Il Covid finirà

di Massimo Calisti

L’obiettivo non era il Vaccino. L’obiettivo era il Green Pass.


Dal 15 ottobre occorre il Green Pass per lavorare, perché siamo ancora in emergenza, decide Draghi. Dal 15 ottobre tutti in ufficio, basta smart working, perché l’emergenza è finita e torniamo alla normalità, decide Brunetta con l’avallo di Draghi.

Il corto circuito, la palese contraddizione, che l’obbligo del Green Pass per lavorare ha creato con l’uscita di Brunetta & Draghi di qualche giorno fa, e la consueta serena indifferenza dei più, ha finalmente dissipato gli ultimi accenni di nebbia che ancora mi impedivano di vedere.

Diciamo che già il Green Pass sul lavoro, in una situazione di totale remissione del virus, mi aveva dato da pensare. Vedere Draghi cagare sulla nostra Costituzione, Mattarella firmare senza neanche far caso al tanfo, e il popolo esultare per questo stupro dei propri diritti costituzionali era abbastanza eloquente, ma mi ostinavo a guardare il dito e non la luna.

E poi c’erano tante, tante domande che non riuscivano a trovare una risposta. Perché, visto che è così “sicuro”, il Governo non rende obbligatorio il vaccino? Perché, se è solo una questione economica, si fa una battaglia sui vaccini e non si usano le cure? Dal punto di vista economico il risultato sarebbe lo stesso. Ora, finalmente, tutto è chiaro. Quel 15 ottobre, che impone il Green Pass perché c’è l’emergenza e fa tornare tutti in ufficio perché l’emergenza è finita, mi ha finalmente fatto guardare la luna.

L’obiettivo non era il vaccino (ciò non significa però che non sia dannoso e non abbia anche’esso uno scopo preciso… -ndr). Non lo è mai stato. Quello è il dito che ci avete dato da guardare, la cosa su cui ci avete fatto accapigliare, il sonnifero con cui avete anestetizzato la massa. L’obiettivo non era il vaccino. L’OBIETTIVO ERA IL GREEN PASS.

Ecco, per esempio, perché non rendere obbligatorio il vaccino. Se il vaccino diventa obbligatorio, il Green Pass non serve più. Ecco perché spingere sul vaccino e non sulle cure. Le cure non danno una “patente”, il vaccino sì.

L’obiettivo era arrivare a far passare il concetto che da questo momento chi vuole lavorare deve obbedire. Ora ad un vaccino, alla prossima occasione a qualunque altra cosa. Il concetto è passato. Ed è passato nell’entusiasmo della maggioranza, nella gratitudine dei più. L’Italia, in questo, è un ottimo laboratorio mondiale. Se vuoi calpestare qualche diritto, per prima cosa fallo in Italia, che al 99% passerà.

D’altra parte, quando hanno messo – nell’entusiasmo del popolo – Draghi al governo in un paese dove le elezioni le avevano vinte Lega e Movimento 5 Stelle, che la cosa fosse fattibile e più facile del previsto lo hanno capito benissimo. Tutti d’accordo. Un governo ecumenico, dove sono tutti dentro e – a parte un paio di singole eccezioni – i pochi che fanno finta di non starci, di fatto ci sono. Sindacati tutti allineati e concordi nel ridurre i diritti fondamentali e inalienabili a carta straccia. Il popolo plaudente.

Missione compiuta. Il Covid finirà (per lo meno fino alla prossima pandemia: visto come ha funzionato questa, è di tutta evidenza che la successiva sia dietro l’angolo). Quello che non finirà saranno i danni sociali che voi criminali che state guidando questo paese avete così abilmente causato, perseguito con tenacia, alimentato con dedizione e, alla fine, sedimentato senza possibilità di ritorno.

Finché era Covid sì/Covid no, era ancora poco. Poi è stato vaccino sì/vaccino no, e lì veramente si è incominciato a capire che avevate vinto, che la gente era prontissima a scannarsi vicendevolmente piuttosto che fermarsi un attimo a provare a capire, a ragionare, a farsi domande.

Ma ancora non era abbastanza. Vi serviva qualcosa in più. Il vaccino era la cortina per nascondere. Era il Green Pass la mossa finale. L’obiettivo. E il Green Pass ha spostato il centro del dibattito dall’ambito medico-scientifico a quello dei diritti civili. Se prima ci poteva essere una discussione, un’incertezza, se potevano esserci delle questioni troppo complesse, che impedivano magari a tutti di prendere piena posizione, l’argomento dei diritti civili non ha niente di tutto questo.

I diritti fondamentali ed inalienabili sono qualcosa che (a parte la Capua, che è un’analfabeta giurisprudenziale) qualunque bimbetto delle medie con delle rudimentalissime nozioni di educazione civica può capire. Sono fondamentali perché sono il fondamento di uno Stato che si voglia chiamare civile. Inalienabili perché non possono essere “barattati”. Con niente. Spostare la battaglia su questo tema ha creato le vere ferite insanabili, che lasciano e lasceranno tra le persone segni che non saranno più colmabili.

In ambito medico-scientifico si poteva essere su posizioni avverse, ma c’era una certa cautela, visto che gli argomenti erano particolarmente tecnici: dati medici, scienziati orientati da una parte e dall’altra. Siete riusciti comunque a demonizzare una delle due parti aizzando l’altra, ma lo scontro ancora non decollava come serviva a voi. Così come non era decollato, ancora prima, per le questioni economiche. Tanta gente era convinta, è convinta tuttora, che Draghi sia un benefattore da santificare. Ma anche lì, c’erano troppe cose tecniche da studiare per poter capire proprio tutto.

Invece i diritti fondamentali ed inalienabili sono comprensibili a tutti, fin dalla scuola media. Calpestarli, vomitare sulla Costituzione, violentare il diritto, creare così una guerra su questi argomenti provoca una conseguenza fondamentale per i rapporti sociali: la perdita del rispetto degli uni verso gli altri. E questo voi lo sapete benissimo.

Lo ammetto, personalmente faccio fatica, anzi mi è davvero impossibile rispettare chi – oggi – non si indigna e non combatte per questo orrore civico. Mi dispiace, ma non posso farci nulla. Non riesco a rispettare chi plaude, ma neanche chi rimane indifferente. Anzi, forse chi rimane indifferente è ancora peggio.

Perché i diritti calpestati, i primi quattro (almeno) articoli della nostra Costituzione, non sono una cosa che merita indifferenza. È solo una profonda ed assoluta ignoranza a far credere che siano una cosa da nulla, una cosa che c’è sempre stata e sempre ci sarà. No. E su questo non può esserci discussione. Non è ammissibile discutere. Quei diritti sono stati una conquista costata sangue, e sono la cosa più importante per una società. Le sue fondamenta. Senza quelli, viene giù tutto. E questo voi lo sapete benissimo.

E a chi oggi gongola, o se ne frega, non posso fare altro che ricordare che il risveglio, quando il Pifferaio di Hamelin smetterà di suonare, sarà drammatico, perché quando finalmente capiranno quanto fossero fondamentali quei diritti che oggi a loro sembrano cazzatelle, riconquistarli sarà durissimo. Sarà una guerra superiore alle loro forze.

Ecco perché il Green Pass per il lavoro era l’obiettivo, ed è stata la mossa vincente. La vera guerra civile è da qui che è partita. Anzi, magari: è così che finisce, e finisce con la vostra vittoria. Lo stupro degli articoli fondamentali della nostra Costituzione.

In questo i social e i media hanno giocato un ruolo fondamentale di moltiplicatore, di acceleratore. Quando si dà spazio a guitti vomitevoli come Burioni (ne cito uno per assorbirli tutti), che hanno unicamente il compito di creare tensione, di tirare fuori il peggio da chiunque, di inasprire gli animi, di vomitare insulti che neanche il più becero dei bimbiminkia potrebbe pensare, è ovvio quale sia l’obiettivo che si sta perseguendo.

E questo obiettivo è stato raggiunto con la complicità – consapevole – dei media, di tutti i media, e con quella – inconsapevole ed ignorante, e mi ci metto anche io – del web, che tardi, troppo tardi, ha capito qual era il vero obiettivo di tutto questo lavoro (e molti ancora non l’hanno capito, molti ancora pensano che la battaglia si combatta sul fronte del vaccino).


Ora il vostro divide et impera è perfettamente compiuto. Avete la vostra guerra civile, popoli che si odiano e si disprezzano e che continueranno a farlo anche tra Covid 19 e Covid 20, o Covid 21, o qualunque cosa deciderete, la prossima volta, che vorrete usare per perseguire il vostro obiettivo, perché le ferite sono state troppo profonde.

Ovviamente il mio personale augurio è che le macerie che avete creato vi travolgano e vi spazzino via. Ma sarebbe una gioia effimera, perché tanto quelli che arriverebbero dopo si comporterebbero esattamente alla stessa maniera. Il successo di questa operazione è talmente clamoroso che sarà impossibile, per chiunque dovesse prendere il vostro posto, resistere alla tentazione di imitarvi.

Articolo di Massimo Calisti – manciodieci@gmail.com

Articolo segnalatoci dal Cav. Dottor Claudio Martinotti Doria

Fonte: https://bacheca.scienzacoscienza.com/legge-diritto/diritti-fondamentali/il-covid-finira/

2 commenti

  1. Erminia De Gregori

    Ma come e’ possibile che le persone non comprendano la pericolosita’ dei provvedimenti fin qui presi?? Io resto basita…

  2. Illuminante l’aver colto la contraddizione tra vaccino e smart working. Caustico ed efficace il linguaggio. Emerge una situazione in cui l’ unica via di uscita è il blocco totale di ogni attività.

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