Una Boccata d’Ossigeno in Mezzo alla Bruttura della Guerra…

Ecco la storia di un soldato russo che ha raccontato il suo miracolo a Padre Sviatoslav un cappellano militare.

Vorrei raccontarvi la storia che ho sentito alcuni giorni fa. Dopo avere somministrato la comunione ai soldati e fatto le preghiere con loro, stavo per andarmene, quando mi si avvicinò un soldato”.

“Padre, posso raccontarvi una cosa? Per favore però mi creda, tutti quelli a cui lo dico non mi credono.” “Certo, dimmelo” dico.

Il soldato comincia a raccontare: “Sono orfano, sono cresciuto in un orfanotrofio, ma ho creduto in Dio fin dall’infanzia. Ma ora vi racconto. Ero in un punto di osservazione, quel giorno bombardavano pesantemente, vi erano esplosioni ovunque. Sono un credente, ma non conosco le preghiere, prego sempre con parole mie, ma sono sicuro che Dio esiste. In realtà ho imparato a memoria il “Padre nostro”, lo leggo ogni mattina e, probabilmente, è per questo che Dio mi protegge.

Quel giorno, come ho detto, eravamo sotto un fitto bombardamento. Ero al posto di osservazione e ho visto una donna tutta vestita di bianco, che aveva anche una sciarpa blu, era in piedi e mi guardava agitando la mano. Guardavo e non capivo, pensavo di avere delle allucinazioni. Lei mi fece un cenno con la mano che me ne dovevo andare. Mi sono alzato e mi sono trasferito in un’altra trincea. Appena 30 secondi dopo, un colpo di mortaio è caduto nel punto in cui mi trovavo. So che è stata la Madre di Dio: lei mi ha salvato quella volta“.

Storie come queste in guerra se ne sentono tante. Qualcuno dice che è proprio dove si concentra il male, che il Signore ama farsi vedere.

Non abbiamo prove che questa storia sia vera, non conosciamo nemmeno il nome del soldato. Abbiamo solo il racconto di padre Sviatoslav un cappellano militare russo, i fatti si sarebbero svolti al nord della repubblica popolare di Lugansk.

Però in mezzo alla bruttura della guerra e con le notizie terrificanti che arrivano dal medio oriente, una storia così è una boccata d’ossigeno.

Fonte: https://t.me/terzaroma

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