12 Paesi in cui le donne sono trattate peggio degli animali

Pensiamo di sapere ormai tutto dei vari paesi che costituiscono il mondo, grazie alle innumerevoli informazioni che ci arrivano. Tuttavia, alcune cose sorprendenti e allo stesso tempo spaventose che riguardano ad esempio certe  vecchie “tradizioni” di quei luoghi, non le conosciamo affatto. Ce ne sono purtroppo di molto crudeli che ancora oggi vengono praticate, di cui sono vittime, ancora una volta, le donne.
Oggi affronteremo proprio questo argomento: paesi in cui le donne non possono far valere i propri diritti. “Diritti” che un essere vivente dovrebbe avere, in qualsiasi parte del mondo sia, uomo o donna senza alcuna distinzione. Le donne in questi paesi vengono quotidianamente esposte a violenze e trattate come merci e non come esseri umani. In questi paesi non tutti gli animali vengono trattati in egual modo, alcune specie vengono venerate ed altre denigrate, come se fossero dei rifiuti… il titolo dell’articolo nasce proprio da questo.
Guardate quindi i 12 paesi che trattano le donne peggio degli animali e, se possibile, evitate di visitare questi luoghi:…

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Carnevalata ONU: Arabia Saudita eletta alla commissione per i diritti delle donne!

Arabia Saudita eletta alla commissione per i diritti delle donne

In quel che resta dell’ONU, ormai è un continuo carnevale. L’Arabia Saudita è stata eletta alla ‘Commissione per i diritti delle donne delle Nazioni Unite’, provocando l’indignazione dei gruppi dei diritti umani.
Il regno è ora uno dei 45 Paesi che siedono nel panel per “promuovere i diritti delle donne, documentare la realtà delle vite femminili in tutto il mondo e modellare le norme globali sulla parità di genere“.. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse invece da piangere!
Il regno islamico ultra-conservatore ha infatti una politica statale di segregazione tra uomini e donne. “Ogni donna saudita deve avere un tutore maschio che prenda tutte le decisioni al suo posto, controllando la vita di una donna dalla sua nascita fino alla morte”, ha dichiarato Hillel Neuer, direttore dell’UN Watch…

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8 Marzo: le vere origini della Festa della Donna

Parenti delle vittime del rogo della fabbrica “Triangle”

Prima di tutto sgombriamo il campo da un vecchio equivoco: l’8 Marzo non ricorda il fantomatico incendio a New York della fabbrica “Cotton” (8 marzo 1908), per il semplice motivo che questo fatto non è mai accaduto.
Per anni si è scritto e ci si è indignati di fronte al presunto proprietario dell’azienda, il signor Johnson, il quale da vero negriero sfruttava le donne al lavoro, imponendo turni estenuanti e addirittura chiudendo gli accessi alla fabbrica per impedire pause, e innescando indirettamente l’incendio con l’esito tragico di decine di vittime.

Nel Museum of the City of New York, che si trova nell’Upper East Side, sono ricordati tutti gli incendi che purtroppo devastarono la città, e della fabbrica “Cotton” e dell’8 marzo 1908 non c’è traccia….

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Il silenzio delle innocenti

Lamiya Aji Bashar ha perso l'occhio destro e il suo viso è segnato dalla pelle corrosa della mina esplosa mentre scappava

di Lorenza Formicola
Esiste un video mandato in rete dal Daily Mail. Non un video ufficiale, ma semplicemente trovato nella memoria del cellulare di un combattente morto a Shirkat, vicino Mosul. Un video terrificante.
In primo piano, c’è un uomo che, seduto sul pavimento, gioca con la biancheria di un altro ‘soldato’ burlandosene con altri due colleghi. Ride, scherza. C’è un’atmosfera rilassata e conviviale. Nella stanza accanto una donna sta subendo uno stupro. Di sottofondo le urla lancinanti, disperate, della vittima…

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Le vedove del Kenya

le vedove del kenya

In Kenya, secondo un’antica tradizione, quando una donna resta vedova deve risposarsi con un parente del marito morto.
Secondo un’inchiesta presentata all’Onu alla fine del 2015, in Kenya, due delle pratiche tradizionali più pericolose sono la “pulizia della vedova” – cioè i rituali di “purificazione” a cui deve sottoporsi una donna appena morto il marito – e “l’eredità della vedova”. Può accadere, cioè, che le vedove siano “ereditate” dal fratello del marito, diventando la sua prima moglie o una delle sue spose, una tradizione diffusa in alcune zone dell’Africa, dell’Asia meridionale o del Medio Oriente…

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