Non si è Responsabili di ciò che viene Imposto, solo di Ciò che si Sceglie

di WI

Sempre sulla scorta dell’invito alla coerenza, vorremmo ricordare a chi vota, voterà e ha votato in passato, che aderire alla logica elettorale e rappresentativa comporta aderire anche alle sue tare e ai suoi inconvenienti.

Di conseguenza chi vota secondo una determinata legge elettorale esprime la sua approvazione ad essa, con tutto ciò che comporta nei termini di manipolazione del risultato elettorale grezzo. Chi vota accetta la delega alla rappresentanza politica, che è delega all’arbitrio di una struttura di partito, e non impegno vincolante a un programma, tanto che eventuali scostamenti dalle promesse elettorali (alias tradimenti) non comportano alcun tipo di delegittimazione.

Chi vota accetta il principio dell’ “uno vale uno”, ossia che il peso di qualsiasi opinione è il medesimo, pertanto il risultato elettorale è frutto, per quanto artefatto, di una mera proporzione numerica, e non tiene conto alcuno dei fattori che intervengono nella costruzione del consenso e delle correnti di opinioni.

Infine, chi vota deve tener conto che, sulla scorta del punto precedente, anche il non voto è compreso nella possibilità elettorale, vale quanto il voto, e secondo la logica democratica ha medesima legittimità, altrimenti vi sarebbe un espresso divieto di praticarlo.

Tutto questo per dire che a non lamentarsi del risultato elettorale deve essere proprio chi vota, perché è, non solo chi ha accettato le regole che il sistema impone, ma chi vi ha acconsentito, le ha promosse, le ha sostenute.

Se giochi la partita, è perché ne approvi le condizioni, il campo e l’arbitrato. Chi si rifiuta di giocare, certo, secondo la federazione perde, ma non si può dire che abbia accettato le regole, né il risultato, né le condizioni. Non si è responsabili di ciò che viene imposto, solo di ciò che si sceglie.

Articolo di WI

Fonte: https://t.me/weltanschauungitaliaofficial

LA STORIA D'AMORE CHE TI CAMBIERà LA VITA
di Francesco Sole

La Storia d'Amore che Ti Cambierà la Vita

di Francesco Sole

Innamorarsi è una magia, ma è non perdersi la vera favola.

Adrian è uno di quei giovani che sembrano più maturi dell'età che hanno: elegante, ambizioso, determinato, sempre impeccabile. Carla, al contrario, con i pensieri tra le nuvole e la borsa piena di libri, trova ordine nel proprio caos, camminando disinvolta verso gli appuntamenti della vita, spesso con i suoi "cinque minuti di ritardo" (che in realtà sono almeno dieci).

Lei lavora come editor in una importante casa editrice, lui è avvocato in uno dei più prestigiosi studi legali di Milano.

Entrambi trascorrono le giornate leggendo, con una differenza non trascurabile: lui revisiona aridi contratti, lei appassionate storie d'amore. Quando un colpo di fulmine li travolge, Adrian e Carla, senza capirne fino in fondo il motivo, sentono il bisogno di tuffarsi l'uno nell'esistenza dell'altra e, poco dopo, di andare a convivere in una pittoresca villa nel cuore di Milano.

Sembra tutto perfetto.

Ma anche le cose più belle si rompono. Prima è una semplice incrinatura, poi è una ferita che si allarga silenziosa nel tessuto dei gesti quotidiani; alla fine il dolore arriva. E le cose che si rompono senza fare rumore sono le più difficili da aggiustare.

Una verità con cui Adrian è costretto a fare i conti il giorno in cui un terribile sospetto lo porta a dubitare dei sentimenti di Carla, a mettere in discussione ogni certezza e a fare cose di cui si pentirà, fino a convincersi di dover ricominciare tutto daccapo.

Cinque appuntamenti per rivivere, uno dopo l'altro, a distanza di anni, i momenti e i luoghi che hanno segnato la loro storia: è questo l'ultimo tentativo che Adrian decide di fare per cercare di guarire le ferite che lui e Carla si sono inflitti.

Ma è possibile tornare a innamorarsi della persona che più di tutti ci ha fatto soffrire?

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