Riassumiamo…

da t.me/lucanalinews

Allora riassumiamo, ditemi se ho ben capito…

L’Ucraina ha fatto bene a bombardare per 8 anni il Donbass.
Si possono bombardare tutti gli stati del mondo, destabilizzando la zona e lasciandoli in mano all’anarchia, basta che non si bombardi l’Ucraina.
I nazisti sono universalmente riconosciuti come il male universale tranne se sono ucraini, in quel caso sono bravi ragazzi che salutano sempre.
I ricchi russi che si fanno i cazzi loro sono oligarchi, i ricchi americani che influenzano i governi sono filantropi.
L’Italia ripudia la guerra ma non la guerra in ucraina.
– L’Italia è in stato di emergenza perché c’è una guerra in ucraina, per qualunque altra guerra non ce n’è bisogno.
– L’INPS aveva finito i soldi e la gente in quarantena non è stata retribuita, però abbiamo 10 miliardi per armare l’Ucraina.
Il gasolio costa 2,2 euro mentre il petrolio costa 110 euro al barile ed invece quando il petrolio costava 140 euro il gasolio costava un 1,30 euro… sì, ma è perché c’è la guerra in Ucraina.
– Se sei un medico non vaccinato non puoi lavorare perché sei un pericolo, però se sei un medico ucraino puoi lavorare senza vaccino al posto del medico italiano e senza neanche il bisogno di riconvertire la laurea.
– L’Italia ha più di due terzi dei suoi giacimenti di gas inattivi che ci renderebbero indipendenti, ma non possiamo attivarli e dobbiamo comprare il gas dall’America e non più dalla Russia perché la Russia è in guerra con l’Ucraina.
– Se l’esercito ucraino occupa scuole, teatri e civili abitazioni trasformandoli in obiettivi militari se qualcuno li bombarda sta attaccando obiettivi civili e li dobbiamo ricostruire noi, mentre i nostri terremotati dormono ancora in tenda.
– Dobbiamo accogliere i profughi ucraini anche se provengono da altri paesi che non sono in guerra.
Gli ucraini sono vaccinati al 35% e non si sono estinti perché il virus mortalissimo non uccide gli ucraini, infatti loro possono usufruire di qualunque servizio mentre a noi serve il green pass.
Zelensky ordina ciò che vuole al nostro governo, manco fosse il McDrive, e noi dobbiamo darglielo per forza inimicandoci i russi.
In Italia la libertà di stampa prevede che si possa invitare la gente ad uccidere il leader politico di un altro stato.
I missili russi sono fatti di lamierino e colpiscono i lavandini delle povere massaie ucraine.

Dimentico qualcosa?

Fonte: https://t.me/lucanalinews

UN ANNO NELL'ORTO — AGENDA
Con semine, lavori e fasi lunari
di Matteo Cereda

Un Anno nell'Orto — Agenda

Con semine, lavori e fasi lunari

di Matteo Cereda

Un libro-agenda di "Orto da coltivare", per programmare le coltivazioni!

Un planner quotidiano, con pillole utili e spazi vuoti dove annotare spunti, appunti e idee.

Questo libro nasce dall'esperienza di Orto da Coltivare, la community più seguita in Italia sulla coltivazione, un punto di riferimento per oltre 250.000 persone.

Un taccuino con approfondimenti su clima, programmazione, progettazione, rotazione delle colture.

Ad accompagnare il tuo anno nell'orto troverai:

  • consigli pratici su raccolti e semine,
  • tradizioni contadine e proverbi,
  • indicazioni sulle fasi lunari,
  • storie dei "custodi della terra",
  • varietà di piante illustrate,
  • spese, lavori e problematiche dell'orto.

Le tantissime illustrazioni arricchiscono l'agenda, mentre in un'area riservata online troverai materiali multimediali, fogli vuoti stampabili ed esempi di compilazione. 

Un diario di bordo con tabelle di semina e un promemoria dei lavori da fare, sia nell'orto che nel frutteto, mese dopo mese. 

«Ho sempre desiderato tenere traccia del-le mie coltivazioni, scontrandomi ogni volta con il mio disordine compulsivo. Per questo ho pensato a uno strumento che possa aiutare.

Si tratta dell'agenda che avrei sempre voluto avere sottomano, spe-ro che torni utile anche a voi! Vi accompagnerà durante le vostre col-tivazioni: tra un anno vi ritroverete con qualche ditata di terra sulle sue pagine, ma soprattutto con un resoconto comple-to delle vostre esperienze agricole.

Sarà molto utile poterle ripercorrere, per capi-re cosa ha funzionato bene e come miglio-rare in futuro.»

- Marco Cereda -

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