Diminuiscono le nascite perché se ne sente meno il bisogno

di Gianfranco Morra

Ormai non è più una notizia. Anche lo scorso anno, come in tutti i precedenti, le nascite in Italia sono fortemente diminuite.

https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2016/10/20/014520260-dd1222fc-5b5c-433d-b7fb-7ac1aad92b19.jpg

Ce lo ha comunicato l’Istat, il 4% di neonati in meno (18 mila). È la cifra più alta dal 1861. Dal 2015 l’Italia ha oltre 400 mila cittadini in meno. Siamo 60 milioni, di cui il 9% stranieri di 50 nazionalità diverse. Solo l’aggiunta dei figli di migranti ha ridotto la perdita della popolazione, anche se il fenomeno della denatalità ha raggiunto anche le donne straniere, che rispetto agli anni passati fanno meno figli. Ciò ha prodotto il prevalere dei vecchi sui giovani: sino a 14 anni sono il 13,5%, oltre i 60 il 22,6%.

La denatalità riguarda tutte le nazioni dell’Occidente, anche se l’Italia è uno dei paesi dove è fra le più alte (1,34 figli per donna fertile). Le cause di questo fenomeno sono note: l’invecchiamento delle donne, l’immissione delle madri nelle attività lavorative fuori casa, le difficoltà economiche della famiglia, la scarsità dell’assistenza alle madri e ai bambini. Sono difficoltà reali, cui tutti i paesi occidentali cercano di dare aiuti crescenti, nella speranza di aiutare le coppie. Ma in che misura aiuteranno a risolvere il problema? Purtroppo sinora i risultati sono stati modesti.

L’aspetto economico è certo importante, ma è solo uno dei tanti. Basterebbe pensare che le famiglie italiane del passato, assai più povere di quelle d’oggi, allevavano tanti figli. E ciò mostra che la causa principale della crisi della famiglia non è economica, ma antropologica. Essa è l’esito necessario di una concezione della vita, per la quale generare e allevare figli è soprattutto un peso e un rischio. In ogni caso un pericolo.

La nostra società privilegia la quotidianità e la transitorietà, appare priva di valori e credenze permanenti, il matrimonio è divenuto contratto, quando non anche fantasia creativa, e il dono scambio. Abbiamo rifiutato la vecchia famiglia, paternale e autoritativa… niente di male, ma non ne abbiamo ancora trovata una nuova che funzioni. Perciò, meno matrimoni e più convivenze, crescita di separazioni e divorzi. L’educazione delle giovani generazioni rivela vuoti e distorsioni, lo mostrano anche la tossicodipendenza e la microcriminalità diffusa.

Viviamo in una cultura edonista: un tempo la famiglia veniva vissuta come gioia ma anche come sacrificio, ora è l’asilo, prevalentemente notturno, del riposo e della “gratificazione reciproca”, la promessa è contratto e il dono scambio. È una cultura nichilista, che ha cancellato le certezze e i valori permanenti, ha colorito tutto di leggerezza e indeterminatezza, ha introdotto un senso generale di paura e sconforto, una sfiducia nel futuro. Non per tutti, certo, ma ciò che prevale è una “civiltà del vuoto” e della “transitorietà”. Come stupirsi, allora, se calano le nascite?

Articolo di Gianfranco Morra

Fonte: https://www.italiaoggi.it/news/diminuiscono-le-nascite-perche-se-ne-sente-meno-il-bisogno-2407830

QUANDO IL SOFFIO SI RIVELA
Conoscere il passaggio della Morte per riconnettersi alla Vita
di Chantal Dejean

Quando il Soffio si Rivela

Conoscere il passaggio della Morte per riconnettersi alla Vita

di Chantal Dejean

Dal regno degli esseri della Natura, al mondo dei defunti, dalle anime dei suoi figli prima che nascessero, alle Luci che ci fanno da Guide, Chantal Dejean allena il suo essere alla raffinatezza e alla bellezza necessarie per poter entrare in risonanza con i mondi sottili ed in questo modo poterli vivere.

La nascita e la morte condividono lo stesso percorso. In questo libro Chantal Dejean, attraverso il racconto delle proprie esperienze a contatto con i mondi dell'aldilà, narra del viaggio che un'anima intraprende verso quello che è oggi la nostra vita sulla terra.

Il mistero che avvolge il senso dell'esistenza, il luogo da cui veniamo e ciò che siamo venuti a fare, crea grandi lacune nel nostro vivere e nelle fasi successive del Dopo vita.

Questo libro vuole essere una guida, un illuminatore di quel viaggio che tutti stiamo già affrontando.

Con conoscenze che provengono da una visione medianica e chiaroveggente l'autrice descrive e accompagna tappa dopo tappa il lettore in tutte le fasi che l'anima affronta prima e dopo la vita terrena.

Dal proprio vissuto, a consigli pratici, dall'incarnazione alla dipartita, alle fasi pre-morte e post-mortem questo scritto diventa una mappa pratica per meglio saper vivere e morire.

"Ed è così che mi sono lasciato catturare dal Romanzo di una vita ma, allo stesso tempo, da un Manuale e da una Guida che garbatamente aprono dei varchi sulla dimensione dell'aldilà e dell'aldiquà, riuscendo a fornire le chiavi di due Portali in costante contatto tra loro."
Raymond Moody

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