Tutto quello che Dio ti dà è per il tuo Bene!

La Vita non accade a te, ma per Te. Tutto quello che ti succede serve per farti crescere di un passo nella tua evoluzione. Tutto quello che Dio ti dà è per il tuo bene.

C'era una volta un re e un vecchio saggioEcco allora una storiella divertente e istruttiva:

C’era una volta un re, che aveva scelto come suo consigliere personale un vecchio saggio, molto saggio, che tuttavia per i suoi detrattori aveva un grosso difetto, poiché qualunque cosa succedesse, ripeteva sempre: “Tutto quello che Dio ti da è per il tuo bene, tutto quello che Dio ti da è per il tuo bene…”.

Il re sopportava comunque questo suo “difetto”, perché dai suoi consigli e dalla sua saggezza ricavava sempre grandi vantaggi; per questo motivo, non appena il sovrano usciva dalla reggia, il vecchio saggio seguiva il re ovunque andasse, ma proprio ovunque.

In un giorno di gran pioggia il re si recò dal barbiere, e terminate le operazioni di pulizia del volto, il ragazzo di bottega cominciò la manicure. Mentre stava occupandosi dell’anulare della mano sinistra, vi fu un gran tuono: il ragazzo ed il re sobbalzarono, e nel trambusto, zac, al sovrano venne tagliata la falangetta!!

Strepiti, urla di spavento e di dolore, e la rabbia del re si abbatté sul malcapitato garzone: “In prigione, disgraziato, hai mutilato il tuo re, marcirai in galera per il resto dei tuoi giorni”; ma il vecchio saggio, rimasto imperturbabile fino a quel momento, cominciò la sua litania: ”Tutto quello che Dio ti da è per il tuo bene… tutto quello che Dio ti da è per il tuo bene…”; il re al colmo della rabbia sbottò: “Basta, mi hai proprio scocciato con queste stupidate, vecchio pazzo, mi stai prendendo in giro, mi hai sempre ingannato in tutti questi anni con queste idiozie, fila in prigione anche tu, così potrai blaterare le tue lagne fino alla fine dei tuoi giorni!!”

Il giorno dopo il re, per smaltire un po’ di rabbia pensò di andare a caccia: ovviamente da solo, visto che il vecchio saggio, che fino al giorno prima era stato la sua ombra, stava languendo nelle segrete del castello. Dopo aver un po’ gironzolato nella giungla, venne catturato da una setta di adoratori della dea Kali, contentissimi di aver trovato una vittima da sacrificare per la notte del Plenilunio.

Il re sbraitò, minacciò, pregò ma non ci fu nulla da fare: a quella gente non importava né il rango, né il blasone, per loro era semplicemente un uomo da uccidere sull’altare sacro: per cui lo vestirono con la sacra veste, lo cosparsero del sacro unguento, lo legarono sull’altare e mentre il capo stava per affondare nel suo cuore il coltello sacro, si accorse con orrore che alla vittima designata mancava un pezzettino di dito.

E per essere sacrificato, un corpo deve essere perfettamente integro, pena grandi disgrazie per la comunità tutta, per cui i seguaci lo coprirono d’insulti e sputi e lo lasciarono nella giungla, seminudo e terrorizzato, ma vivo! Ancora frastornato, il re si avviò verso il castello, e nel tragitto capì: il vecchio saggio aveva avuto ragione, come al solito. Grazie a quell’incidente dal barbiere, la sua vita era stata risparmiata; cosa importava un piccolo pezzetto di dito, se paragonato al rischio che aveva corso? Meglio vivo senza un dito che morto integro, dopotutto!

Arrivato al castello, andò subito alle prigioni, liberò il garzone e si recò dal vecchio saggio, che senza scomporsi meditava nella sua cella: entrò lo abbracciò e gli disse: “Amico mio, perdonami, che cieco sono stato, mi hanno rapito i Thugs, mi stavano sacrificando, poi hanno visto che mi mancava un pezzo di dito, e mi hanno lasciato andare: avevi ragione tu… Tutto quello che Dio ti da è per il tuo bene, tutto quello che Dio ti da è per il tuo bene… perdonami, dunque, starai sempre al mio fianco, il mio regno ti appartiene… Però, scusa un momento, ma tu, sbattuto in prigione, umiliato e picchiato, dov’è il bene che Dio t’ha dato in tutto questo?

Con serenità il vecchio guardò il suo sovrano e candidamente gli rispose: ”Vede Maestà se lei non m’avesse messo in prigione, io l’avrei accompagnata a caccia come sempre, e a me non manca alcun pezzo di dito…”

Fonte: http://drittoallameta.it/

IL RISVEGLIO SPIRITUALE NELLA VITA QUOTIDIANA
di Jeff Foster

Il Risveglio Spirituale nella Vita Quotidiana

di Jeff Foster

Questo è un libro sulla totalità della vita e sulla possibilità di scoprire questa totalità adesso.

Perché spesso occorrono situazioni estreme per riportare una consapevolezza della magia e del mistero della vita? Perché spesso aspettiamo fino a essere sul punto di morire prima di scoprire una profonda gratitudine per la vita così com'è? Perché ci consumiamo cercando amore, accettazione, fama, successo, o l'illuminazione spirituale nel futuro? Perché lavoriamo o meditiamo tanto duramente da scavarci la fossa da soli? Perché posticipiamo la vita? Perché ci freniamo nel viverla? Cosa stiamo cercando esattamente? Cosa stiamo aspettando? Di cosa abbiamo paura?

Il ricercatore spirituale Jeff Foster risponde a tutte queste domande insegnandoci ad avere una profonda e coraggiosa accettazione di qualunque cosa accada. Non si tratta di resa passiva o di freddo distacco ma di un affacciarsi all'essenza del momento in maniera intelligente e creativa.

Quest'opera giunge dopo molti anni di ascolto e dialogo dell'autore con migliaia di persone durante la loro ricerca spirituale: ascoltando le loro preoccupazioni, rispondendo alle loro stimolanti domande, incontrandole nel loro dolore, nelle battaglie quotidiane e nelle paure, e gentilmente indirizzandole verso una profonda e incondizionata accettazione della loro esperienza, del momento presente e della loro essenza.

Il risveglio spirituale di cui parla Jeff Foster non consiste nel proteggere te stesso, consiste nel comprendere che chi sei veramente non ha bisogno di protezione, che chi sei davvero è così aperto e libero e amorevole e in uno stato di accoglienza talmente profondo da permettere alla vita intera di entrare.

La vita non può ferirti, perché tu sei la vita. Il momento presente, quindi, non è un nemico di cui aver paura, ma un caro amico da abbracciare. Sì, la vera spiritualità non rafforza la nostra corazza contro la vita, la distrugge.

Il risveglio spirituale è in realtà molto semplice. È l'eterna realizzazione di chi sei veramente, la coscienza precedente alla forma. Ma è nel vivere davvero questa realizzazione nella vita quotidiana, nel non dimenticarla e non perderla e non lasciare che dia alla testa, che inizia la vera avventura della vita.

Un libro che affronta questioni molto importanti: Come può quel risveglio essere vissuto quotidianamente? Come possiamo accettare il momento presente anche quando il momento presente ci sembra del tutto inaccettabile?

"Io insegno una sola e unica cosa: una profonda e impavida accettazione di qualunque cosa accada. Non si tratta di resa passiva o di freddo distacco ma di un affacciarsi al mistero del momento in maniera intelligente e creativa. Questo libro giunge dopo molti anni di ascolto e dialogo con migliaia di persone sul sentiero spirituale. Ascoltando le loro preoccupazioni, rispondendo alle loro stimolanti domande, incontrandoli nel loro dolore, nella loro afflizione, nelle battaglie quotidiane e nelle loro paure, e gentilmente indirizzandoli non verso una futura illuminazione, ma verso una profonda e incondizionata accettazione all'interno della loro esperienza del momento presente, la profonda accettazione che essi stessi sono, nella loro essenza. Benvenuto alla vita ordinaria, caro esploratore, l'ultima frontiera del risveglio spirituale. Ti auguro di poter arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!".
Jeff Foster

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Un commento

  1. Bella storiella

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