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Le piante OGM sono in grado di trasferire il dna OGM agli esseri umani che le mangiano

di Edoardo Capuano
Verdura OGMIn un nuovo studio pubblicato sulla rivista Public Library of Science (PLoS), i ricercatori sottolineano che ci sono prove sufficienti che i frammenti di DNA derivati dal cibo trasportano geni completi che possono entrare nel sistema circolatorio umano attraverso un meccanismo sconosciuto. 

Mi chiedo se gli scienziati di queste aziende biotech abbiano già individuato questo metodo. In uno dei campioni di sangue analizzati la concentrazione relativa di DNA vegetale è risultata superiore al DNA umano. Lo studio è basato sull’analisi di oltre 1000 campioni umani provenienti da quattro studi indipendenti…

Quando si tratta di colture e alimenti geneticamente modificati, non abbiamo davvero alcuna idea su quali saranno gli effetti a lungo termine sul pubblico. La prima vendita commerciale di alimenti geneticamente modificati risale a solo 20 anni fa, nel 1994. Non c’è alcuna possibilità che le nostre autorità sanitarie possono testare tutte le possibili combinazioni su una popolazione abbastanza grande e per un periodo di tempo abbastanza lungo per poter dire con certezza che essi sono innocui. Il genetista David Suzuki ha recentemente espresso la sua preoccupazione, affermando che gli esseri umani sono parte di un “esperimento genetico massiccio” della durata di molti anni, dal momento che migliaia di persone continuano a consumare OGM, e ciò che dice è vero.

I progressi nella scienza del genoma nel corso degli ultimi anni hanno rivelato che gli organismi possono condividere i loro geni. Prima di questo, si pensava che i geni fossero condivisi solo tra gli individui membri di una stessa specie attraverso la riproduzione. I genetisti di solito seguivano l’eredità dei geni in quello che potremmo chiamare un modo “verticale”: si fa accoppiare un maschio con una femmina, si seguono i loro figli e si prosegue lungo la strada da lì. Oggi, gli scienziati riconoscono che i geni sono condivisi non solo tra i singoli membri di una specie, ma anche tra i membri di specie diverse.

“Il nostro sangue è considerato un ambiente ben separato dal mondo esterno e dal tratto digestivo. Secondo il paradigma standard grandi macromolecole consumate con il cibo non possono passare direttamente nel sistema circolatorio. Si pensa che, durante la digestione, le proteine e il DNA siano degradati rispettivamente in piccoli costituenti, aminoacidi e acidi nucleici, quindi assorbiti da un processo attivo complesso e distribuiti in varie parti del corpo attraverso il sistema circolatorio. Da questo studio, basato sull’analisi di oltre 1000 campioni umani provenienti da quattro studi indipendenti, emerge la prova che frammenti di DNA derivati dal cibo, abbastanza grandi da trasportare geni completi, possono evitare il degrado e, attraverso un meccanismo sconosciuto, entrare nel sistema di circolazione umano. In uno dei campioni di sangue la concentrazione relativa di DNA vegetale è superiore al DNA umano. La concentrazione di DNA della pianta mostra una distribuzione sorprendentemente precisa nei campioni di plasma, mentre il campione di controllo non-plasma (sangue cordonale), è risultato privo di DNA vegetale.

Non è come se un essere umano si accoppiasse con una mela, una banana o una pianta di carota e scambiasse geni. Ciò che le aziende biotecnologiche e biotech come la Monsanto hanno fatto è che hanno permesso il trasferimento di geni da uno all’altro senza alcun riguardo per le limitazioni o i vincoli biologici. Il problema è che questo si basa su una pessima scienza. Le condizioni e le ‘regole’ biologiche che si applicano al trasferimento genico verticale, almeno quelle di cui siamo consapevoli, non si applicano necessariamente al trasferimento genico orizzontale. La scienza biotech oggi si basa sull’ipotesi che i principi che regolano l’eredità dei geni siano gli stessi sia quando muoviamo i geni orizzontalmente che quando essi si spostano verticalmente.

Come possono le nostre autorità sanitarie approvarli come sicuri?

È quasi come se ci avessero detto che erano sicuri, e noi ci abbiamo creduto, senza metterlo in discussione. A quanto pare siamo una razza molto ingenua, ma le cose stanno cambiando e sempre più persone stanno cominciando a mettere in discussione il mondo che li circonda.

Una piccola mutazione in un essere umano può determinare moltissimo, il punto è che quando si sposta un gene, un singolo, minuscolo gene, da un organismo ad un altro si cambia completamente il suo contesto. Non c’è alcuna possibilità di prevedere come andrà a comportarsi e quale sarà il risultato. Noi pensiamo di progettare queste forme di vita, ma è come prendere l’orchestra di Toronto pronta a suonare una sinfonia di Beethoven e poi prendere alcuni batteristi a caso da “qui” e inserirli nella sinfonia di Toronto. Quello che verrà fuori sarà qualcosa di molto, molto diverso. I pubblicisti dicono che c’è una buona intenzione dietro gli OGM, ma il fatto è che la questione è guidata dal denaro“. David Suzuki Personalmente credo che le intenzioni vadano oltre il denaro, ma questa è un’altra storia.

È anche abbastanza chiaro che il DNA del cibo può finire e, di fatto, finisce nei tessuti animali e nei prodotti lattiero-caseari che la gente mangia. Ci sono studi che dimostrano che, quando gli esseri umani o gli animali digeriscono gli alimenti geneticamente modificati, i geni creati artificialmente si trasferiscono nell’intestino e alterano il carattere dei batteri benefici nell’intestino. I ricercatori riferiscono che i microbi trovati nell’intestino tenue di persone sottoposte ad ilestomia sono in grado di acquisire e ospitare sequenze di DNA provenienti da piante geneticamente modificate.  Le colture geneticamente modificate si sono infiltrate nei mangimi dal 1996, gli animali hanno una dieta completamente OGM. Gli studi hanno collegato i mangimi OGM ad una grave infiammazione allo stomaco e ingrossamento dell’utero nei suini.

È anche importante notare che il trasferimento genico tra colture agricole geneticamente modificate e le specie autoctone presenti nei dintorni ha dato origine a specie molto resistenti chiamate supererbacce. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, “il trasferimento di geni e il movimento di geni da piante OGM a colture convenzionali o specie affini possono avere un effetto sulla sicurezza alimentare”. Questo rischio è reale, come è stato dimostrato negli Stati Uniti, quando tracce del tipo di mais approvato solo per l’uso nei mangimi sono state trovate anche nei prodotti di mais per consumo umano”.

La verità è che gli ingegneri genetici che producono gli OGM e li introducono nell’ambiente non hanno mai preso in considerazione la realtà del trasferimento genico. Il risultato di questo è che ora stiamo iniziando a vedere le conseguenze dei geni ingegnerizzati, in particolare come si diffondono e alterano altri organismi in vari ambienti. Il ricercatore Watrud et al (2004) ha fornito le prove che il transgene della resistenza agli erbicidi si è diffuso attraverso il polline fino a 21 km oltre la zona di controllo perimetrale e ha impollinato una pianta selvatica (Agrostis palustris) della famiglia delle graminacee.

Fonte originale: collective-evolution.com

Fonte e traduzione: laviadiuscita.net

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LA BIOLOGIA DELLE CREDENZE 4D
Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula
di Bruce Lipton

La Biologia delle Credenze 4D

Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula

di Bruce Lipton

Il biologo molecolare Bruce Lipton ci presenta nuove e sbalorditive scoperte scientifiche sugli effetti biochimici del funzionamento del cervello, che dimostrano come tutte le cellule del nostro corpo vengano influenzate dai nostri pensieri.

È giunto il momento, infatti, di abbandonare le vecchie credenze che la comunità scientifica e accademica e i mass media ci hanno inculcato, per muoverci verso la nuova ed eccitante prospettiva di salute, benessere e abbondanza offerta da questa scienza d’avanguardia: l’epigenetica.

La straordinaria scoperta di Bruce Lipton, biologo cellulare e professore di biologia fu che la vita della cellula è controllata dal suo ambiente fisico ed energetico, e non dai suoi geni. I geni sono soltanto dei programmi utilizzati per costruire le cellule, i tessuti e gli organi.

L’ambiente si comporta come un “appaltatore” che legge e decide di impiegare determinati programmi genetici, ed è il vero responsabile del carattere della vita cellulare. È la “consapevolezza” che una cellula individuale ha dell’ambiente, e non i suoi geni, che mette in moto i meccanismi della vita.

Lipton, come biologo cellulare, capì subito che la sua intuizione aveva delle implicazioni di grande portata per la sua vita e per quella di tutti gli esseri umani.

Aveva dedicato la sua vita professionale a migliorare la conoscenza delle cellule, perché sapeva che più conosciamo le cellule individuali più possiamo capire come funziona l’intero complesso cellulare di cui è composto il corpo umano. E sapeva che, se ogni cellula individuale è controllata dalla propria consapevolezza dell’ambiente, la stessa cosa vale per l’essere umano composto di miliardi e miliardi di cellule.

Così come avviene per una cellula individuale, il carattere della nostra vita non è determinato dai nostri geni, ma dalle risposte agli stimoli ambientali che azionano la vita.“Da un lato, la mia nuova comprensione della natura della vita fu uno shock: per quasi due decenni avevo inculcato nella mente dei miei studenti il Grande Dogma della biologia, cioè la convinzione che la vita è controllata dai geni. Dall’altro, a livello intuitivo non fu una vera sorpresa, perché avevo sempre nutrito dei dubbi sul determinismo genetico”.

I contenuti extra del libro:

  • Video di approfondimento

La Biologia della Percezione

  • Intervista a Bruce Lipton – Prima Parte
  • Intervista a Bruce Lipton – Seconda Parte
  • Playlist musicale

Musica a 432 Hz ispirata a La Biologia delle Credenze del biologo e compositore Emiliano Toso.

«Se potessi essere chiunque, chi vorrei essere? Vorrei essere me stesso!”

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