Dopo Millenni di Interventi socio-ingegneristici, ecco il Risultato Finale…

di Giovanni Angelo Cianti (a cura di Marcello Pamio)

Dopo millenni di interventi socio-ingegneristici siamo finalmente in vista del risultato finale. Il processo è stato particolarmente lento e laborioso ma i nostri “mandriani” sono metodici e pazienti.

Le tribù di nobili e fieri primati “cacciatori-raccoglitori” sono state ridotte a una mostruosa super colonia di formiche dal Sapiens Sapiens (ashkenaziti): con il “Domesticus 2.0” l’evoluzione eso-biologica è quasi compiuta, come d’altronde era normale aspettarsi per una specie fabbricata apposta per servire…

Una sterminata massa informe di individui ormai senza identità, sradicati, solitari e nomadi sono disponibili senza remore alcuna. Fragili nel corpo e nella mente, completamente avulsi dall’equilibrio naturale, marionette da usare a comando, vengono tenuti immersi nella disgustosa melassa del buonismo, dell’edonismo e del politicamente corretto“.

Come la sociobiologia ha ampiamente dimostrato, una società di dimensioni inconcepibile per la natura, dedita alla economia predatoria di produzione, si sostiene solo cancellando ogni forma di identità, sostituendo all’individuo la casta, fino a fare della persona una cellula – facilmente intercambiabile – di un mostruoso super-organismo, la “colonia” appunto.

Sulla felicità e libertà individuale prevale allora il bene comune, cui tutto va sacrificato persino la vita. Solo così si possono gestire biomasse animali tanto esuberanti, solo così si riesce a rendere funzionali oggi più che mai che l’ambito produttivo è divenuto estremamente instabile e complesso.

Ne sono ben consapevoli le giovani generazioni che a questo vengono preparate fin dai primi anni di vita nelle scuole e in seguito dalla cultura di massa. Non avranno mai una casa di proprietà, un lavoro stabile, una famiglia, una dignitosa pensione. Sanno già che 5 su 10 di loro si ammaleranno di cancro, vivranno l’intera esistenza nella solitudine e nel caos sociale, saranno interconnessi con l’Intelligenza Artificiale in ogni istante, mangeranno solo cibo spazzatura.

In compenso avranno diritto ad ogni genere di perversione sessuale, a droghe per qualsiasi necessità, a tutto ciò che servirà per impedire loro di pensare. D’altronde saranno così inebetiti dai vaccini e dalla propaganda da non rendersene neppure conto. Poi finalmente a 60 anni compiuti arriverà la pietosa dolce morte voluta dalla legge del formicaio, e lo Stato lì accompagnerà affettuosamente a togliere il disturbo. Se non lo avranno fatto prima motu proprio.

Distruzione dell’Identità

In sociologia l’identità è la concezione che l’individuo ha di sé stesso e delle caratteristiche che lo rendono unico e inconfondibile. Il processo identitario passa attraverso varie fasi fino ad essere interiorizzato, divenendo la base del proprio “Io”. È evidente che la costruzione della super colonia umana deve passare per la destrutturazione della identità individuale, è la legge dei grandi numeri.

Ma se non sai chi sei, a chi appartieni, se non hai riferimenti e valori, divieni un burattino al quale si può chiedere qualsiasi cosa, perché incapace di distinguere il bene dal male, perfino in merito alla tua sopravvivenza.

“In pratica se non hai una tua identità semplicemente non sei, divieni un numero, un codice a barre, un meta-data in un supercomputer, un bit”.

Sei un ammasso di carne, ossa e sangue che sopravvive sé stesso in una società di morte che fa di ogni individuo uno zombie, un fantasma, un morto che cammina.

I mezzi per ottenere questo risultato sono molteplici e spesso si basano sugli stessi sistemi usati dalle formiche per determinare la casta delle larve: cibo, ormoni e coercizione.

In questa fase di socio ingegneria così scoperta e aggressiva le sinistre politiche hanno assunto un ruolo di primissimo piano. Quindi, movimenti, associazioni, scienziati, pensatori che mettono in guardia dai pericoli della perdita di identità e valori vengono accusati di psico-reati e sono costretti a subire ostracismo pubblico, vere e proprie aggressioni fisiche e talvolta processi.

Si tratta di un modo di agire spietato che vuole eliminare per sempre:

l’identità del sesso biologico;
l’identità del genere e del ruolo nella vita adulta;
l’identità familiare. La nostra linea di sangue. I genitori sono i modelli di riferimento fondamentali per l’assunzione del ruolo adulto, senza di loro è impossibile la maturazione psichica indispensabile per divenire uomo e donna. La famiglia naturale è una e sacra, senza di essa non esisterebbe il genere umano, è protezione per i bambini e anziani, rifugio materiale e morale per l’adulto in difficoltà. È la forma primigenia della società umana;
l’identità culturale, etnica e valoriale;
– l’identità del proprio territorio;
– L’identità religiosa.

La Nuova Società Orwelliana e il Meticciato

L’idea della nuova società che ci aspetta viene dalla Cina, dove in base al sistema di controllo la popolazione è distinta tra chi ha “credito sociale” che viene premiato e chi ha discredito che viene punito con restrizione della libertà. I comportamenti premiati e quelli da punire ovviamente sono decisi dal regime…

In questa ottica, il grande meticciato (cioè l’invasione di massa di extracomunitari) è funzionale per creare una nuova sub-umanità, diluendo le eccellenti capacità cognitive e la millenaria cultura delle mandrie europee con i cluster genetici africani, in uno scontro etnico che può portare solo alla nostra estinzione.

La decisione che fu presa oltre 20 anni fa delle Nazioni Unite senza alcun consenso democratico per ordine dei nostri mandriani, si basa su dati e numeri non questionabili. Il nome del programma già dice tutto “Replacement Migration”, Rimpiazzo Migratorio e risale all’anno 2000.

Per mantenere costante la popolazione in età di lavoro si prospettava lo scenario che prevedeva una immigrazione forzata di 39,2 milioni di africani entro il 2050 per arrivare al 30% di migranti sul totale della popolazione. Italia e Germania necessitano rispettivamente di 6500 e 6000 migranti per milione di popolazione.

Il multiculturalismo venduto agli europei è un’ideologia falsa e demenziale che non regge neppure un minuto alla prova dei fatti. Il motivo è strettamente antropologico: l’integrazione tra etnie e razze diverse è impossibile. Un popolo è unione di anime, di idem sentire, di valori, di credenze, di ideali, di religione. E anche di caratteristiche fisiche ben di riconoscibili.

“La storia docet d’altronde: ogni volta che un Impero ha aperto ai popoli sottomessi ha decretato la propria fine…”.

Il “buonismo” della solidarietà, dell’accoglienza e della condivisione (tanto caro al gesuita Bergoglio) non puoi evocarlo per costringere la gente ad aprirsi verso chi neppure conosce. Per questo gli unici nomi plausibili di questo fenomeno sono: invasione, rimpiazzo, sostituzione etnica e genocidio!!!

Tratto dal libro “Benvenuti all’inferno” di Giovanni Angelo Cianti

A cura di Marcello Pamio

Fonte: https://disinformazione.it/2022/05/22/dopo-millenni-di-interventi-socio-ingegneristici-ecco-il-risultato-finale/

IL DIGIUNO INTERMITTENTE
Tutti i benefici dell'alimentazione circadiana (e le risposte ai tuoi dubbi)
di Antonella Viola, Antonio Paoli

Il Digiuno Intermittente

Tutti i benefici dell'alimentazione circadiana (e le risposte ai tuoi dubbi)

di Antonella Viola, Antonio Paoli

Un saggio scientifico semplice e accessibile ma anche una guida pratica per coloro che vogliono migliorare il proprio stile di vita.

I benefici del digiuno intermittente, un argomento oggi sulla bocca di tutti, sono moltissimi: può aiutarci a dormire meglio, a perdere peso, a potenziare le nostre prestazioni sportive e a migliorare il nostro stato di salute. Se praticato seguendo solidi principi scientifici, come viene spiegato in questo libro, il digiuno intermittente circadiano permette infatti di riallineare i nostri ritmi biologici, di stimolare l'autofagia e di innescare una serie di meccanismi che ci proteggono dalle malattie.

Questo libro, scritto da due autorevoli studiosi con un linguaggio chiaro e immediato, è inoltre ricco di consigli pratici per iniziare, fin da subito, a vivere meglio grazie al digiuno intermittente.

«La confusione che regna intorno a questo tema nasce prima di tutto dal suo stesso nome. Da un punto di vista storico e tecnico, il digiuno intermittente nasce con uno schema che prevede di alternare alcuni giorni di digiuno totale ad altri in cui ci si nutre.

Uno schema che è stato molto utilizzato, per esempio, prevede 2 giorni interi di digiuno a settimana. Più di recente, però, il concetto di digiuno intermittente si è allargato fino a includere anche quello che in termini tecnici si chiama time-restricted eating, quello schema per cui si inseriscono almeno 12 ore di digiuno consecutive ogni giorno e che rappresenta oggi l'approccio con cui tutti comunemente ci riferiamo al digiuno intermittente, nonché l'argomento di questo libro.

Poiché dunque il termine è davvero molto ampio e racchiude schemi alimentari molto diversi tra loro, non è possibile parlare genericamente di digiuno intermittente, senza specificare esattamente a quale tipo ci si riferisce. Alla domanda "ma il digiuno intermittente funziona?" che ci sentiamo ripetere di continuo bisogna dunque rispondere con un "dipende".

Dipende da cosa si intende per digiuno intermittente e, come scoprirete leggendo questo libro, da quali sono i nostri obiettivi.»

- Antonella Viola

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