Comunicato Stampa del Coordinamento Romano di Solidarietà con la Palestina

In quanto utenti del servizio pubblico, chiediamo alle redazioni giornalistiche RAI la lettura del seguente breve comunicato, invitandole a riconoscere e quindi rifiutare la faziosità fin qui dimostrata.

L’informazione data dalle redazioni giornalistiche della RAI sul genocidio in corso a Gaza distorce gravemente e mistifica persino i fatti, a causa dell’acritica e ampia diffusione che fa delle comunicazioni del governo di Tel Aviv.

Le forze armate israeliane hanno compiuto gravissimi crimini di guerra (denunciati anche dal Segretario Generale dell’ONU), in quasi due mesi di continui bombardamenti contro la popolazione palestinese di Gaza – totalmente sotto assedio, con azzeramento delle forniture di acqua, energia elettrica, carburante; blocco quasi totale dell’ingresso di cibo e medicinali – distruggendo tutte le infrastrutture civili, compresi gli ospedali; utilizzando armi proibite, come bombe al fosforo e a grappolo; colpendo 250mila abitazioni, di cui 50mila distrutte.

Oltre 16mila uccisi, di cui più di 6mila bambini, 35mila feriti, in parte destinati a morire presto non potendo essere curati, 6.500 dispersi sotto le macerie. Tra i morti, anche 207 medici e infermieri e 70 giornalisti.

Tutto questo viene giustificato dal “diritto di autodifesa” di Israele: è invece pulizia etnica e terrorismo di stato, impunito e di dimensioni apocalittiche.

Fonte: https://t.me/lantidiplomatico

ARCHETIPI. LA CHIAVE PER COMPRENDERE L'UNIVERSO
Quaderni del lavoro su di sé
di Corrado Malanga

Archetipi. La Chiave per Comprendere l'Universo

Quaderni del lavoro su di sé

di Corrado Malanga

Che cosa sono gli archetipi? Come vanno interpretati? A cosa servono? Gli archetipi sono i mattoni con cui è costruito e si costruisce l'Universo, regolano tutto. Se si capiscono gli archetipi, si saprà comunicare con l'Universo.

Il professor Corrado Malanga, già autore di "TCT - La Coscienza Ritrovata" e "Io e Dio", ha scritto "Archetipi. La Chiave per Comprendere l'Universo" su espressa richiesta di molti lettori che desideravano avere ragguagli sul termine "archetipo": cosa fosse, come dovesse essere interpretato, a cosa servisse, e così via.

L'autore ha scritto questo lavoro con l'intento di chiarire le idee ai lettori, tuttavia parlare precisamente di archetipi non è possibile se non in modo archetipico, cioè incomprensibile all'interpretazione del lobo sinistro del nostro cervello.

Egli ha dovuto pertanto usare dei trucchi per farsi capire, inoltre in alcuni passaggi ha dovuto utilizzare un linguaggio forse troppo simbolico e quindi di difficile interpretazione. Ma se il lettore farà lo sforzo di arrivare fino in fondo, scoprirà di non aver perso tempo.

Gli archetipi entrano nella vita di tutti i giorni non solo nella descrizione della realtà che siamo abituati a percepire, ma anche nella descrizione olistica dell'Universo stesso, essendo gli archetipi sia in grado di interagire con il lobo sinistro del cervello, atto a manipolare lo Spazio, il Tempo e l'Energia, sia di essere ben interpretati soprattutto dal lobo destro, che è in grado di gestire le emozioni.

Avere dunque a disposizione degli strumenti non solo per distinguere la Realtà Virtuale da quella reale, ma per decodificare tutti e due questi aspetti della nostra esistenza, vuol dire poter capire cosa abbiamo attorno a noi e interagire meglio e in modo più completo con il "resto" della Creazione.

"Archetipo" significherebbe: primo esemplare assoluto e autonomo, modello primitivo delle cose del quale le manifestazioni sensibili della realtà non sono che filiazioni o imitazioni. Archetipo viene inteso anche con il significato di Idea.

Per Carl Gustav Jung, archetipo è il contenuto dell'inconscio collettivo, cioè le idee innate o la tendenza a organizzare la conoscenza secondo modelli predeterminati innati. In lingua greca antica archetipo vuol dire, infatti, "primo esemplare".

Questo piccolo libriccino appartiene alla nuova collana di tascabili "Quaderni del lavoro su di sé", curata da Riccardo Geminiani. 

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