di Cesare Sacchetti
La prima reazione che ha travolto molte persone di fronte alle immagini della lunga coda di israeliani che mostravano il loro certificato vaccinale per poter entrare in un centro commerciale, è stata certamente quella di disperazione e scoramento.
Molti hanno avuto la netta sensazione di assistere con i propri occhi al compimento del Grande Reset, ovvero l’accelerazione della crisi terroristica del coronavirus che deve portare nei piani delle élite al compimento del Nuovo Ordine Mondiale.
Lo scorso anno già diversi informatori presenti nei vari governi di tutto il mondo, in particolare quello canadese e francese, avevano rivelato il piano per schiavizzare l’umanità intera. Un informatore governativo su Reddit aveva anticipato esattamente quanto si è recentemente verificato in Israele. Il sistema aveva preventivato di rendere gradualmente obbligatoria l’esecuzione dei vaccini contro il coronavirus, fino ad escludere dalla società coloro che lo rifiuteranno.
Non si tratta di una “teoria del complotto” come qualche ingenuo, o forse qualcosa di peggio, può pensare. È realtà fattuale. Il governo israeliano ha allo studio una legge per impedire l’accesso ai luoghi pubblici a tutti coloro che non accetteranno la vaccinazione Covid, fino a compilare una vera e propria lista nera dei “dissidenti”. Quanto aveva annunciato l’informatore canadese è pressoché identico a quanto rivelato, a sua volta, da un’altra talpa presente nel governo francese che aveva divulgato la tabella di marcia che le élite avevano consegnato ai vari esecutivi di tutto il mondo.
In questo periodo del primo trimestre del 2021, era prevista un’accelerazione verso il Grande Reset attraverso un aumento, artificiale o meno, dei casi da Covid. Sostanzialmente le élite mondialiste avevano già messo in agenda la creazione del “Covid-21” che nella fattispecie ha assunto le sembianze della famigerata “variante inglese”.
Ovviamente nel clima di totalitarismo generale, nessuno si è chiesto come il test del tampone riesca ad individuare questa presunta mutazione se questo test non riusciva e non riesce nemmeno ora ad individuare il Covid-19 dato l’enorme numero di falsi positivi, pari al 95%.
Non sono ammesse domande di logica o di ragionevoli dubbi nel regime mondialista. C’è solo ormai la cieca obbedienza a quello che è diventato un vero e proprio culto pagano, nel quale non esiste altra logica se non quella che prevede l’asservimento cieco a qualsiasi ordine dei custodi del culto, anche quelli più folli e insensati.
Si può quindi certamente affermare che Israele ha raccolto in qualche modo il testimone dell’Italia dallo scorso anno, e che ora sia lo stato ebraico il laboratorio del Nuovo Ordine Mondiale. L’ironia della sorte è che lo stato che si presentava come l’unica alternativa per mettere al riparo gli ebrei da altre persecuzioni razziali, sia diventato esso stesso ciò che aveva giurato di combattere.
Per chi conosce da vicino la storia dello stato di Israele, e come questo sia stato voluto da famiglie come i Rothschild e non tanto dalla popolazione ebraica, che all’inizio del secolo scorso non aveva alcuna intenzione di migrare in Palestina, tutto questo non è affatto una sorpresa. Il disegno che esiste dietro questo stato non è quello di assicurare in qualche modo la pace e la sicurezza degli ebrei, quanto quello di diventare il quartier generale del Nuovo Ordine Mondiale nel prossimo futuro.
Fu uno dei padri fondatori della stessa Israele a dirlo, ovvero l’ex primo ministro Ben Gurion, che in un’intervista del 1962 rilasciata alla rivista americana Life, spiegava come lo stato ebraico sarebbe dovuto diventare un domani nell’idea della cabala globalista la sede del governo unico mondiale, nel quale non ci sarà più posto per le nazioni sostituite da una sorta di Leviatano globalista.
Tutto questo porterebbe quindi a pensare che il mondo stia marciando a passo sempre più spedito verso la realizzazione del piano delle élite e dei circoli autoritari del mondialismo.
Il Covid è stato concepito per arrivare al Grande Reset
Se si guarda con più attenzione a quanto sta accadendo però, si nota che le cose non stanno procedendo esattamente come le avevano programmate i grandi centri di potere che hanno dato vita a questa operazione terroristica.
Il Covid è certamente quell’evento catalizzatore che il sistema stava cercando da molto tempo per poter trascinare il mondo verso il governo mondiale. È una operazione che ha tutte le caratteristiche della crisi perfetta di cui parlava David Rockefeller ad un evento delle Nazioni Unite nel 1994. Una crisi così grande e devastante che avrebbe costretto le nazioni a cedere definitivamente la loro sovranità a favore della dittatura mondiale governata dalle grandi famiglie dei Rockefeller e dei Rothschild.
Il fatto poi che gli effetti di questa crisi siano in massima parte mediatici dal momento che il Covid non ha le caratteristiche di un virus letale, poco importa. La massa vive nella realtà virtuale della comunicazione mediatica e il pensiero e i comportamenti della popolazione non sono altro che il risultato di una programmazione mentale delle masse stesse. Le masse non pensano più spontaneamente e hanno rinunciato a ciò che le distingue dagli animali, ovvero il ragionamento.
Il popolo della dittatura mondiale non è infatti un popolo di cittadini dotati di intelletto e di umanità verso la società, ma piuttosto una moltitudine di schiavi abbruttiti che non sono in grado di fare altro che obbedire, anche se questo vuol dire distruggere la propria vita e quella del proprio prossimo.
È l’esternazione massima del pensiero anticristiano che permea in ogni aspetto il mondialismo, che prima ancora di essere un disegno politico, è un disegno religioso ispirato al culto misterico e occultista della “New Age” fondata da Madame Blavatsky e Alice Bailey. Per poter però giungere ad un governo mondiale è necessaria la spinta delle più grandi potenze mondiali. Lo spiegò già Winston Churchill nel 1950 in una conferenza tenuta a Copenaghen.
L’ex primo ministro britannico disse chiaramente in quell’occasione che per giungere al governo mondiale erano indispensabili una Europa unita, la Russia, e ovviamente gli Stati Uniti. Al momento, tuttavia, nessuna delle tre condizioni indispensabili per arrivare a questo fine è stata soddisfatta.
L’UE ancora non si è convertita negli Stati Uniti d’Europa progettati dal Conte Kalergi negli anni ’20. Gli Stati Uniti d’Europa non sono altro che in realtà una anti-Europa dove non esisteranno più gli europei, sostituiti da razze asiatiche e africane, e nei quali sparirà la religione cristiana.
Per poter arrivare al Nuovo Ordine Mondiale è indispensabile distruggere la culla della cristianità mondiale, dunque l’Europa e soprattutto l’Italia. In una recente intervista, Giulio Sapelli, acceso sostenitore degli Stati Uniti d’Europa, ha confermato chiaramente come la missione di Draghi sia sostanzialmente questa. Draghi dovrà trascinare l’Italia verso il disegno di Kalergi e per poterlo fare dovrà negoziare una trattativa con il blocco Nord-Europeo che ancora appare del tutto recalcitrante a questa eventualità.
La Russia resta un saldo baluardo contro il Governo Mondiale
La Russia invece da par suo è completamente fuori dal piano. Al contrario, rappresenta un ostacolo apparentemente insormontabile. Le parole di Vladimir Putin al forum di Davos dello scorso gennaio, sono state in questo senso inequivocabili.
Il tempo nel quale sono le grandi corporation e l’alta finanza internazionale a dominare la società sta per volgere al termine. Il presidente russo ha spiegato perfettamente come i grandi monopoli privati nel settore digitale e tecnologico siano diventati delle entità così potenti in grado di superare gli stessi Stati e governi.
L’idea della globalizzazione non è stata altro che quella di privatizzare non solo le grandi imprese pubbliche, come accaduto specialmente in Italia, ma soprattutto gli Stati stessi che oggi sono ridotti a simulacri giuridici nelle mani di quelle corporation denunciate dallo stesso Putin. Nel governo mondiale non esistono gli Stati nazione tradizionali nei quali esiste un rapporto diretto o meno tra governi nazionali e i loro rispettivi popoli. Nel governo mondiale esiste una istituzione sovranazionale nelle mani del mondialismo finanziario e tecnocratico che non ha altro scopo se non quello di assicurare i privilegi stessi del vertici del mondialismo.
La Russia, la seconda potenza militare al mondo, non partecipa al progetto di Davos e tutto questo rappresenta un enorme problema per i piani alti del mondialismo. Non è certo stato un caso che negli ultimi 15-18 anni in Occidente sia stata condotta una massiccia campagna di demonizzazione e accerchiamento della Russia di Putin.
Una volta crollata l’URSS comunista, la Russia negli anni ’90 era ridotta di fatto ad uno Stato satellite nelle mani della NATO e dello stato profondo di Washington, il perno militare del Nuovo Ordine Mondiale dal 1945 in poi. L’ascesa di Putin e la ricostruzione della Russia come potenza indipendente e sempre più influente sul piano geopolitico non era assolutamente preventivata nei piani delle élite.
La guerra permanente al presidente russo e i tentativi di rovesciare Putin attraverso periodiche rivoluzioni colorate finanziate da Soros sono tutti miseramente falliti. Lo status quo nel Paese non si è infatti spostato di un millimetro, e ora la Russia è già di fatto uscita dall’operazione terroristica del Covid, come la definì proprio il colonnello russo Kvachov. Le restrizioni sui viaggi sono state sollevate, le persone per le strade non portano nessuna mascherina e i mezzi di comunicazioni non conducono il programma di violento terrorismo psicologico che viene fatto in Europa Occidentale.
Il vaccino “Sputnik” è stato, tra l’altro, un colpo da maestro, perché Putin ha utilizzato la logica del sistema contro il sistema stesso. Il sistema diceva che il vaccino era l’unica via per mettere fine alla cosiddetta “pandemia” e Putin ha seguito la via del sistema. Ha autorizzato la produzione di un vaccino che ha lievissimi effetti collaterali e dopo il quale non si sono verificati decessi, a differenza di quanto accaduto dopo la somministrazione dei vaccini Pfizer, AstraZeneca e Moderna. Putin non ha nemmeno imposto nessun obbligo vaccinale né ritorsioni contro chi non vuole farlo, a differenza di quanto accade in Israele o in altri paesi europei (e fra poco accadrà in Italia per alcune categorie lavorative – ndr).
Gli USA non stanno accelerando verso il Grande Reset: Biden è veramente in carica?
A questo punto, si dovrebbe pensare che gli USA sotto l’amministrazione Biden finanziata da Wall Street e sostenuta da tutti i circoli del mondialismo dovrebbero essere già lanciati verso l’applicazione del Grande Reset. John Kerry, ex segretario di Stato e membro della società segreta occulta “Teschi e Ossa” disse chiaramente che sotto l’amministrazione Biden il Grande Reset sarebbe stato più veloce e forte di quello che molti potevano immaginarsi.
Tutto questo non sta accadendo. Negli USA non si sta andando verso un’accelerazione dei casi come previsto dal piano delle élite. Al contrario, il Covid sta sparendo. I casi sono crollati del 77%. In alcuni stati degli USA, ad esempio il Nord Dakota, sono state approvate leggi per mettere al bando gli obbligi di indossare mascherine. In Florida, la vita scorre normalmente.
L’amministrazione Biden sulla carta avrebbe dovuto fare ciò che l’establishment globalista si attendeva da lui, ovvero trascinare l’America verso la terza fase della crisi del coronavirus. Non solo Biden non sta facendo nulla di tutto questo, ma non sta esercitando nemmeno le normali funzioni presidenziali.
Ad oggi, Biden non si è ancora presentato nella sala stampa della Casa Bianca per tenere una conferenza stampa ufficiale. Non appena si è insediato alla Casa Bianca, il Pentagono si è rifiutato di condividere informazioni riservate con quello che dovrebbe essere il comandante in capo. Un fatto senza precedenti che persino la stampa liberale è stata costretta ad ammettere, così come è stata senza precedenti la decisione sempre da parte del Pentagono di non seguire l’ordine del presidente (?) di distribuire i vaccini ai terroristi detenuti a Guatanamo.
Biden non ha tenuto nemmeno il tradizionale discorso dello Stato dell’Unione che tutti i suoi predecessori nella storia moderna americana hanno tenuto entro il mese di febbraio successivo al giuramento presidenziale. Non un leader straniero ha messo piede nella Casa Bianca, quando invece Trump nello stesso periodo d’inizio della sua presidenza aveva già incontrato almeno tre capi di governo stranieri, tra i quali Theresa May, Shinzo Abe e Justin Trudeau.
A questo punto, viene naturale pensare ad un’eventualità presa in considerazione in un precedente articolo. Questa amministrazione non è mai stata veramente in carica. Quando Trump ha lasciato la Casa Bianca, potrebbe aver consegnato temporaneamente il potere ai militari senza però fare alcun annuncio ufficiale al riguardo.
Questo spiegherebbe il massiccio presidio militare a Washington DC, tuttora in corso e apparentemente inspiegabile, così come spiegherebbe il fatto che le forze armate non riconoscono Biden come legittimo presidente. A questo punto, qualcuno potrebbe obbiettare che Biden ha attaccato la Siria e questo dimostrerebbe come in realtà lui sia effettivamente in carica. Se si guarda però più da vicino all’attacco in Siria, si notano subito alcune anomalie. La mattina successiva all’attacco, né la Siria né l’Iran confermavano attraverso le loro agenzie di stampa governative che questo bombardamento avesse effettivamente avuto luogo. Solo nel pomeriggio il governo siriano ha espresso un atto di condanna, ma né Damasco né Teheran hanno presentato un resoconto ufficiale dei danni subiti da questo attacco. Generalmente, i due Paesi quando subiscono dei danni in altri attacchi, specialmente da Israele, ci tengono a mettere in risalto i danni ricevuti. Nulla di tutto questo si è verificato in questa circostanza.
Il Discorso di Trump alla CPAC presagisce un suo imminente Ritorno?
Nel frattempo, mentre Biden sembra un fantasma, è tornato a parlare ufficialmente Donald Trump il 28 febbraio alla conferenza dei conservatori americani, la CPAC. Non sono stati in pochi a far notare che il discorso di Trump sembrava a tutti gli effetti come un vero e proprio discorso dello Stato dell’Unione.
Trump ha messo in rilievo tutti i fallimenti della presunta amministrazione Biden e sostanzialmente si profila un’ipotesi già presentata in precedenza. Se Joe Biden non è veramente al comando, Trump allora in qualche modo si starebbe servendo di lui per dare vita ad una sorta di “demolizione controllata” dello stato profondo di Washington. In altre parole, Donald Trump sarebbe riuscito a fare ciò che gli si chiedeva di fare, senza però ricorrere allo scontro frontale con i suoi tradizionali nemici.
In questo caso, Trump avrebbe compiuto un capolavoro di strategia inedita, superiore persino all’arte della guerra di Sun Tzu. Servirsi dei suoi nemici per raggiungere meglio il suo scopo, ovvero quello di separare l’America dalle lobby mondialiste che hanno usato questa nazione per trascinare il mondo verso la dittatura globale. Tutto questo fino a quando il presidente non tornerà ufficialmente al potere, e se si guarda al discorso di Trump in Florida, non si parla affatto di una tempistica che prevede un suo ritorno nel 2024.
Trump non ha mai fatto menzione esplicita di quella data, perché sa benissimo che se non si rovescia il risultato della frode elettorale del 2020, non si avranno mai più regolari elezioni negli Stati Uniti, come ha anche messo in rilievo il generale Flynn. Per poter tornare Presidente in via ufficiale, occorre ripetere le elezioni e annullare ufficialmente la frode dello scorso anno. È a questo che stanno lavorando i suoi uomini ed è questo quanto confermato dallo stesso avvocato Sidney Powell.
Non va affatto dimenticato a questo proposito il vero scandalo delle elezioni USA, ovvero l’Italiagate che se dovesse definitivamente esplodere provocherebbe un effetto a catena devastante tale da abbattere non solo lo stato profondo di Washington, ma anche quello italiano direttamente coinvolto nella frode elettorale perpetrata ai danni di Trump.
Se non si crede a questo scenario, allora ci si dovrebbe chiedere perché mai il Grande Reset non stia partendo in America, e perché non ci sia ancora stata la definitiva ricomposizione dell’asse globalista liberale tra Washington e Bruxelles.
E ci si dovrebbe chiedere anche perché se Trump è davvero fuori gioco, il sistema ha cercato di eliminarlo politicamente prima con una messa in stato di accusa quando era già fuori dalla Casa Bianca, e poi fisicamente lo scorso gennaio in Florida, quando un drone avrebbe sparato contro la finestra della sua camera da letto.
Ad ogni modo, l’unica “potenza” di rilievo che sta forzando la mano per favorire l’avvento del governo mondiale è l’Unione europea. Stati Uniti e Russia non stanno andando in questa direzione. La primavera che sta per iniziare si annuncia quindi estremamente interessante. Il 2021 è un anno e un periodo storico senza precedenti, perché il mondo in questo frangente temporale saprà quale sarà il suo destino.
Da un lato, c’è il Grande Reset e l’avvento del Nuovo Ordine Mondiale, mentre dall’altro c’è il ritorno alla sovranità degli Stati nazionali, senza la quale non può esistere alcuna vera indipendenza. Non c’è libertà senza sovranità.
In entrambi i casi, sta alle persone individualmente scegliere quale strada prendere. Sta al singolo individuo scegliere se consegnarsi al mondialismo e abdicare alla propria intelligenza e umanità pagandone un prezzo molto alto, come sta già avvenendo con i casi di persone morte dopo il vaccino, oppure se scegliere di schierarsi contro questo disegno anticristiano che vuole distruggere l’umanità per renderla un ammasso di bestie senza dignità e diritti.
Solo chi avrà la forza il coraggio di difendere la propria libertà ce la farà. Gli altri si annienteranno con le loro stesse mani. Subito dopo la primavera, c’è la Pasqua di Resurrezione e questo potrebbe rappresentare un segno significativo per chi crede.
La Resurrezione di Cristo potrebbe finalmente portare alla resurrezione delle sue forze qui sulla Terra, dopo un lungo cammino di oscurità alla fine del quale però si inizia forse ad intravedere un po’ di luce e speranza.
Articolo di Cesare Sacchetti
Se aspettiamo un popolo come gli Italiani che si ribellino facendo valere i propri diritti, non andiamo da nessuna parte.
Quando, a me pare, che il 90 % è convinto che il governo stia facendo tutto il possibile per migliorare la vita dei propri cittadini e combattere questo “pericolosissimo” virus.
La verità è che non c’è piu a livello generale la coscienza critica del comune cittadino, che rivendica il suo diritto di critica, la maggioranza è asservita a quello che urla di più o che ha più mezzi mediatici per far valere le proprie ragioni le proprie verità.
Mi sa che come al solito ci toccherà aspettare “gli altri” o aspettare che tutto imploda sotto il proprio peso elefantiaco quando diventerà insostenibile.