5G e Società Digitalizzata entro il 2025 con Antenne ogni 20 metri… Parola di Europa

di Marcello Pamio

La tecnologia 5G, come ho ripetuto una infinità di volte, è un passaggio fondamentale e quindi obbligatorio per la dittatura, ma non tutti lo hanno compreso.

Non si tratta solo di un miglioramento della velocità di rete, come ce lo hanno venduto: è la madre di tutte le zoccole. Linfa vitale per digitalizzare ed elettro-magnetizzare l’intera società!

Sto parlando di controllo e sorveglianza all’ennesima potenza. La cagata delle case e delle città smart, è funzionale solo al controllo assoluto. Esattamente quello che abbiamo visto in centinaia di film di fantascienza. Non a caso a Hollywood forgiano e creano le realtà prestabilite (da loro). Ci hanno abituato da decenni con film e serie, per cui siamo pronti all’accettazione. Magari fosse fiction, purtroppo non lo è.

Ecco l’obiettivo della Commissione europea: “promuovere la digitalizzazione del continente lanciando reti con capacità molto più elevate e il 5G è fondamentale per realizzare una ‘Società Gigabit’ entro il 2025”. Avete capito? Entro il 2025… e lo dice un documento pubblicato nel sito del Parlamento Europeo dal titolo: “Effetti della comunicazione wireless 5G sulla salute umana”.

“Per la prima volta il 5G utilizzerà onde millimetriche oltre a quelle utilizzate oggi dalla tecnologia 2G, 3G e 4G. A causa della copertura limitata, per implementare il 5G, le antenne cellulari dovranno essere installate molto vicine une le altre, il che comporterà un’esposizione costante della popolazione alle radiazioni.

Con frequenze più alte le stazioni base saranno più vicine per fornire una copertura completa ed evitare i “non punti”. Ciò potrebbe significare possibili distanze di 20-150 metri con aree di copertura più piccole per cella. Un raggio cellulare di 20 metri implicherebbe circa 800 stazioni base (antenne) per chilometro quadrato.

Avremo antenne che emettono onde millimetriche ogni 20 metri o poco più. Per cui saremo all’interno di un enorme forno a microonde…

Articolo di Marcello Pamio

Riferimenti: https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2020/646172/EPRS_BRI(2020)646172_EN.pdf

Fonte: https://t.me/marcellopamio

DEMENZA DIGITALE
Come la nuova tecnologia ci rende stupidi
di Manfred Spitzer

Demenza Digitale

Come la nuova tecnologia ci rende stupidi

di Manfred Spitzer

L'uso sempre più intensivo del computer scoraggia lo studio e l'apprendimento e, viceversa, incoraggia i nostri ragazzi a restare per ore davanti ai giochi elettronici. Per non parlare dei social che regalano surrogati tossici di amicizie vere, indebolendo la capacità di socializzare nella realtà e favorendo l'insorgere di forme depressive. Manfred Spitzer mette politici, intellettuali, genitori, cittadini di fronte a questo scenario: è veramente quello che vogliamo per noi e per i nostri figli?

Senza computer, smartphone e Internet oggi ci sentiamo perduti. Questo vuol dire che l'uso massiccio delle tecnologie di consumo sta mandando il nostro cervello all'ammasso. E intanto la lobby delle società di software promuove e pubblicizza gli esiti straordinari delle ultime ricerche in base alle quali, grazie all'uso della tecnologia, i nostri figli saranno destinati a un radioso futuro ricco di successi.

Ma se questo nuovo mondo non fosse poi il migliore dei mondi possibili? Se gli interessi economici in gioco tendessero a sminuire, se non a occultare, i risultati di altre ricerche che vanno in direzione diametralmente opposta?

Sulla base di tali studi, che l'autore analizza in questo libro, è lecito lanciare un allarme generale: i media digitali in realtà rischiano di indebolire corpo e mente nostri e dei nostri figli. Se ci limitiamo a chattare, twittare, postare, navigare su Google... finiamo per parcheggiare il nostro cervello, ormai incapace di riflettere e concentrarsi.

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Un commento

  1. Maria Rosaria Iuzzarelli

    E come ci si può salvare. È la fine

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