati e la grande distribuzione sono maestri ad indurre.

2 Leggete le etichette, con spirito critico

Le etichette apposte sui prodotti riportano molte informazioni interessanti. Non parlo solo della lista degli ingredienti. Abituatevi a leggerle per essere consapevoli dell’origine del prodotto, della data di produzione, di quella di scadenza, degli ingredienti utilizzati. Imparate ad osservare anche le informazioni che mancano.

3 Diffidate dei cibi che costano troppo poco

L’attenzione negli ultimi anni è spesso orientata al prezzo basso. È giusto fare attenzione a quanto si spende, ma è anche giusto farsi delle domande con spirito critico. Una frase che riscuote molto successo sui social afferma: non chiederti perché il cibo sano costa tanto, chiediti perché il cibo spazzatura costa così poco.

Ricordate che la qualità degli ingredienti ha un’importanza notevole. Un esempio su tutti: ci sono oli di semi raffinati industrialmente, che nulla hanno a che fare con un olio di semi biologico spremuto a freddo. I primi fanno male alla salute, i secondi sono un toccasana.

4 Meglio pochi ingredienti e conosciuti

Dopo aver letto l’etichetta di 2 alimenti analoghi, scegliete quello con meno ingredienti. Inoltre, vi consiglio di scegliere prodotti con ingredienti che conoscete, quelli che usereste anche voi a casa. Diffidate degli ingredienti che non vi sono chiari, eventualmente ricorrete allo smartphone e fate qualche ricerca sul posto.

È famosa la raccomandazione del dott. Franco Berrino che dice: “Quando andate al supermercato immaginate di essere accompagnati dalla vostra bisnonna: tutto quello che la vostra bisnonna non riconosce come cibo… non compratelo. Leggendo l’etichetta se ci sono sostanze che lei non capisce cosa sono… non compratelo. Se ci sono più di 5 ingredienti… non compratelo.”

5 Frutta e verdura: fresca e di stagione

Tutta la frutta e tutta la verdura sono disponibili ormai quasi tutti i giorni dell’anno. La natura però ci mette a disposizione i nutrienti di cui abbiamo bisogno nella stagione in cui siamo e nel luogo in cui ci troviamo. Frutta e verdura di stagione costano meno. Inutile ed inopportuno è mangiare le fragole e i pomodori freschi a dicembre oppure le arance o la melagrana a luglio.

6 Frutta e verdura del territorio

Dicevo prima che la natura fa crescere i propri frutti nel luogo in cui ne abbiamo bisogno, inoltre il trasporto richiede tempo durante il quale i frutti invecchiano e perdono parte delle loro qualità nutrizionale. Ecco perché, salvo le necessarie eccezioni di vegetali particolarmente benefici per la salute, il mio consiglio è di scegliere i prodotti del nostro territorio, i cosiddetti prodotti a Km.0, purché siano coltivati, o trasformati, nel rispetto della natura.  Mangiamo meglio, facciamo bene all’ambiente e spediamo meno.

7 Non comprate “cibo spazzatura”

Questa è un’area in cui potrete risparmiare i soldi necessari al maggior costo di alcuni cibi biologici. I carrelli e le dispense sono piene di snack salati (patatine, stuzzichini, frutta secca tostata e salata), snack dolci (merendine, brioche, confezioni enormi di biscotti) ma anche conserve di ogni tipo e cibi pronti.

8 Non andate a fare la spesa a stomaco vuoto

Forse questo consiglio potrà incuriosirvi, ma credetemi, meglio fare la spesa dopo aver mangiato, anche solo un sano snack. Eviterete di cadere in tentazione acquistando alimenti superflui e quasi certamente poco sani, come quelli di cui ho accennato al punto sopra.

9 Al supermercato siate curiosi: confrontate e aguzzate la vista

Se fate la spesa nei supermercati, non fermatevi ai prodotti in evidenza sugli scaffali: le marche che investono in pubblicità e marketing sono sempre nelle migliori posizioni, a vista. Cercate, alzate lo sguardo oppure abbassatelo verso gli scaffali in basso. Scoprirete sicuramente prodotti molto interessanti di cui non avevate mai notato la presenza.

10 Acquistate anche nelle botteghe o dai produttori, quando possibile

I supermercati e la grande distribuzione sono per molti di noi la fonte di approvvigionamento preferenziale, più comoda e veloce. Tuttavia, se il vostro obiettivo è mangiare sano e spendere meno, provate a fare qualche acquisto nelle botteghe, nei mercati rionali o nei mercati biologici, oppure andate direttamente dal produttore. Vedetelo come un modo per rompere la routine: andare a ricercare un’azienda agricola può essere un’occasione per una gita al sabato o alla domenica, se non ne avete la possibilità durante la settimana lavorativa.

11 Comprate meno, comprate meglio

Tendenzialmente mangiamo troppo. Le calorie in eccesso non derivano solo da ciò che mangiamo durante il pasto, ma anche dai piccoli fuori pasto con alimenti poco sani: biscotti, focaccine, cioccolatini, pizzette, snack e barrette. L’idea che vi propongo è quella di comprare meglio, magari spendendo anche qualcosa in più sul singolo alimento, ma meglio, cioè rinunciando a qualche prodotto confezionato o precotto. Non aderite alle offerte di alimenti solo perché costano poco. Non cadete nella trappola del sottocosto, o almeno, decidete consapevolmente.

12 Cucinate di più

Un altro modo per mangiare meglio e risparmiare allo stesso tempo, è quello di dedicare del tempo alla preparazione dei piatti, evitando di comprare cibi pronti e precotti. Non comprate solo insalate pulite e lavate in busta, non solo piatti pronti surgelati, spesso troppo salati. Non fatevi allettare da minestroni e zuppe dall’aspetto sano ma, già pronti.

Fate una prova pratica: datevi un budget e fate la spesa seguendo i consigli di questo articolo. Scoprirete di poter avere una dispensa con più prodotti sani.

Fonte: http://www.animamillenaria.it/12%20consigli%20per%20mangiare%20sano%20e%20spendere%20poco.html

IL CIBO DELL'UOMO
La via della salute tra conoscenza scientifica e antiche saggezze
di Franco Berrino

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di Franco Berrino

L'augurio è che questa raccolta di articoli possa contribuire a diffondere l'idea che si può mangiare in modo consapevole ricavandone piacere, salute, benessere e che lo stile alimentare semplice e salutare torni nel nostro quotidiano.

In questa nuova edizione aggiornata e ampliata l'autore offre interessanti spunti di riflessione sia sulla relazione tra il consumo di carni rosse e il rischio di insorgenza di tumori, malattie cardiache e diabete, sia sull'efficacia della dieta mediterranea per ridurre il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative.

A partire dagli anni '70 ricerche epidemiologiche, che hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone e studiato decine di migliaia di casi di tumore, di infarto, di diabete, hanno confermato al di là di ogni ragionevole dubbio che la trasformazione del cibo che ha accompagnato la rivoluzione industriale della produzione e della distribuzione alimentare ha avuto un ruolo importante nella genesi delle malattie croniche che caratterizzano il mondo moderno.

L'obiettivo del volume è rivalutare il cibo semplice e trasmettere poche ma importanti raccomandazioni preventive: più cereali integrali, legumi, verdura e frutta, meno zuccheri e cereali raffi nati, carni e latticini.

L'autore fornisce una guida a chi diffida della pubblicità e dei nutrizionisti televisivi ma non sa come orientarsi; ai genitori che si interrogano su quale sia l'alimentazione migliore per crescere i propri figli; a chi soffre di piccoli disturbi che incidono fortemente sulla qualità della vita; ai malati che si chiedono quale sia l'alimentazione per aiutare la guarigione e prevenire le recidive della malattia; ai medici che, consapevoli della loro impreparazione, desiderano aiutare i loro assistiti con umiltà e competenza; a erboristi, farmacisti e gestori di negozi biologici perché non veicolino proposte dietetiche potenzialmente nocive.

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