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Alain Soral: avanza la dittatura mondialista sulla Francia

Il 13 Dicembre 2017, la pagina di Facebook del famoso filosofo e scrittore francese Alain Soral, è stata rimossa senza preavviso, così come una pagina del suo movimento “Égalité et Réconciliation”, sul quale si sono postati  più di 288 mila utenti.

La motivazione di chiusura delle pagine (non il blocco e la distruzione senza il diritto al ripristino) è stata la seguente: “FB non consente l’incitamento all’odio”. In un’intervista con Geopolitics.ru, Soral ha fatto notare che le pagine sono state cancellate senza commenti e spiegazioni dettagliate.

“Questo era il mio profilo personale, la pagina Facebook della mia associazione – Égalité et Réconciliation – e della casa editrice Kontre Kulture. Il pretesto era che presumibilmente le pubblicazioni su queste pagine contraddicevano alcune mitiche ‘regole di Facebook’, che in realtà non esistono.

Secondo lui, quando Facebook blocca e si riferisce a frasi astratte di “incitamento all’odio”, in realtà, non spiega mai cosa si intenda esattamente. Molti scienziati politici russi, leader dell’opinione pubblica, sono stati ripetutamente “bloccati” (di solito per i post sull’Ucraina e il conflitto nel Donbass). Nella sua valutazione, tali decisioni dimostrano molto bene come le forze globaliste controllino i social network, proibendo qualsiasi critica alla politica del sistema . “Queste decisioni, che non hanno nulla a che fare con la legge e la democrazia, fanno parte di un modo di agire proprio delle dittature”.

Profili falsi: come combattere le notizie false

Ci sono anche aspetti più interessanti della “libertà di parola” occidentale. Dopo aver visto cancellate le sue pagine, Soral ha scoperto che qualcuno aveva creato un account falso con il suo profilo. Secondo lui, c’erano insulti e parolacce che non avevano nulla a che fare con lui. Ma quando ha chiesto a Facebook di rimuovere l’account falso, si sono rifiutati di chiuderlo.

E’ interessante notare che poco tempo prima, Macron aveva deciso di affrontare una nuova questione: combattere contro le notizie false (ora si chiama cosi la censura). Secondo lui, l’obiettivo principale è “proteggere la vita democratica del paese” poiché nuovi canali di informazione alternativi costituiscono una “minaccia della propaganda” e sono finanziati da “democrazie illiberali”.

Così, in Francia, la democrazia e la libertà di parola sono molto apprezzate, tanto che si eliminano pagine Facebook senza dare spiegazioni! La Francia è sull’orlo della dittatura” ha detto Soral e ha aggiunto che il paese è ora oggetto di pressione da parte delle forze globaliste. Quindi, ha aggiunto, le persone che difendono i veri valori della Francia sono perseguitati. Pertanto, l’iniziativa di Macron è un tentativo di contrastare l’attività del giornalismo alternativo (la sfera della controinformazione).

Soral ha ricordato che per le stesse ragioni, più di 50 azioni legali sono state intentate contro di lui in Francia. La dittatura non è in Russia, quanto piuttosto in Francia, grazie a Macron e ai poteri che egli serve. È ovvio che oggi le autorità illegittime al potere sono interessate, e la loro lotta contro le cosiddette fake news, non è altro che il tentativo di censurare il web e di evitare che il giornalismo alternativo, i liberi pensatori, i blog di controinformazione possano esistere. Come esempio di potere globalista sui media, Soral ha indicato il milionario Patrick Dray, a capo della società di telecomunicazioni Altice, che di fatto ha acquistato potere sui media in Francia.

Scommettere sulla distruzione del mondo cristiano

È curioso che quando su Facebook si insultano i cristiani, i moderatori dei social network non prestino affatto attenzione. Quando invece si parla di islam, ebraismo, “ucrainismo” o si tratta di insultare qualsiasi minoranza, si sta facendo strada uno scandalo.

Secondo Soral, questa è una lotta per distruggere il cristianesimo, la cultura europea e la sovranità. “In altre parole, stanno lavorando per distruggere il mondo cristiano, l’Europa cristiana”.

In connessione con la dittatura di Facebook, ha aggiunto Soral, molti utenti occidentali di internet “migrano” ormai sul social network russo “VKontakte”.

Fonte originale: Geopolitica.ru

Traduzione: Sergei Leonov

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.controinformazione.info

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