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Quella profezia di Ratzinger sul “Nuovo Ordine Mondiale” che rifiuta la fragilità

di Benedetto delle Site
L’eutanasia “di Stato” che si scaglia contro fragilità e debolezza, in nome del progresso.
L’eutanasia “di Stato” del piccolo Charlie Gard (foto sopra) e in seguito di Alfie Evans (entrambe consumate mentre a livello internazionale si tentava, invano, di salvare loro la vita), e il disegno di legge sulle disposizioni anticipate di trattamento (Dat) in discussione presso il Parlamento italiano, sembrano scandire le tappe verso l’imposizione di un modello ormai internazionale, in cui la vita umana, nelle sue forme più deboli e fragili, deve essere scartata ed eliminata. Ovviamente nel nome del progresso.
Fa particolare impressione in questo contesto andare a rileggere la prefazione che nell’aprile del 1997 Joseph Ratzinger – più tardi, Papa Benedetto XVI – scrisse al libro del docente e filosofo belga, Michel Schooyans, “Nuovo disordine mondiale”, tradotto e pubblicato in italiano dalle Edizioni San Paolo, nel 2000…

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Alfie è italiano… ma Londra non cede e stacca le macchine

di Francesco Ognibene
Il distacco del respiratore rimandato due volte, la visita della presidente del “Bambino Gesù”, la cittadinanza italiana concessa dal nostro governo. Ma il giudice insiste: “sia data la morte”.
La giustizia inglese non ascolta ragioni e decide di non tornare sulla sua decisione di morte per Alfie malgrado la concessione della cittadinanza italiana da parte del nostro governo.
Sono minuti di angoscia dopo un pomeriggio di speranza. Matilde Leonardi, neurologa di fama mondiale, raccoglie informazioni e le diffonde via Facebook: “I difensori di Alfie Evans hanno appena depositato un ricorso urgente avanti al Consolato Italiano a Londra, svolgente le funzioni di giudice tutelare per i minori italiani”. Ma la situazione ormai è precipitata

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