Radiazione del dottor Gava: torna l’Inquisizione in Italia

di Redazione InformaSalus.it

Roberto Gava fa ricorso contro la sanzione che gli è stata inflitta: “una radiazione ingiusta e arbitraria”. Il Codacons si schiera con lui e denuncia l’Ordine dei Medici di Treviso che ha “aperto la caccia alle streghe”.

Dottor Roberto Gava

Una guerra combattuta a colpi di provvedimenti tesi a limitare la libertà di scelta terapeutica, alimentata dalla pericolosa approssimazione e dall’allarmismo dei media, inasprita dalle persone schieratesi in quelle due assurde fazioni alle quali, nei fatti, è stato ridotto un dibattito su un tema così importante come la salute: i “pro vax” e gli “anti vax”.

Non sorprende, dunque, quell’appellativo di “medico antivaccini” affibbiato dai più al dottor Roberto Gava, sulle pagine della cronaca nazionale per la radiazione che gli è stata inflitta dall’Ordine dei Medici di Treviso. Sul provvedimento, la sanzione disciplinare più dura, si sono espressi in un comunicato i legali di Gava, annunciando anche il ricorso contro quella che considerano una condanna ingiusta e arbitraria.

“In mancanza della motivazione che ritarda rispetto alla divulgata notizia sulla sanzione della radiazione inflitta al dottor Roberto Gava dall’Ordine dei medici di Treviso – scrivono gli avvocati  Silvio Riondato e Giorgio Piccolotto – la Difesa del dottor Gava nota che la radiazione è conforme alle attese fin dalle primissime fasi del procedimento, perché già allora il Presidente dell’Ordine Luigino Guarini, ha comunicato a più persone che il procedimento contro Gava sarebbe stato un ‘processo a Galileo Galilei’, il quale com’è noto è stato ingiustamente e pesantemente condannato, come ora capita al dottor Gava.

La radiazione è il massimo della sanzione irrogabile, ed è stata presa da un organo che non è un giudice e a seguito di innumerevoli violazioni del diritto di difesa. Colpisce mere manifestazioni lecite di pensiero e di scienza, senza che fossero in discussione trattamenti medici fatti dal dottor Gava”.

Come sottolineano gli avvocati, “al dottor Gava non è stato contestato alcun pericolo o danno subìto da suoi pazienti, nessuno dei quali si è dimostrato scontento di lui, anzi tutti sono pienamente soddisfatti come ne hanno reso testimonianza e ribadito anche in pubbliche manifestazioni di apprezzamento. Il dottor Gava è stato condannato soltanto per le sue idee, idee ben fondate sull’esigenza di personalizzazione di ogni vaccinazione per prevenire i gravi pericoli e i vari danni da vaccino ai singoli pazienti, contro la vaccinazione indiscriminata di massa.

L’Ordine di Treviso infligge la massima sanzione, come quella che sarebbe inflitta ad un medico pluriassassino dei suoi pazienti. Ciò significa che nel caso Gava si è dispiegato il massimo di arbitrio e di irragionevolezza”.

“Vorrebbero definire – continuano i legali – il dottor Gava come anti-vaccinista, mentre egli è un bravo professionista che tende a non utilizzare i vaccini solo quando essi sono sconsigliabili, o quando non può fare altrimenti, perché i pazienti li rifiutano com’è nel loro diritto fondamentale costituzionale che va rispettato. È una condanna che sta contro i pazienti che non possono o non vogliono vaccinarsi.

Vaccini pericolosiLa condanna, e la massima sanzione, si rivelano ridicole in quanto sono frutto di altrettanto massima ignoranza e mancanza di rispetto per i diritti individuali. Ma sono così massimamente idonee a favorire interessi estranei a quelli della Giustizia, come quelli legati al mercato dei vaccini, o quelli legati agli illegittimi incentivi dati ai pediatri con denaro pubblico, affinché somministrino i vaccini.

Del resto, la legge non a caso prevede la sospensione cioè l’inoperatività di queste sanzioni quando sono impugnate, come la Difesa farà, davanti ad un giudice, poiché gli Ordini dei medici sono sostanzialmente non competenti, sono associazioni rappresentative di imprese economiche, che cioè mirano al lucro, perciò sono inaffidabili, sono a rischio di gravi arbitri e irregolarità come nel caso, e a rischio dei troppo spesso sottaciuti conflitti di interesse, le cui condizioni adombrano l’indipendenza e la trasparenza delle valutazioni”.

In merito alla sanzione inflitta al dottor Roberto Gava si è espresso anche il Codacons, che in una nota annuncia la sua denuncia contro l’Ordine dei Medici di Treviso. “La radiazione del primo medico colpevole di posizioni critiche nei confronti dei vaccini, decisa dall’Ordine dei medici di Treviso, apre ufficialmente la caccia alle streghe in Italia e riporta il nostro paese ai tempi bui dell’Inquisizione”, scrive il Codacons, che decide di rivolgersi alla Procura della Repubblica di Treviso.

“Abbiamo deciso di presentare un esposto contro l’Ordine dei medici di Treviso chiedendo di aprire una indagine per le possibili fattispecie di violenza privata e abuso di atti d’ufficio – spiega il Codacons. La radiazione di un medico per il solo fatto di aver espresso delle idee rappresenta un fatto abnorme, un pericolosissimo atto di censura di stampo medievale che ci fa seriamente temere per la libertà dei camici bianchi nel nostro paese. Ci chiediamo infatti se il prossimo passo sarà quello di bruciare vivi in piazza i medici che oseranno avanzare perplessità circa il tema delle vaccinazioni, così come si faceva durante il periodo dell’Inquisizione con i soggetti accusati di eresia.

Invitiamo tutti i medici italiani contrari alla decisione dell’Ordine di Treviso, a non farsi intimorire e a inviare una mail al Codacons per manifestare la propria contrarietà alla radiazione, all’indirizzo info@codacons.it, e chiediamo ai componenti dell’Ordine di dichiarare se hanno o hanno avuto in passato rapporti con aziende farmaceutiche le quali, come noto, proprio in Veneto furono accusate di regalare milioni di euro ai medici per invogliarli a prescrivere i loro farmaci, accuse poi cadute in Cassazione”.

Articolo da Redazione InformaSalus.it

Fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/radiazione-gava-inquisizione-italia.php

LE VACCINAZIONI DI MASSA
Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni
di Roberto Gava

Le Vaccinazioni di Massa

Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni

di Roberto Gava

I genitori che si chiedono se è veramente utile vaccinare i propri figli hanno difficoltà nel trovare informazioni esaurienti e obiettive, perché molto spesso non ritengono soddisfacente la comunicazione offerta dai Servizi Vaccinali delle ASL.

Infatti, è prassi comune:

  • non informare che le vaccinazioni obbligatorie per Legge sono solo 4 (mentre si propone l'Esavalente che contiene 6 vaccini);
  • negare i rischi gravi e sottovalutare la frequenza delle reazioni avverse;
  • non dare notizia dell'esistenza di una Legge che riconosce un indennizzo ai danneggiati da vaccino;
  • non ricordare che nel Veneto le vaccinazioni pediatriche non sono più obbligatorie e in molte Regioni il rifiuto a vaccinare è depenalizzato.

Molti genitori e operatori sanitari si chiedono se le patologie allergiche, autoimmunitarie, neurologiche e comportamentali, che in questi ultimi anni sono in costante aumento, abbiano un nesso e un rapporto di causalità con la pratica delle vaccinazioni di massa.

Negli USA si stima che 1 bambino su 6 presenti difficoltà di apprendimento, 1 su 9 asma bronchiale, 1 su 10 ADHD (sindrome da deficit di attenzione con iperattività), 1 su 88 comportamenti autistici, 1 su 450 diabete mellito insulino-dipendente.

In Italia non abbiamo nemmeno dati ufficiali: i danni da vaccini sono sottostimati e addirittura negati, mentre sono in netta crescita le denunce dei genitori che attribuiscono le patologie invalidanti dei loro figli ai vaccini eseguiti nei primi due anni di vita. In controtendenza rispetto alle normative europee, nel nostro Paese permane l'obbligo vaccinale e l'offerta di nuovi vaccini è in costante aumento, nonostante la totale assenza di studi scientifici a lungo termine indipendenti dall'Industria Farmaceutica che dimostrino sia l'utilità sia l'innocuità di queste vaccinazioni nei Paesi industrializzati.

Scopo del libro è fornire una riflessione scientifica critica sulla pratica delle vaccinazioni di massa e diffondere un'informazione aggiornata e indipendente sul rapporto rischio-beneficio dei vaccini pediatrici, sulle indagini diagnostiche, su alcune tecniche terapeutiche dei danni vaccinali e sulle possibilità di un intervento medico-legale.

Chiudono il libro una decina di toccanti testimonianze di genitori che sono stati danneggiati dai vaccini nei loro figli.

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