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C’è Gran Movimento in Brasile!

di Homo vivo Giuseppe Rago

Sono stato contattato, qualche giorno fa, da un ragazzo brasiliano, che mi ha chiesto aiuto per far conoscere ciò che sta accadendo in Brasile.

“Hanno truccato le elezioni”, mi dice, “e per evitare che la notizia giri stanno bloccando canali telegram e addirittura i contatti, così che non possiamo comunicarci le notizie fra di noi!”. “Bene”, ho pensato, “il deep-state si sta facendo sempre più spietato. Il copione che abbiamo visto svolgersi due anni fa negli Stati Uniti si ripete, ma con più ferocia!“.

E questo ragazzo comincia a girarmi tantissimo materiale che, un po’ dal portoghese, un po’ dall’inglese, comincio a tradurre, con l’ausilio dei potenti mezzi tecnici oggi a nostra disposizione. Tra questi spicca un documento apparentemente classificato, stilato da organi ufficiali della Repubblica Federale del Brasile, del quale non si riesce a risalire alla fonte certa, e pertanto lasciamo per un attimo da parte la sua provenienza, ma ciò che è interessante è quanto vi è riportato, corredato con tanto di grafici e tabelle a dimostrazione delle tesi ivi sostenute.

Ivi si parla dell’analisi statistica dei dati inerenti le votazioni svoltesi al primo turno elettorale, in particolare alla luce di quella che viene chiamata “Legge di Newcomb-Benford” e che, per farla breve, indica la probabilità di trovare delle cifre numeriche in una data posizione nell’analisi di una serie di dati, la quale è indizio del fatto che un fenomeno sia “umano” o “naturale” o, piuttosto, una sequenza randomizzata elettronicamente attraverso un generatore meccanico di numeri casuali.

In pratica si evince, a livello indiziario, come tutti i dati riportati nell’analisi statistica indichino che non vi sia collegamento tra una reale intenzione di voto da parte dei Brasiliani e i dati finali ottenuti, più probabilmente generati da un computer in maniera del tutto casuale.

Nel documento stesso, comunque, si conclude come questa non possa essere ancora una prova schiacciante, ma un forte indizio, cui seguiranno ulteriori indagini. Resta comunque interessante da consultare (troverete anche la traduzione al seguente link: https://www.dropbox.com/sh/07qh04xtutohy63/AAAB9VpMQj6lcjNd1RLZzGDwa?dl=0 ).

Inoltre, tra il variegato materiale video, si trovano diversi commenti televisivi (da Steve Bannon a Tucker Carlson, a Mike Lindell, volti ormai noti del filo-trumpismo americano) affermare con certezza che le macchine sono utilizzate per le frodi in tutto il mondo, e sostenere che Jaìr Bolsonaro sia il vero vincitore delle elezioni Brasiliane. Anche questi video li trovate tradotti in descrizione.

https://sharktube.info/video/6668/the-lindell-report—mike-lindell-sulle-elezioni-in-brasile

https://sharktube.info/video/6667/steve-bannon-sulle-elezioni-in-brasile

Ci sono anche alcuni video sull’insurrezione popolare gigantesca che sta avvenendo in tutto il paese. L’intera popolazione pare essersi riversata in tutte le strade della nazione, portando con sé la bandiera del Brasile e chiedendo (e, apparentemente, ottenendo) l’intervento e l’appoggio delle forze militari a garanzia della democrazia e dell’integrità della volontà popolare: video 1, video 2, video 3

Da indiscrezioni che sento circolare su vari canali d’informazione che seguo personalmente, parrebbe che, “casualmente”, Lula sia attualmente ricoverato in ospedale, in preda a non si sa bene quale grave male, ma anche Bolsonaro (il quale, nonostante l’ottima fermezza dimostrate durante il suo governo nel non farsi condizionare dalla farsa pandemica mondiale, ha i suoi begli scheletri nell’armadio) sia totalmente scomparso dalla circolazione.

Insomma, sembra una vera e propria rivoluzione! Sarà instaurata la legge marziale a tutela del popolo brasiliano? Tutto quello che abbiamo visto in questi anni, comunque, anche e soprattutto a livello di comunicazione, mi porta ad osservare gli eventi con occhiali dalle lenti molto scure, dato che spesso gli eventi, alla fine, si sono svolti all’esatto opposto di quanto in animo ai popoli del mondo, specialmente per quanto riguarda elezioni e frodi elettorali, anche se, devo ammettere, a giudicare il modo in cui il popolo brasiliano si sta alzando in piedi, sarà molto dura per lo stato profondo, questa volta, riuscire con un colpo di mano a frodare e cambiare le sorti di un popolo così unito e determinato!

Articolo di Homo vivo Giuseppe Rago

Fonte: https://giornalismolibero.com/ce-gran-movimento-in-brasile/

V-19
di Massimo Citro

V-19

di Massimo Citro

La verità sul CoViD-19 in un dialogo veloce, essenziale e d'immediata comprensione, nel quale l'autore Massimo Citro replica a tutte quelle domande a cui non è mai stato possibile rispondere nei salotti massmediatici.

Una denuncia per crimini contro l'umanità, strage, omicidio, lesioni personali, omissione di soccorso, epidemia dolosa, truffa e violenza privata.

Un'accusa verso chi ha costruito il SARS-CoV-2 e lo ha sparso, al fine di creare un'epidemia mondiale, la cui isterica drammatizzazione giustificasse la violenza, le violazioni del diritto, le discriminazioni, la necessità di un vaccino che non lo era.

Un biasimo colposo, per aver abbandonato gli infettati lasciandoli morire, quando le cure esistevano ed erano in letteratura medica da diciassette anni. Un j'accuse per aver spacciato come "vaccini" quelli che in realtà sono farmaci sperimentali, il cui antigene non è stato attenuato né reso incapace di nuocere.

Per questo non sono classificabili come vaccini ma armi biologiche: non-vaccini e, quindi, no-vax. Così come si dovrebbe parlare di "Malattia da Spike" (Spike Disease o SPID), la cui forma acuta è stata la CoViD-19 e la cronica sono le long e post-covid virali e "vaccinali" e i danni da "vaccini".

I responsabili e i loro fiancheggiatori dovranno rendere conto di questi crimini in tribunale e all'umanità intera.

Sei milioni di morti e centinaia di milioni di danneggiati dal virus, ai quali si aggiungono le vittime della tossina spacciata per vaccino, reclamano l'undici marzo (dichiarazione della "pandemia") come Giorno della Memoria del Secondo Olocausto.

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