Effetto greening: la Terra è più verde… ma gli scienziati lanciano l’allarme

di Renato Paone

Effetto greening: la Terra è più verde “grazie” alle emissioni di CO2, ma gli scienziati lanciano l’allarme

effetto greening terra

Il verde sulla Terra, negli ultimi trent’anni, è aumentato. Ma il merito non è di una politica di rimboschimento messa in atto dai vari paesi del mondo, bensì dalle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Sembra paradossale, eppure è quanto emerso da una ricerca di livello internazionale pubblicata sulla rivista scientifica Nature Climate Change, intitolata “Greening of the Earth and its drivers”.

32 ricercatori di 24 diverse istituzioni scientifiche hanno condotto lo studio utilizzando i dati ottenuti dai satelliti Nasa-Modis e Noaa-Avhrr, scoprendo che, negli ultimi 33 anni, circa il 50% del territorio coperto da alberi è risultato essere più verde, quello che oggi è definito “effetto greening”. Europa, Africa Centrale e Amazzonia settentrionale le zone più interessate dal fenomeno, ma importanti cambiamenti sono stati registrati anche in Nord America e nel Sud Est asiatico, per un totale di 36 milioni di chilometri quadrati di aree verdi. Secondo le stime degli scienziati, con il fogliame degli alberi, a oggi, si potrebbe ricoprire un territorio pari a due volte gli Stati Uniti.

L’effetto greening è dovuto per il 70% all’incremento della concentrazione di anidride carbonica presente nell’atmosfera, per il 9% dall’aumento della deposizione di azoto e per l’8% dai cambiamenti del clima, che si sono verificati negli ultimi anni. Il restante 4% è stato attribuito al cambiamento della morfologia del suolo.

I “negazionisti” del cambiamento climatico, hanno presto fatta loro la ricerca, alcuni addirittura sbandierando i benefici delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, perché “fa crescere le piante”. Ma quello che insistono a sottolineare gli studiosi, invece, è che l’aumento delle zone verdi è in realtà un vero e proprio sistema di difesa: gli alberi hanno aumentato il fogliame per poter assorbire dosi massicce di CO2. “Una difesa, però, destinata a non durare nel tempocome affermato dal professor Philippe Ciais, co autore dello studio – fino ad annullarsi, poiché richiede grandi quantità di fosforo e di acqua, elementi che iniziano a scarseggiare sulla Terra”.

“Inoltre – prosegue Ciais – i danni causati da un aumento delle emissioni di CO2 superano i benefici momentanei apportati: catastrofi naturali, con distruzione della vegetazione, innalzamento dei livelli dei mari, acidificazione delle acque e in molti luoghi siccità, possono mettere a dura prova le risorse vegetali del Pianeta e a lungo termine comportare una riduzione della massa fogliare globale”. 

effetto greening foresta

“Il greening ha la capacità di cambiare radicalmente la ciclicità dell’acqua e del carbonio nel sistema climatico“, ha dichiarato il dottor Zaichun Zhu, dell’Università di Pechino e autore dello studio. Preoccupazione condivisa dal collega Ranga Myneni, della Boston University: “Lo sviluppo di maggiore verde non va a compensare il riscaldamento globale, l’innalzamento del livello del mare, lo scioglimento dei ghiacciai, l’acidificazione degli oceani, la perdita di ghiaccio marino e la previsione delle tempeste tropicali più gravi in arrivo”. Un monito del nostro Pianeta, quasi un canto del cigno, che va ascoltato.

Fonte: www.huffingtonpost.it

APOCALYPSE NOW?
Clima, ambiente, cataclismi. Possiamo salvare il mondo. Ora
di Luca Lombroso

Apocalypse Now?

Clima, ambiente, cataclismi. Possiamo salvare il mondo. Ora

di Luca Lombroso

Da tempo ci sentiamo ripetere che esiste un'emergenza ambientale, e la maggior parte di noi ha imparato sui banchi di scuola che cosa sono l'effetto serra antropico, il buco nell'ozono, la deforestazione, lo smaltimento dei rifiuti e altri temi riguardanti l'ambiente.

Sempre sui banchi di scuola, o attraverso i canali di informazione, la maggior parte di noi ha imparato quali sono le buone pratiche ambientali e si è fatto un'idea degli interventi necessari a livello globale e locale per arrestare il disastro ambientale al quale stiamo andando incontro.

Tuttavia, anche se ciò apparirebbe del tutto inspiegabile a un osservatore extraterrestre, continuiamo a preferire incendi, uragani, inondazioni, siccità, desertificazione, epidemie ed altre catastrofi legate ai cambiamenti climatici piuttosto che mettere in discussione il nostro stile di vita e modello di sviluppo. Che costa, alle nostre tasche e a quelle del Pianeta. E che, in fin dei conti, non ci piace neanche più di tanto. In una coinvolgente conversazione scientifica, Luca Lombroso affronta l'importante tematica dei cambiamenti climatici e delle nefaste conseguenze che, in un futuro niente affatto remoto, si prospettano per la Terra e per la specie umana.

Illustra le buone pratiche ambientali, con curiosi consigli per affrontare il caldo e risparmiare acqua.

Riflette sul terremoto in Emilia come spunto per ricostruire per il futuro.

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