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Cibo per gli Dei

di Francesco Bandinu

Secondo un’antica tradizione dell’India il corpo non è un semplice involucro dell’anima, ma è il tempio dello spirito che alberga in tutti noi.

Nella filosofia Vedanta l’essenza spirituale è rivestita da cinque involucri che prendono il nome di Kosha. Il corpo è il primo di questi involucri ed il popolo Indiano per definirlo usa la parola Annamayakosa, che tradotta letteralmente significa “corpo fatto di cibo”. Un corpo che se non viene nutrito di cibo muore. Un corpo che deve la sua esistenza al prana, ovvero energia fatta di cibo, acqua e un prana più sottile, che è l’aria. Il corpo fisico è armonizzato se esistono queste tre componenti in misura equilibrata.

Il Cibo per gli Dei

Quello che avevano notato gli antichi veggenti dell’India è che tutti gli alimenti, da quelli inorganici dell’acqua a quelli organici derivanti dal mondo vegetale ed animale, assimilati con la nutrizione, subivano una miracolosa resurrezione, diventando  componenti viventi del corpo fisico di colui che se ne nutriva.

Da queste attente osservazioni sono nate delle vere e proprie filosofie e dottrine sull’alimentazione che ancora oggi ritroviamo nelle popolazioni dell’India. Che sia di origine vegetale o animale, il cibo è considerato un elemento sacrificale, dove per sacrificio intendiamo il vero significato della parola, ovvero rendere sacro.

Per il popolo indiano il cibo cotto sul fuoco diventa alimento per il corpo, ma si trasforma anche in cibo per gli Dei attraverso il fumo e gli odori che si innalzano nel cielo. Questo è uno dei motivi per il quale gli Indiani rifiutano un’alimentazione crudista, perché questa è tipica del mondo animale e quindi non è un’alimentazione sacrificale, cioè che permette di rendere il banchetto sacro e di nutrirsi in comunione con gli Dei.

In virtù del fatto che gli Dei si nutrono annusando gli odori del cibo preparato e cotto dagli esseri umani,  questi ultimi hanno deciso di esaltare al massimo la qualità degli odori delle proprie pietanze. Ecco che la cucina Indiana diviene un’esaltazione dei profumi e degli odori nelle proprie pietanze, utilizzando le spezie più pregiate e numerose miscele di curry preparate dai più saggi. Il cibo indiano infatti giunge prima alle narici e poi al gusto, dove nutrirsi diventa un rituale sacro, un momento in cui uniamo noi stessi alla divinità.

Che sia una tradizione indiana o sia la propria dimensione riguardo l’alimentazione, la cosa importante è nutrirsi in maniera sana ed adeguata, consapevoli del fatto che tutto quello di cui ci nutriamo si trasforma e diventa davvero parte di noi attraverso il corpo fisico… e non solo.

Articolo di Francesco Bandinu

Fonte: http://www.evoluzioneolistica.it/il-tempio-dello-spirito/

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