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ONU, la Commissione per l’Emancipazione delle Donne va ai Sauditi!

di Andrea Cuomo

È un po’ come se Erode diventasse presidente dell’Unicef. O come se i mondiali di sci venissero assegnati alle Maldive.

L’Arabia Saudita – udite udite – guiderà la commissione delle Nazioni Unite che promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne in tutto il mondo.

L’ambasciatore saudita presso le Nazioni Unite, Abdulaziz Alwasil, è stato eletto presidente della CSW niente di meno che “per acclamazione”. In realtà, pare che non ci fosse nessun altro candidato e così la decisione è avvenuta in un silenzio carico di sottintesi, ma pur sempre silenzio. Tutti e 45 i membri zitti. Il fatto è che le Filippine, che detengono la presidenza dell’organismo più femminista dell’Onu, hanno rinunciato al secondo anno di mandato per lasciare spazio a un’altra nazione asiatica, ciò che ha messo fuori gioco le più democratiche democrazie occidentali.

Ora, si sa come vanno queste cose. Le organizzazioni internazionali non sono pranzi di gala, il peso dei vari Paesi si misura dalla capacità di influenzare certe decisioni controllando pacchetti di voti di Paesi minori che si comprano per un piatto di datteri. Quindi ad alzare un sopracciglio si rischia di essere tacciati di ingenuità e di scarsa confidenza con la Realpolitik.

Però, orsù, qui non si tratta dell’assegnazione dell’organizzazione di un torneo sportivo, ma della guida per un anno di un organismo che si occupa di un tema delicato, sul quale il Paese assegnatario dovrebbe essere un esempio, mentre il regno dei Salman, malgrado l’operazione di cosmesi dell’immagine in corso, vanta tuttora standard bassissimo, al limite dell’analfabetismo.

La legge “wahabita”, che interpreta il Corano in modo leggerissimamente pedissequo, dispone che nel regno la donna abbia tuttora bisogno del permesso di un tutore maschio per sposarsi, obbedisca al marito con atteggiamento “ragionevole”, non possa rifiutare regolari rapporti sessuali, pena l’interruzione del sostegno economico.

“L’elezione dell’Arabia Saudita a presidente della Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne mostra uno scioccante disprezzo per i diritti delle donne ovunque”, taglia corto Louis Charbonneau, direttore Onu dell’Human Rights Watch. Evidentemente malato di ingenuità anch’egli.

Articolo di Andrea Cuomo

Fonte: https://www.ilgiornale.it/news/politica/scandalo-onu-commissione-donne-va-ai-sauditi-2302754.html

DIGIUNO IMMAGINALE
9 tappe in 9 giorni per ritrovare benessere e armonia con il cibo
di Selene Calloni Williams

Digiuno Immaginale

9 tappe in 9 giorni per ritrovare benessere e armonia con il cibo

di Selene Calloni Williams

L'alimentazione incide su tutti gli aspetti della nostra vita. Anche la scienza ne conferma l'importanza per la cura e la prevenzione delle malattie.

Mangiare in modo naturale e sano, semplice e moderato dovrebbe essere un obiettivo per tutti. Il cibo non solo sta alla base della salute del nostro corpo, ma contribuisce anche al miglioramento della qualità delle nostre emozioni e dei nostri pensieri.

Questo libro propone il digiuno come fondamentale rituale iniziatico in grado di dare accesso alla vera conoscenza e di cambiare per sempre il nostro rapporto con il corpo, con il cibo, con la vita.

Grazie al rituale dei nove giorni, ispirato ai rituali della scuola pitagorica è possibile sperimentare il digiuno come comunione con il vuoto, con l'invisibile, con dio, di cui siamo immagine. È possibile uscire dalla mente, liberarci dalle sue teorie e aprirci fino alla sophìa instaurare nella nostra vita e con il cibo che la nutre un rapporto vero, non mediato dalle credenze e sovrastrutture mentali; una relazione di cuore e di fede grazie alla quale nutrirci sarà come fare l'amore con dio.

L'esperienza ottimale del cibarsi e del digiuno immaginale

Una visione immaginale è alla base delle antiche religioni dei misteri come della moderna psicoanalisi e psicologia archetipica, e questa stessa visione è insita in tutte le tradizioni spirituali dei popoli.

In quest'ottica la nostra capacità di vedere va oltre l'oggetto materiale e l'individuo per coglierne l'aspetto spirituale, che si concretizza nell'entrare in contatto con la loro anima, lo spirito o il dio che si manifesta nell'evento.

La cucina immaginale vuole essere un'esperienza che si adatti a tutti, indipendentemente dalla cultura d'origine, dalla tradizione, dalla religione, dall'etnia o dall'appartenenza sociale. Mi rendo conto che, a causa della povertà ancora molto diffusa in tanti Paesi, non tutti hanno accesso agli ingredienti migliori, posso solo sperare che uno stile di vita sano aiuti le persone a sviluppare sentimenti di empatia e nuove e brillanti idee che possano rendere questo mondo un luogo sempre più giusto ed equo per tutti.

Un'alimentazione sana ed equilibrata apre le menti e permette a ciascuno di comprendere che aiutare gli altri è parte integrante del proprio cammino verso la felicità e la libertà.

Il percorso in nove tappe della dieta pitagorica è a base vegana. Mi preme qui far notare che la macrobiotica non esclude il pesce. Inoltre, la cucina immaginale non può eliminare a priori certi alimenti, ma deve considerare il luogo del mondo e le tradizioni dei popoli presso cui ci si trova temporaneamente o stabilmente.

Per esempio, in certe regioni, come le steppe della Mongolia e della Siberia è praticamente impossibile coltivare frutta e ortaggi, perciò le popolazioni che abitano queste zone includono nella loro dieta anche la carne e il formaggio. L'immaginalista non può essere rigido nei propri giudizi e deve saper adeguare il proprio comportamento alimentare alle situazioni estreme, nel caso vi ci si trovi. Resta comunque inteso che nei nove giorni del rituale pesce, carne, formaggi e uova devono essere esclusi.

In questo libro ti accompagnerò in un percorso disintossicante di nove giorni e se successivamente vorrai proseguire il cammino con uno stile di vita pitagorico dovrai continuare con una dieta a base vegana. A questo scopo ti saranno utili le ricette proposte nell'Appendice.

SCOPRI GLI INGREDIENTI CONSIGLIATI NELLE RICETTE DEL LIBRO

Per chi non vive nelle steppe o negli igloo dell'Antartide seguire una dieta vegana, che non causa sofferenza e apporta ogni tipo di nutriente al corpo e alla psiche, è possibile ed è sano, se fatto con consapevolezza e con le giuste conoscenze.

Quello che stiamo per intraprendere è un viaggio nell'anima allo scopo di comprendere il lato nascosto dell'alimentazione, che non c'entra con il calcolo delle vitamine o delle calorie, che non è misurabile e riguarda l'aspetto invisibile del consumare il cibo, cioè altre vite.

Porre l'attenzione a questo aspetto può rendere la nostra esistenza estremamente ricca, sostenendo l'autorealizzazione e il risveglio; perciò, lo tratto in questo libro con molta passione, in modo istintivo ed emotivo più che metodico.

Ogni cibo è anche spirito e mangiare significa sempre interagire con l'invisibile. Se tale interazione è compiuta con piena consapevolezza e presenza mentale i benefici che ne derivano sono enormi.

La pratica presentata in queste pagine affinerà la tua consapevolezza riguardo al cibo e all'alimentazione in generale. Ne beneficeranno la tua salute fisica, la tua intuizione, la tua vita emotiva, le tue relazioni. La nostra vita dipende da quello che mangiamo e da come lo mangiamo assai più di quanto si possa pensare.

Esattamente 9 tappe per ritrovare la consapevolezza del nutrirsi in modo davvero sano e naturale

Mai come ora, nella società contemporanea, il cibo, le diete, il controllo del peso sono al centro della nostra attenzione. Spesso in un clima di esasperato salutismo, ci vengono propinati piani alimentari di tutti i generi, apparentemente diversi tra di loro, ma che il più delle volte portano alle stesse conclusioni: frustrazione, delusione, senso di colpa.

Questo perché alla base di tali diete sta una visione materialistica e parziale dell’essere umano, secondo la quale l’organismo obbedisce a leggi di causa ed effetto meccanicistiche, e il cibo che lo nutre è mera sostanza fisico-chimica.

In questo libro, Selene Calloni Williams propone invece la possibilità di comprenderci a 360°, di ritrovare consapevolezza e senso nell’atto del cibarci, in un originale e unico percorso di 9 tappe in 9 giorni, da lei ideato e ispirato agli antichi rituali greci della scuola filosofica pitagorica.

L’alternanza di pratiche meditative e racconti mitologici scandisce i ritmi quotidiani di una dieta alimentare macrobiotica basata sui principi della naturopatia, e integrata dal digiuno progressivo, programmato e consapevole.

Durante un vero e proprio viaggio meditativo dell’anima, il digiuno diventa così uno strumento fondamentale non solo per ritrovare benessere psicologico e fisico, ma anche per riappropriarci dell’armonia con noi stessi e il mondo che ci circonda; con il cibo e quindi con la natura.

Un nuovo e potente percorso di meditazione attraverso il cibo.

"Astieniti dai cibi di cui ti dissi. E abbi intelletto, e nelle purgazioni, e nella liberazione dell'anima. Ogni cosa osserva, distingui e valuta, l'intelletto dall'alto eleggendo per guida adeguata. Allora, lasciato il corpo, salirai al libero etere. Sarai un dio immortale, incorruttibile, invulnerabile."- Pitagora

ECCO GLI INGREDIENTI DA AVERE IN DISPENSA PER FARE IL TUO DIGIUNO IMMAGINALE

 

 

 

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