Le ragioni scientifiche per non abusare della soia

soiaMangiare sano significa scegliere accuratamente le materie prime di cui nutrirsi, indipendentemente dal tipo di dieta che abbiamo deciso di intraprendere. A volte però, cibi che vengono popolarmente ritenuti salubri o innocui, possono nascondere delle insidie per la nostra salute, soprattutto se vengono consumati ogni giorno, e anche per l’ambiente che ci circonda. Leggere articoli scientifici aggiornati può essere complicato e spesso le notizie vengono tenute nascoste da chi vedrebbe calare le vendite dei loro prodotti.

Ecco alcuni alimenti che presentano serie controindicazioni:

La soia

Spesso chi diventa vegetariano o vegano, tende a sostituire gli alimenti di origine animale consumando latte di soia, tofu, yogurt di soia… in realtà questa non è una pratica realmente salutare.

Come molti legumi la soia contiene delle sostanze chiamate “antinutrizionali”, dei fitochimici tossici per il nostro corpo, che da sempre vengono eliminati dai legumi che consumiamo grazie all’ammollo, alla cottura ed i cui effetti vengono mitigati dal fatto di consumarli insieme ai cereali.

Il 90% dellla soia coltivata nel mondo è geneticamente modificata, ed è tollerata per legge una percentuale di inquinamento OGM anche nella soia biologica. La soia si trova in una grande quantità di alimenti trasformati in quanto i suoi derivati sono di uso comune sotto forma di farina, olio e lecitina. La lecitina è un emulsionante di provenienza quasi esclusiva dalla soia, mentre la dicitura “grassi vegetali” e “grassi vegetali idrogenati” corrisponde in circa l’80% dei casi ad olio di soia. L’olio di soia non contiene DNA, ed è quindi impossibile verificare la sua provenienza da soia OGM o BIO.

Nei paesi asiatici, i prodotti consumati a base di soia sono sempre fermentati, anche il tofu in cina viene spesso fatto fermentare prima di essere cucinato. Miso, salsa di soia, tempeh, natto, sono tutti alimenti fermentati in modo naturale, e consumati da millenni dalle popolazioni asiatiche senza problemi per la loro salute, anzi, questo processo naturale aumentano il valore nutritivo di questo alimento.

La maggior parte degli alimentii trasformati a base di soia venduti come sostituti della carne, sono fatti con proteine ??di soia isolate e trasformate, spesso con l’aggiunta di monodigliceridi degli acidi grassi e altre sostanze che li rendono più palatabili. Chi diventa vegano spesso consumando questi alimenti cerca di non privarsi dei piaceri della tavola di cui godeva in passato, e inizia a consumare formaggio di soia, panna di soia, hamburger di soia, hot dog di soia, gelato di soia, yogurt di soia. Ma non tutto ciò che è vegetale è salutare (vedi la margarina al posto del burro), e da un punto di vista salutistico questi prodotti industriali non sono meglio e dei loro corrispondenti prodotti industriali di origine animale.

Il fatto che la soia sia un vegetale, non significa che sia salutare, nemmeno per gli animali: in molti allevamenti mangimi a base di mais e soia sono diventati la base per l’alimentazione di animali nati per consumare erba, ruminanti, perché questi semi, ricchi di proteine e coltivati intensivamente, ??contribuiscono a portare gli animali al peso di mercato più velocemente. Ma il sistema digentivo dei ruminanti è progettato per digerire l’erba, non i semi e il bestiame allevato in questo modo sviluppa malattie, tra cui ascessi epatici e proliferazione di batteri nocivi come l’Escherichia coli, pericoloso anche per la salute umana.

Il consumo di soia non fermentata da parte degli esseri umani è dunque una novità per il nostro organismo, e chi esagera nel loro consumo si espone ad effetti che ancora non possono essere previsti. Sono in corso studi sulla possibilità che gli isoflavoni contenuti nella soia alterino la produzione di testosterone negli uomini: gli isoflavoni sono dei composti che si legano ai recettori degli estrogeni, ii principali ormoni sessuali femminili, e per questo sono studiati ed utilizzati da anni per bilanciare gli ormoni delle donne in menopausa. I risultati degli esperimenti sembrano negativi, gli isoflavoni sembrano modulare la produzione di estrogeni nelle donne in menopausa, ma non alterare la produzione di testosterone e quindi la fertilità nei maschi adulti, ma gli studi sono appena iniziati, volete fare parte delle cavie che tra qualche decina di anni ci riveleranno gli effetti reali della soia non fermentata sulla salute umana?

Inoltre la soia continene delle sostanze che possono interferire con la funzionalità della tiroide (causando ipotiroidismo) e sono documentati casi di gozzo negli infanti alimentati con latte di soia.Intanto il consumo giornaliero di questi alimenti ha aumentato in modo esponenziale le allergie e le intolleranze alla soia, e i bambini nascono già allergici alle sue proteine.

Io applico la regola del buonsenso: Latte di soia biologico o tofu al massimo una o due volte a settimana. Non mangiare mai la stessa cosa tutti i giorni è la regola migliore da seguire, a mio parere, per “restare amici” di tutti gli alimenti. E non seguire le mode. Informarsi. Perchè la salute è il bene più prezioso.

Fonte: http://www.traccediclorofilla.com/

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Questo scritto nasce con lo scopo di ampliare la tua mappa del mondo, permettendoti di "vedere meglio" e di "agire meglio".

Perché?

Perché il tuo benessere è contagioso. E la tua salute vale.

Termini come epidemia e pandemia sono diventati comuni e tutti comprendono il loro significato.

La pandemia nascosta di cui pochi sono a conoscenza, che più desta preoccupazione a livello globale, è legata all'antibiotico-resistenza.

Secondo i dati raccolti dell'OMS causa milioni di morti ogni anno; se ne temono almeno 10 milioni l'anno nel 2050. L'utilizzo inappropriato degli antibiotici ha esercitato una pressione selettiva sui batteri, favorendo i ceppi più resistenti, su cui nessun antibiotico sembra funzionare.

Tuttavia, il consumo elevato di antibiotici non è l'unica causa dell'antibiotico-resistenza, perché i batteri sono "altamente sociali", possono costruire comunità multicellulari protette dentro il biofilm, dove diventano da 100 a 1000 volte più resistenti agli antibiotici e agli attacchi del nostro sistema immunitario.

L'autore analizza approfonditamente il fenomeno dell'antibiotico-resistenza, misura il fenomeno in Italia e nel mondo, e sottolinea come l'uso indiscriminato degli antibiotici genera candidosi intestinale e sistemica. Collegando questo fenomeno al biofilm, comune a batteri e candide.

Il libro si conclude con una panoramica ampia ed attuale di numerose ricerche e lavori scientifici di fitomedicina in cui gli oli essenziali (quello di origano in particolare) si sono dimostrati potenti agenti antinfettivi contro batteri, candide, e il biofilm.

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