Draghi: Dobbiamo accettare la “Nuova Normalità”, il Mondo di prima non tornerà più!

di Gaglione Danilo

“Dobbiamo accettare l’inevitabilità del cambiamento e adattare i nostri comportamenti”.

Mario Draghi ha rifiutato la presidenza di Goldman Sachs: punta a Chigi o al Quirinale - l'Espresso

Campeggia in questi giorni sui vari giornali una intervista a Mario Draghi, l’ex Presidente della Banca Centrale Europea, colui che avrebbe, a detta di molti economisti e esponenti politici, salvato l’Europa e l’euro, uno dei sacerdoti del “Nuovo Ordine Mondiale Sanitario”.

È indicato da molti come il successore di Giuseppe Conte, non appena l’ex avvocato del popolo non servirà più ai giochi dei “Poteri forti”. Tra le solite dichiarazioni di sostegno ai giovani e al loro futuro, gravemente compromesso dall’epidemia, ad un certo punto Draghi dice:Dobbiamo accettare l’inevitabilità del cambiamento con realismo e, almeno finché non sarà trovato un rimedio, dobbiamo adattare i nostri comportamenti e le nostre politiche“. Insomma, senza troppi giri di parole, Draghi ci dice che il cambiamento va accettato e quindi sarà stabile. La vecchia normalità che conoscevamo fino al dicembre 2019 non tornerà più.

Con tali parole espresse dal suo ambasciatore, il Nuovo Ordine Mondiale getta la maschera definitivamente. La vecchia libertà sarà un miraggio.

Il futuro? Un mondo dominato dalla dittatura totalitaria che si aggrapperà ad inesistenti emergenze sanitarie per giustificare la sua oppressione. Sempre che la gente accetti tutto questo e non si ribelli. Sia Putin che Bolsonaro, forse in parte perfino Boris Johnson, guidano la resistenza contro i poteri occulti.

Articolo di Gaglione Danilo

Fonte: https://www.jedanews.com/draghi-dobbiamo-accettare-nuova-normalita/

LA FINE DELLA SOVRANITà
Come la dittatura del denaro toglie il potere ai popoli
di Alain De Benoist

La Fine della Sovranità

Come la dittatura del denaro toglie il potere ai popoli

di Alain De Benoist

Quella attuale è una crisi contrassegnata dalla completa emancipazione della finanza di mercato, dall'economia reale e dall'indebitamento generalizzato. Il capitalismo non riconosce alcun limite e neppure alcun ostacolo politico, etico, sociale o economico, e uno dei suoi effetti diretti è stato l'affidamento del potere concreto ai rappresentanti di Goldman Sachs e di Lehman Brothers.

Vanno in tal senso anche le decisioni prese dall'Unione europea con il Meccanismo europeo di stabilità (MES), il Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance (TSCG) e il Partenariato transatlantico sul commercio e sugli investimenti (TTIP), che equivalgono a un totale esproprio di ciò che rimaneva della sovranità delle nazioni.

I parlamenti nazionali – palesemente subalterni, e quindi complici – si vedono amputare una delle loro principali ragioni d'essere: il potere di decidere le entrate e le spese dello Stato, ruolo ormai trasferito alla Commissione europea, mentre i contenziosi tra gli Stati diventano ormai di competenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea, così come la totale deregolamentazione del commercio euroatlantico, nel perverso connubio con gli interessi della NATO, porta alla mercificazione dell'economia.

In tal modo, l'intera Europa viene posta sotto la tutela di una nuova autorità, priva di qualsiasi legittimità democratica, che assegna il potere ai mercati finanziari, rendendoli completamente liberi di imporre il loro volere.

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