Oscurantismo e “caccia alle streghe”

a cura del Dott. Franco Verzella

Alla luce di quanto sta accadendo in Italia in materia di vaccini, possiamo dirci ad un vero e proprio ritorno alla “caccia delle streghe”.

Obbligo vacciniSiamo un paese alla deriva dove la libertà di pensiero viene sanzionata a livello giuridico, sbandierando il ritorno di  false epidemie che non hanno alcun fondamento scientifico. Bisogna però ricordarsi che… “Si possono ingannare tutte le persone una volta, si può ingannare una persona tutte le volte, ma non si potranno mai ingannare tutte le persone tutte le volte”.

“I diritti fondamentali si pongono a presidio della vita, che in nessuna sua manifestazione può essere attratta nel mondo delle merci”. (Stefano Rodotà. “La vita e le regole” 2006, pag 38)

In questi ultimi 40 anni, mentre la gestione della cosa pubblica ha generato degrado e disagio, conflitti armati ed eccidi, la ricerca scientifica ha cominciato a leggere le lettere dell’alfabeto, con il quale il Padre ha creato la vita e la casa comune. La bellezza e vastità della Vita, che la Ricerca Scientifica ci rivela, attribuisce una comprensione nuova e diversa ai nostri sentimenti ed ai nostri pensieri ed alimenta il desiderio di conoscere oltre i limiti posti dalle tradizioni, dalle convenzioni e dal mercato.

E’ in corso una mutazione del nostro intendere, che ci porta a scoprire la libertà come connessione con tutte le forme di vita, a misurare la democrazia in gradi di salute e di benessere e la tradizione come strategia del cambiamento. Abbiamo imparato a controllare la gravità fisica, a convertire lo spazio in tempo ed abbiamo scoperto che la nostra identità è un crogiolo di sterminate popolazioni cellulari, risonante con l’ambiente.

La nostra identità muta profondamente nel corso dei primi tre anni di vita, man mano che viene colonizzata dal microbiota, una massa biologica di circa 1,5 chili, costituita prevalentemente di batteri e concentrata soprattutto nel nostro intestino. Il loro numero supera di 10 volte quello delle cellule del nostro corpo, il loro genoma di 100 volte il nostro e le loro competenze biologiche hanno una storia di oltre 3 miliardi di anni, a confronto dei nostri 200 mila!

Oggi sappiamo che non c’é funzione del nostro corpo che non risenta del dialogo tra il microbiota ed il nostro intestino, in particolare per quanto riguarda l’attività neuro-immuno-endocrina. Da questo dialogo, il cui nucleo centrale si forma tra il concepimento ed il terzo anno, ha origine una Memoria biologica, energetica, percettiva, che continuamente modula la qualità della nostra salute, le attitudini ed i comportamenti negli anni della adolescenza e della vita adulta e che la Ricerca Scientifica oggi indaga ed interpreta come Salute e Benessere.

L’ambiente, le relazioni, gli alimenti, i farmaci che vengono somministrati nei primi tre anni hanno perciò un valore strategico per la nostra vita e pertanto richiedono una attenzione scrupolosa ed una costante verifica in rapporto alla individualità che ci caratterizza ed alla diffusione di una serie numerosa di disturbi dello sviluppo e dell’apprendimento, che recenti statistiche riscontrano in 1 bambino su 6, mentre l’autismo coinvolge 1 bambino su 50.

Le vaccinazioni pediatriche, che vengono somministrate a milioni di bambini a partire dai tre mesi di vita, hanno sollevato un acceso dibattito in campo internazionale, che richiede un continuo approfondimento scientifico sui farmaci, lo stato di salute della popolazione, le nuove conoscenze scientifiche, cui si faceva cenno, i nuovi quadri epidemiologici, i nuovi stili di vita e l’esigenza imprescindibile della personalizzazione della cura.

Il naturale istinto di protezione dei genitori, suscitato dalla condizione inerme e fragile del neonato, e la memoria storica e collettiva di tragiche epidemie che hanno seminato milioni di vittime, alimentano credenze e comportamenti diversi all’interno di un quadro sociale profondamente e rapidamente mutato nell’arco di pochi anni. Passato e presente sono contemporaneamente rappresentati nell’attuale quadro della società globalizzata, quando consideriamo il Nord ed il Sud del Pianeta. Le morti infantili prima dei 5 anni risultano:  Africa Sub-sahariana: 1:8; Asia meridionale: 1:15; Paesi industrializzati: 1:143. I Paesi a più elevato tasso di mortalità infantile comprendono: Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, India, Pakistan, Cina.

Le nuove conoscenze nel settore della biologia e della medicina e le migliorate condizioni igieniche ed alimentari hanno cambiato radicalmente l’attesa di vita e di salute in Europa e nei paesi industrializzati, dove le cause di cattiva salute oggi si chiamano soprattutto inquinamento ambientale e tossicità alimentare. Alla luce di queste considerazioni, si comprende perché la libertà di scelta terapeutica si pone a fondamento di uno Stato di Diritto, come ci ricorda Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America (17 Settembre 1787): Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. Ed il tentativo di limitare l’arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre “arti”, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica”.

Il Diritto alla Salute, che comprende il Benessere, la Prevenzione e la Cura delle malattie, può essere garantito esclusivamente dal Diritto alla Libertà di scelta terapeutica per tre ragioni fondamentali:

a) perché la Salute contiene la nostra identità e pertanto non può essere soggetta a responsabilità diverse dalla nostra;

b) perché l’offerta di protocolli terapeutici e preventivi è sottoposta ad un continuo e rapido aggiornamento, in rapporto alla evoluzione accelerata delle conoscenze e delle esperienze nel settore della biologia e della medicina;

c) perché il concetto di salute è legato a conoscenze, esperienze, tradizioni che caratterizzano profondamente la domanda e l’offerta e pertanto vanno conosciute e rispettate.

La scelta terapeutica, perciò, é e rimane assolutamente di competenza dell’individuo e, nel caso delle terapie pediatriche di competenza della famiglia. A questo proposito occorre ricordare la constatazione di E. Gubéran, un ricercatore svizzero, che nel 1980 scriveva: La mortalità dovuta a TBC, difterite, scarlattina, pertosse, morbillo, tifo, febbre puerperale e gastroenterite infantile, iniziò a scendere molto prima della introduzione dei vaccini e degli antibiotici, e questo declino è stato causato da diversi fattori legati all’incremento degli standard di vita: un miglioramento quali-quantitativo del cibo, migliore igiene pubblica e personale, migliore condizione di vita domestica e lavorativa, migliore istruzione”.

Occorre riflettere che i miglioramenti dello standard di vita, ai quali Gubéran faceva riferimento, sono stati purtoppo “inquinati” in questi ultimi 40 anni da una serie di nuovi fattori, che comprendono: degrado ambientale, tossicità alimentare e farmacologica, che hanno prodotto cattiva salute e nuove malattie, tipicamente multifattoriali e multisistemiche, spesso di difficile interpretazione e cura da parte di una medicina specialistica dedicata alla terapia d’organo e, a sua volta, farmacodipendente.

Domande sulle Vaccinazioni Pediatriche

Vaccinazioni pediatriche pericolose1. La formula farmacologica, che caratterizza i diversi vaccini, può rimanere la stessa e continuare ad essere valida ogni anno nei confronti di alcuni milioni di nuovi bambini, tutti diversi per ragioni biologiche, familiari ed ambientali? La personalizzazione del protocollo farmacologico, fondamento di qualsiasi intervento medico, come può conciliarsi con le vaccinazioni di massa? In altre parole: indicazioni, non indicazioni e controindicazioni, che sono i termini comunemente utilizzati per comprendere l’utilizzo dei farmaci, nel caso delle vaccinazioni infantili non valgono?

2. Sei (6) farmaci iniettati per via parenterale contemporaneamente, quanti quelli previsti dalla vaccinazione esavalente, sono comprensibili in caso di una emergenza acuta, quale si può riscontrare in una sala operatoria o di rianimazione, o in un pronto soccorso. In questi casi il termine prevenzione si riferisce alla perdita della vita del paziente. Nel caso delle vaccinazioni il riferimento è, invece, la prevenzione di una malattia infettiva. Come è  giustificabile un trattamento farmacologico così intenso e complesso a scopo preventivo ed in assenza di epidemie?

3. Lo scopo della vaccinazione è di evocare una risposta intensa da parte del sistema immunitario, per creare uno stato di difesa nei confronti di un batterio o di un virus. Occorre riflettere che il sistema immunitario raggiunge una prima maturità solamente verso il terzo anno, per cui le vaccinazioni che vengono praticate prima di questa data trovano un sistema immunitario immaturo e fragile. L’effetto si traduce pertanto in uno stress, che viene ad indebolire, anziché rinforzare, le difese del neonato.

4. Perché le vaccinazioni obbligatorie sono 4 e le vaccinazioni praticate sono invece 6?

5. Perché non sono disponibili in Italia vaccini singoli, peraltro presenti in altri paesi della Comunità Europea?

6. In Italia l’ultimo caso di poliomielite è stato registrato nel 1982 e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’Europa libera dalla poliomielite il 21 Giugno 2002: perché in Italia si continua a rendere obbligatoria la vaccinazione contro la poliomielite?

7. Perché in Italia si continua a rendere obbligatoria la vaccinazione contro la difterite, quando l’ultimo caso è stato registrato nel 1996?

8. L’ultimo caso di tetano pediatrico risale al 1982 e nel 2006 è stato registrato un caso di tetano in un bambino torinese di 34 mesi: perché si continua a rendere obbligatoria la vaccinazione di tutti i neonati?

9. Che senso ha vaccinare a 3 mesi un lattante per una malattia come l’epatite B, che si trasmette esclusivamente per contatto con sangue e rapporti sessuali, se nasce sano da una mamma non infetta, in un ambiente familiare senza questa patologia?

10. La tossicità è intrinseca a qualsiasi farmaco, in quanto molecola estranea. I vaccini contengono: frazioni batteriche, frazioni virali, virus inattivati, virus vivi attenuati, Alluminio, Mercurio, formaldeide, proteine dell’uovo, albumina umana, fenossietanolo, gelatina, monofosforil lipide, A deacilato, antibiotici, proteine dell’uovo, emoderivati di animali, polimixina, nano particelle di Metalli Tossici. Perché non è disponibile una scheda clinica per valutare preventivamente le condizioni di salute del singolo bambino ed una post-vaccinale, per monitorare la sua risposta nei mesi seguenti, con particolare riguardo alla funzione neuro-immunitaria e intestinale?

11. Se si sostiene la obbligatorietà delle vaccinazioni, perché viene richiesta la firma di consenso ai genitori, che, in questo modo diventano responsabili unici delle eventuali complicanze? I genitori possono essere responsabili solo se c’è libertà di scelta terapeutica.

12. Perché la sorveglianza delle possibili complicanze è passiva, a fronte di un obbligo imposto dal Governo?

13. Perché in caso di reazione avversa di un vaccino, il Governo e non l’Azienda Farmaceutica deve risponderne in Tribunale?

14. Poiché le vaccinazioni hanno un’efficacia che al massimo raggiunge il 95% (con ampie oscillazioni a seconda del vaccino usato), è evidente che all’interno di una comunità vaccinata sono comunque presenti soggetti non immunizzati. Che senso ha discriminare una stretta minoranza di bambini non vaccinati all’interno della popolazione scolastica?

15. Se tra il 1997 ed il 2009 in Europa i casi di morbillo si sono ridotti del 96,5% e tra il 2009 e il 2011 sono invece risaliti del 455%, tornando da 7.499 a 26.721, nonostante la copertura vaccinale sia leggermente risalita, dal 91 al 94%, come possiamo reinterpretare la raccomandazione per questo tipo di vaccinazione?

16. Qualcuno si sognerebbe di somministrare periodicamente un antibiotico potente e a lunga durata d’azione a tutta la popolazione adulta solo perché alcune persone muoiono di polmonite? Se per gli adulti dovessimo rispettare gli stessi criteri preventivi nei confronti delle malattie infettive dei bambini, quale sarebbe il Bilancio  della Sanità?

17. I fondi attualmente destinati alle vaccinazioni sono pari a 300milioni di euro/anno. E’ stato calcolato l’acquisto in salute da parte delle nuove generazioni, se questi fondi venissero stanziati per promuovere l’educazione alla salute delle famiglie ed il benessere dei loro bambini?  La Ricerca Scientifica ha accertato che la prevenzione della malattia nel bambino comprende: integrare relazioni familiari e sociali, promuovere la qualità dell’ambiente,  educazione alla salute da parte della famiglia, nutrizione personalizzata ed integrata con molecole naturali, quali: prebiotici, probiotici, vitamine, minerali, aminoacidi essenziali, estratti vegetali, omeopatici, volti a ottimizzare la funzione intestinale,  potenziare i sistemi di detossificazione e di difesa immunitaria. Perché per un neonato dovrebbe comprendere il ricorso a dosi elevate e ripetute di farmaci per via infettiva?

18. Quindici Paesi della Comunità Europea hanno riconosciuto alla famiglia la libertà di scelta terapeutica. Quali sono le ragioni geografiche, ambientali, sociali, storiche, politiche, sanitarie, biologiche, culturali, per cui questo diritto fondamentale, oggi, non può essere riconosciuto anche alla famiglia italiana?

Le Vaccinazioni Pediatriche nei Paesi della Comunità Europea

• Vaccinazioni Obbligatorie: Belgio(solo per Polio), Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria. (14 Paesi).

• Vaccinazioni non Obbligatorie: Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, UK. (15 Paesi)

Indagine conoscitiva relativa ai vaccini per uso umano

L’Antitrust ha analizzato le dinamiche di offerta e domanda dei vaccini qualificati come essenziali nel periodo 2010-2015, quando i costi per l’acquisto di questi prodotti da parte del SSN sono stati mediamente di 300 milioni di euro all’anno, una spesa destinata a raddoppiare con l’approvazione del nuovo piano di prevenzione vaccinale. I costi all’utenza dei vaccini in Italia risultano in media 30% più cari della media registrata nei paesi della comunità europea.

Il settore vaccinale ha una redditività addirittura superiore a quella dell’industria farmaceutica nel suo complesso, che pure da tempo risulta essere l’industria più redditizia in assoluto“secondo stime recenti il margine operativo netto dei prodotti vaccinali raggiungerebbe infatti il 30%, a fronte di un margine medio dell’industria farmaceutica del 21%. Simile redditività risulta inoltre amplificata dai tassi di crescita del settore, che, negli ultimi anni, sono stati di molto superiori a quelli registrati dal resto dell’industria farmaceutica. Il mercato dei vaccini: è un mercato di piccole dimensioni: 2-3 % del mercato farmaceutico mondiale, ma con uno spettacolare tasso di crescita del 10-15 % l’anno rispetto al 5-7 % del mercato farmaceutico”. (Miloud Kaddar, Global Vaccine Market Features and Trends, ottobre 2013).

L’indagine ha accertato l’esistenza di un oligopolio fortemente concentrato su base mondiale, con quattro imprese multinazionali – GlaxoSmithKline, Sanofi Pasteur, MerckSharpDohme e Pfizer – che detengono oltre l’80% in valore delle vendite complessive dei vaccini in un settore con un fatturato complessivo, che supera attualmente i 20 miliardi di euro ed è da anni in forte crescita.

a cura del Dott. Franco Verzella

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://pulgarias.wordpress.com

LE VACCINAZIONI DI MASSA
Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni
di Roberto Gava

Le Vaccinazioni di Massa

Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni

di Roberto Gava

Con il contributo scientifico e professionale di: Moira Andreani, Federico Balzola, Massimo Borghese, Saverio Crea, Ferdinando Donolato, Nadia Gatti, Giampaolo Giacomini, Susanna Mazzucchelli, Dario Miedico, Gabriele Milani, Stefano Montanari, Fabrizio Niglio, Nadia Picariello, Maurizio Proietti, Eugenio Serravalle, Claudio Simion, Paola Tataseo, Roberto Vecchione, Luca Ventaloro, Franco Verzella, Giulio Viganò, Associazione Vaccinare Informati, Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà di Vaccinazione (Comilva), Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni (Corvelva), Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino (Condav)

I genitori che si chiedono se è veramente utile vaccinare i propri figli hanno difficoltà nel trovare informazioni esaurienti e obiettive, perché molto spesso non ritengono soddisfacente la comunicazione offerta dai Servizi Vaccinali delle ASL.

Infatti, è prassi comune:

  • non informare che le vaccinazioni obbligatorie per Legge sono solo 4 (mentre si propone l'Esavalente che contiene 6 vaccini);
  • negare i rischi gravi e sottovalutare la frequenza delle reazioni avverse;
  • non dare notizia dell'esistenza di una Legge che riconosce un indennizzo ai danneggiati da vaccino;
  • non ricordare che nel Veneto le vaccinazioni pediatriche non sono più obbligatorie e in molte Regioni il rifiuto a vaccinare è depenalizzato.

Molti genitori e operatori sanitari si chiedono se le patologie allergiche, autoimmunitarie, neurologiche e comportamentali, che in questi ultimi anni sono in costante aumento, abbiano un nesso e un rapporto di causalità con la pratica delle vaccinazioni di massa.

Negli USA si stima che 1 bambino su 6 presenti difficoltà di apprendimento, 1 su 9 asma bronchiale, 1 su 10 ADHD (sindrome da deficit di attenzione con iperattività), 1 su 88 comportamenti autistici, 1 su 450 diabete mellito insulino-dipendente.

In Italia non abbiamo nemmeno dati ufficiali: i danni da vaccini sono sottostimati e addirittura negati, mentre sono in netta crescita le denunce dei genitori che attribuiscono le patologie invalidanti dei loro figli ai vaccini eseguiti nei primi due anni di vita.

In controtendenza rispetto alle normative europee, nel nostro Paese permane l'obbligo vaccinale e l'offerta di nuovi vaccini è in costante aumento, nonostante la totale assenza di studi scientifici a lungo termine indipendenti dall'Industria Farmaceutica che dimostrino sia l'utilità sia l'innocuità di queste vaccinazioni nei Paesi industrializzati.

Scopo del libro è fornire una riflessione scientifica critica sulla pratica delle vaccinazioni di massa e diffondere un'informazione aggiornata e indipendente sul rapporto rischio-beneficio dei vaccini pediatrici, sulle indagini diagnostiche, su alcune tecniche terapeutiche dei danni vaccinali e sulle possibilità di un intervento medico-legale.

Chiudono il libro una decina di toccanti testimonianze di genitori che sono stati danneggiati dai vaccini nei loro figli.

Indice

Informazioni sugli Autori

Presentazione

PARTE INTRODUTTIVA - LE VACCINAZIONI DI MASSA

  • Vantaggi e svantaggi delle vaccinazioni pediatriche (Roberto Gava)

Parte I - Aspetti preventivi

  • L'informazione pre-vaccinale (Eugenio Serravalle)
  • Famiglie attive: dalla valutazione all'azione (Susanna Mazzucchelli)
  • Prevenzione del pre-concepimento, ovvero del nostro futuro (Franco Verzella)
  • Il ruolo protettivo delle più comuni malattie infettive pediatriche e i danni derivanti dalla loro soppressione (Gianpaolo Giacomini)

Parte II - Aspetti diagnostici

  • Test diagnostici di laboratorio nel sospetto di danni vaccinali (Paola Tataseo)
  • Le difficoltà nel farsi riconoscere un danno da reazione avversa alle vaccinazioni (Dario Miedico)
  • Quanti sono i danni vaccinali in Italia? (Nadia Gatti)
  • Scale di valutazione delle competenze e abilità cognitivo-comportamentali in presenza di danno cerebrale o patologie pediatriche (Nadia Picariello)

Parte III - Il danno vaccinale

  • Vaccini come potenziali induttori di nanopatologie: inquinamento da micro- e nano-particelle nei vaccini (Stefano Montanari)
  • Tossicità da metalli pesanti (Maurizio Proietti)
  • Infiammazione intestinale cronica e autismo (Federico Balzola)

Parte IV - Aspetti terapeutici

  • Terapia degli squilibri nutrizionali: importanza di una corretta diagnosi e di un piano nutrizionale personalizzato (Moira Andreani)
  • Cease Therapy: un approccio differente all'autismo (Giulio Viganò)
  • Terapia logopedica nelle cerebropatie (Massimo Borghese)
  • Utilizzo della Ossigeno-Terapia Iperbarica in bambini autistici (Roberto Vecchione, Nadia Picariello)

Parte V - Aspetti medico-legali

  • Percorso giuridico amministrativo della Legge Regionale Veneta di sospensione dell'obbligo vaccinale (Ferdinando Donolato)
  • La perizia medico-legale: modalità, razionalizzazione delle informazioni, struttura (Fabrizio Niglio)
  • La Legge 210 del 1992: premessa, cenni storici, schema di procedura amministrativa di riconoscimento del danno (Saverio Crea)
  • La tutela legale e le procedure giudiziarie per danni da vaccinazione, con cenni sull'obiezione attiva (Luca Ventaloro)
  • Importanza delle Associazioni per la Libertà Vaccinale (Claudio Simion)

Parte VI - Dalla parte dei danneggiati: Alcune testimonianze

  • Il danno vaccinale vissuto dai genitori (Gabriele Milani)
  • Testimonianza di Bruno
  • Testimonianza di Sara
  • Testimonianza di Alessio
  • Testimonianza di Valentino
  • Testimonianza di Andrea
  • Testimonianza di Elisa
  • Testimonianza di Giulio
  • Testimonianza di Marco
  • Testimonianza di Aldo, medico danneggiato
  • Testimonianza di Jacopo
  • Lettera di una mamma: Anna
  • Lettera di una mamma: Romilda

Appendice - Le Associazioni per la libertà vaccinale

  • Associazione "Comilva"
  • Associazione "Condav"
  • Associazione "Corvelva"
  • Associazione "Vaccinare Informati"
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