Elmetti bianchi, terroristi da Oscar!

di Davide Pellegrino

Il cortometraggio di propaganda politica che elogia i cosiddetti White Helmets, “gruppi di soccorso” considerati come i nuovi eroi e i nuovi salvatori dall’Occidente democratico, ha vinto l’Oscar a febbraio come miglior documentario.

White helmets, gli elemetti bianchiPrevedibile… in fondo dopo il blocco dell’immigrazione da 7 Paesi islamici attuato da Donald Trump, che ha impedito al direttore della fotografia di tale “documentario”, il 21enne siriano Khaled Khateeb, di partecipare alla cerimonia dell’Academy, le probabilità erano addirittura aumentate.

Oggi milioni di americani ed europei possono così continuare a confondere la verità con i film, poiché nonostante l’organizzazione in questione venga considerata neutrale nel conflitto siriano, sia dai suoi portavoce che da Amnesty International e sia apparsa in molta della narrativa romanzata del mainstream, pochi giornalisti, analisti di geopolitica e politica internazionale hanno voluto dare un’occhiata alla sua attività in maniera più approfondita.

Elmetti bianchi sventolano bandiera Al Qaeda in SiriaEppure sarebbe bastato intervistare un qualsiasi ex residente di Aleppo Est per scoprire che nessuno di questi riconosce i “White Helmets” quale legittima Protezione Civile siriana, come viene vergognosamente spacciata, nonostante sia stata fondata da James Le Mesurier, ex agente NATO esperto di ONG e “rivoluzioni colorate”. Chiunque – e sottolineo, chiunque – alla domanda in merito a chi fossero, ha risposto che si trattava solamente di miliziani qaedisti legati a Jabhat al-Nusra, aventi lo scopo di fare apparire la stessa organizzazione, agli occhi dell’Occidente, caritatevole, premurosa e amorevole nei confronti dei civili precedentemente usati come scudi umani, tramite appositi filmati di propaganda confezionati dall’Aleppo Media Center, lo stesso che ci bombardò per giorni su quanto fosse “cattivo” Bashar al-Assad, strumentalizzando Omran (foto sotto), il bimbo di 5 anni truccato ed impolverato a dovere per farlo apparire una presunta vittima di un raid aereo russo-siriano.

Il piccolo Omran Vanessa Beeley, giornalista indipendente e collaboratrice di RT (precedentemente chiamato Russia Today, è un canale satellitare russo diffuso a livello mondiale), nei suoi reportage conferma le testimonianze dei siriani residenti nei territori in cui questi pseudo-soccorritori operano, dichiarando come questi ultimi molto spesso siano stati visti fornire cure mediche ai miliziani legati alle fazioni takfire e ai filo-turchi di Nur al-Din Zanki – tristemente famosi per aver decapitato, nell’estate del 2016 ad Aleppo, il dodicenne palestinese, Abdullah Issa, perché sospettato essere membro della brigata al-Quds, quindi sostenitore di Bashar al-Assad – e, soprattutto, supporto logistico e militare, partecipando attivamente alle esecuzioni di patrioti siriani, civili e minoranze religiose e all’avvelenamento dell’acquedotto di Damasco. A confermarlo sono le immagini, facilmente consultabili e reperibili sul web, in cui, con i Kalashnikov puntati in alto e bandiere di al-Qaeda in quantità, esultano e urlano come scimmie poco ammaestrate.

Un residente di Aleppo Est intervistato da Eva Barlett, altra ottima giornalista indipendente ed occasionalmente negli studi televisivi di RT, ha dichiarato addirittura come sua figlia fosse stata uccisa intenzionalmente dagli White Helmets con una iniezione letale. Basterebbero questi immondi crimini a far crollare tutto il castello di sabbia di propaganda e falsità che si è costruito attorno a loro, ma noi vogliamo strafare; uno dei più imbarazzanti scandali riguardanti il “lavoro” dei White Helmets in Siria è stato sicuramente il “Mannequin Challenge Video”, diffuso da RT e divenuto popolarissimo su Youtube e sul web nel giro di pochissime settimane.

Qui, i noti “soccorritori” si rendono protagonisti di un finto salvataggio a favore di telecamera, salvo poi andarsene una volta “girato lo spot” e posare in un selfie dietro le quinte con l’attore che interpreta il civile salvato dalle finte macerie. Chissà se il vergognoso documentario a loro dedicato e premiato dall’occidente, mostrerà tutto questo? Noi siamo convinti di no. Indubbiamente la più grande vergogna dall’inizio dell’anno.

di Davide Pellegrino

Fonte: http://www.oltrelalinea.news/2017/02/27/elmetti-bianchi-terroristi-da-oscar/

Secondo voi questi sono EROI o… ATTORI?

Mettiamo fine alla PROPAGANDA dei CASCHI BIANCHI! Questa ONG è la fonte primaria di informazione per tutta la stampa mondiale, ma se ascoltate bene vi renderete conto chi sono veramente. E’ assurdo che i giornalisti diano credito a gente del genere. Ascoltate chi c’è dietro a questa Finta Ong e come manipolano le informazioni.

Fonte: http://lamiaparteintollerante.altervista.org/speciale-siria-secondo-eroi-attori/

https://youtu.be/79gAGGpVvuw

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