Diminuiscono le nascite perché se ne sente meno il bisogno

di Gianfranco Morra
Ormai non è più una notizia. Anche lo scorso anno, come in tutti i precedenti, le nascite in Italia sono fortemente diminuite.
Ce lo ha comunicato l’Istat, il 4% di neonati in meno (18 mila). È la cifra più alta dal 1861. Dal 2015 l’Italia ha oltre 400 mila cittadini in meno. Siamo 60 milioni, di cui il 9% stranieri di 50 nazionalità diverse. Solo l’aggiunta dei figli di migranti ha ridotto la perdita della popolazione, anche se il fenomeno della denatalità ha raggiunto anche le donne straniere, che rispetto agli anni passati fanno meno figli. Ciò ha prodotto il prevalere dei vecchi sui giovani: sino a 14 anni sono il 13,5%, oltre i 60 il 22,6%.
La denatalità riguarda tutte le nazioni dell’Occidente, anche se l’Italia è uno dei paesi dove è fra le più alte (1,34 figli per donna fertile). Le cause di questo fenomeno sono note: l’invecchiamento delle donne, l’immissione delle madri nelle attività lavorative fuori casa, le difficoltà economiche della famiglia, la scarsità dell’assistenza alle madri e ai bambini. Sono difficoltà reali, cui tutti i paesi occidentali cercano di dare aiuti crescenti, nella speranza di aiutare le coppie. Ma in che misura aiuteranno a risolvere il problema? Purtroppo sinora i risultati sono stati modesti…

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