Per quanto Tempo i Popoli Accetteranno ancora di Farsi Prendere in Giro?

di Silvio Dalla Torre

Una delle cose peggiori che possano capitare, come ricordava Brecht, è quando il nemico fa proprie le tue parole d’ordine e ne stravolge il significato.

Ho sempre pensato che fosse necessario adottare stili di vita più sobri, arrestare la cementificazione selvaggia, preservare ed incrementare le aree verdi (parchi pubblici e boschi), favorire il trasporto pubblico in luogo di quello privato, la bicicletta in luogo dell’automobile.

In passato queste posizioni erano spesso ridicolizzate, presentate come una chimera passatista di persone che non vogliono accettare la modernità.

Oggi l’ecologismo è diventato l’ideologia dell’elite dirigente. Con la scusa della tutela dell’ambiente, si cerca di imporre una perversa trasformazione antiumana.

L’obiettivo è chiaro. Sul piano socio economico: drastica riduzione della popolazione mondiale, distruzione della classe media nei paesi sviluppati, cancellazione della piccola impresa, amazonizzazione del commercio, lavoro a distanza generalizzato, digitalizzazione dell’istruzione, controllo capillare sulla popolazione, creazione di una plebe sussidiata, dipendente dal telefonino, dalla televisione e dalle droghe. Sul piano geopolitico: separazione della Russia dall’Europa e riaffermazione dell’egemonia globale degli Stati Uniti usando il braccio militare della NATO.

Questo mostruoso progetto contro l’uomo (e contro la natura) richiede la creazione di sempre nuove emergenze, le quali rendano accettabile ciò che in condizioni normali sarebbe inaccettabile.

Ecco quindi che prima abbiamo avuto l’emergenza pandemica, ora quella climatica. Il fatto che l’aumento della temperatura media dipenda dall’azione umana viene presentato come una verità inconfutabile. A chi esprime dei dubbi viene affibbiato l’epiteto insultante di negazionista.

La cosa è andata talmente avanti che ogni pretesto è buono per scatenare la propaganda. Due giorni di caldo in un’estate sostanzialmente fredda (almeno nella pianura padana) ed ecco che pennivendoli, influencer, nani e ballerine del mondo dello spettacolo, politicanti al servizio permanente dell’oligarchia perdono ogni ritegno e si abbandonano a tirate apocalittiche.

Per quanto tempo i popoli accetteranno di farsi prendere in giro? Capiranno i giovani, i primi bersagli di questo lavaggio del cervello, che questa retorica non ha nulla a che vedere con la tutela dell’ambiente?

Articolo di Silvio Dalla Torre

Fonte: https://t.me/solitudinemfaciuntpacemappellant

TECNO-UOMO 2030
Teorie e tecnologie transumaniste per la mutazione della specie
di Maurizio Martucci

Tecno-Uomo 2030

Teorie e tecnologie transumaniste per la mutazione della specie

di Maurizio Martucci

Il giornalista d'inchiesta Maurizio Martucci, già autore di "Stop 5G" e tra le voci più rappresentative dell'informazione italiana senza censura in tema di digitale e tecnologie, analizza il fenomeno del transumanesimo nella sua vasta complessità, smascherando i legami tra multinazionali dell'Hi-Tech, governi centrali e prestigiose università nella decostruzione dell'essenza ontologica, naturale e millenaria dell'essere umano.

Partendo dalle teorie ultra-darwiniane applicate al neo-malthusianesimo fino al Forum Economico Mondiale di Davos, passando dalla DARPA al programma Horizon dell'Unione Europea, dall'Agenda 2030 ONU fino ai finanziamenti per la nanomedicina, la nanorobotica, le neuroscienze e l'internet dei corpi per le connessioni neurali nell'assioma Uomo-Macchina, "Tecno-Uomo 2030" indaga senza preventive chiusure anche sul reale ma segreto contenuto dei vaccini Covid-19, nell'asserita presenza di materiale grafenico denunciato da più ricercatori indipendenti.

Maurizio Martucci scoperchia il vaso di Pandora sui reali obiettivi nascosti nella transizione digitale, obiettivi dettati nell'agenda partorita da centri occulti di potere e organismi sovranazionali che, supportati da agenzie militari, puntano alla creazione del Tecno-Uomo.

Guardare la luna senza fermarsi al dito non è una frase fatta, ma lo scopo di quest'inchiesta, scritta per far del libro un simbolico sasso da scagliare contro l'accettazione acritica per una transizione innaturale e disumana che nessuno ha chiesto né voluto. Ce la stanno imponendo, grazie al nostro silenzio-assenso. Perché pochi sanno e molti fanno fìnta di non sapere.

E lo capirete leggendo queste pagine, frutto non solo di giornalismo investigativo, ma soprattutto dell'impegno di Maurizio Martucci principalmente come cittadino attivo, come Uomo, come persona cosciente dell'importanza dell'Hic et nunc, il qui e ora dei nostri padri, un'espressione meritevole di una risposta in presenza, radicale, netta, senza mezzi termini né ambiguità.

Il Tecno-Uomo 2030 inizia adesso, dove finisce l'indifferenza verso la riprogrammazione del genere umano per far spazio a un grande risveglio spirituale. Per restare umani, in sincronicità olistica tra corpo, anima, mente e spirito, serve un sussulto d'orgoglio collettivo. Perché il fattore umano è il vero nemico dei suoi de-costruttori, l'argine imprevedibile allo strapotere tecnocratico.

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