Blackout: la Svizzera trema dopo la Chiusura di alcune Centrali Francesi

di Giuseppina Perlasca

La situazione dell’approvvigionamento elettrico in Francia è attualmente estremamente tesa e crea dei problemi anche ai paesi confinanti.

L’elettricità delle centrali nucleari francesi soddisfa infatti anche la fame di energia delle famiglie e delle aziende svizzere, e la chiusura di alcune di esse per manutenzione rischia di mettere al buio parte della svizzera.

Prima di tutto alcuni numeri: in media la Svizzera importa dai paesi vicini, soprattutto la Francia, quattro TeraWatt/h di energia al giorno. Berna non ha raggiunto un accordo quadro con la UE sull’energia, per questo sta puntando a raggiungere l’autarchia, con un aumento di due TW/h di accumulo e di generazione, ma intanto la dipendenza c’è.

“Data la situazione tesa, RTE, il gestore della rete di trasmissione di energia, non fornisce alcuna informazione sull’approvvigionamento energetico da più di un mese”, avverte Nicolas Charton, direttore dell’ufficio E-CUBE Strategy Consultants a Losanna.

La ragione di questa incertezza nelle forniture è nota e viene dalla vicina Francia. Negli ultimi giorni, non meno di 15 dei 56 reattori nucleari sono stati chiusi per lavori di manutenzione o guasti. Normalmente, in questi casi, dovrebbero partire le centrali a carbone e a olio pesante anche in un paese che punta sul nucleare, come la Francia, ma ora queste fonti sono pesantemente segnate dai costi per le emissioni di carbonio. Quindi i prezzi sono andati alle stelle. L’uso del gas naturale è stato penalizzato dai costi alle stelle, oltre 10 volte il 2015, legati all’incertezza sulla fornitura del gas russo.

A tutto questo si aggiungono ora le preoccupazioni per il parco delle centrali nucleari francesi. “Con la mancanza di altre quattro centrali elettriche con una potenza totale di circa 6.000 megawatt, i prezzi in Francia sono aumentati notevolmente rispetto a quelli dei paesi vicini”, afferma Simon Witschi, capo della sezione Segreteria della Commissione federale per l’elettricità (ElCom).

Perfino nella ricca Svizzera l’elettricità è salita alle stelle, tanto che diverse aziende energy intesive, ad alto uso di elettricità, stanno pensano di sospendere le proprie produzioni, almeno in via temporanea. Il prezzo del MW/h è passato dai 30-60 euro ai 100 – 200 euro, e a questi livelli si chiude.

Il problema per la Svizzera è di tempistica: con poche centrali nucleari gran parte dell’elettricità svizzera proviene dall’idroelettrico, che è insufficiente in inverno. Normalmente non c’è problema: la Federazione importa in inverno ed esporta in estate, ma il boom dei prezzi energetici di quest’inverno rischia di far saltare un equilibrio esistente, ma precario.

La Federal Electricity Commission sta cercando di calmare gli animi: “La sicurezza dell’approvvigionamento energetico del Paese non è al momento a rischio“, afferma Simon Witschi.Le centrali elettriche in Svizzera, ma anche in Germania e in Italia, stanno attualmente producendo elettricità sufficiente e le reti per le importazioni di elettricità sono ancora disponibili”. Tuttavia, non tutto è roseo. “Anche se attualmente non vi è alcun rischio di mancanza di energia, la rete elettrica è ancora sensibile a un incidente, ad esempio, un difetto in una linea di grandi dimensioni”, avverte l’analista energetico Charton.

Secondo un rapporto del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), diversi fattori dovrebbero concorrere per far sì che l’elettricità scarseggi per alcuni giorni. “Se l’indisponibilità del parco atomico francese raggiunge la soglia del 30 percento, potrebbe diventare scarsa”, afferma. Se questo si combinasse con un guasto alle centrali nucleari svizzere di Beznau 1 e 2, si creerebbero le condizioni per un blackout svizzero.

Anche i produttori di energia elettrica svizzeri (BKW FMB Energie, EBM, Alpiq, ecc.) hanno una delle chiavi per prevenire il peggio, sia ora sia in futuro: “La Svizzera ha molte riserve idriche e capacità di produzione”, e la soluzione più semplice per il futuro potrebbe essere quella di alzare le dighe per aumentarne la capacità, mentre nel breve le società elettriche potrebbero essere tentate di sfruttare di più le riserve idriche, rischiando però di trovarsi senza per il futuro in caso di una siccità.

Articolo di Giuseppina Perlasca

Fonte: https://scenarieconomici.it/blackout-la-svizzera-trema-dopo-la-chiusura-delle-centrali-francesi/

ABISSO. CORONAVIRUS: IL ROMANZO DELLA PROFEZIA
di Dean Koontz

Abisso. Coronavirus: il Romanzo della Profezia

di Dean Koontz

Finora inedito in Italia...

In questo thriller nel 1981, l'autore profetizza la comparsa del virus Wuhan 400 (Coronavirus) proveniente dalla città cinese di Wuhan nell'anno 2020.

Un virus in grado di uccidere la popolazione di tutto il mondo con il solo contagio per vie respiratorie…

Oggi, la profezia si è avverata. Questo romanzo è diventato realtà.

Dall'autore best seller in tutto il mondo, con oltre 450 milioni di copie vendute, un romanzo definito dalla critica e dai lettori con queste parole:

"costruito sapientemente, originale e decisamente inquietante. Una lettura imperdibile, suspense ai massimi livelli e un finale assolutamente inatteso."

E se l'incidente che le ha portato via suo figlio non fosse mai avvenuto? È trascorso un anno da quel giorno fatale in cui Tina Evans ha perso suo figlio Danny e anche se la sua vita è cambiata per sempre, ora sta finalmente iniziando ad accettarlo.

Il successo nel lavoro, un incontro di passione e sentimento... tutto sembra rimettersi al posto giusto. Ma le basta confondere il viso di un bambino per quello di suo figlio nell'auto di uno sconosciuto per scatenare in lei un vortice di dubbi ed emozioni incontrollate. E poco dopo, nella camera del suo bambino, sulla lavagna cominciano ad apparire due parole: NON MORTO.

Tina ha motivo di credere che quell'incidente con gli scout non si sia mai verificato, e che forse suo figlio viene tenuto lontano da lei, prigioniero di un uomo in nero, e disperatamente bisognoso del suo aiuto. E così, verso un lento e inesorabile destino, il dolore e il dubbio genereranno in lei un'ossessione da cui le sarà impossibile sottrarsi: il bisogno di rivedere suo figlio a costo di sprofondare nell'abisso.

Organizzazioni militari segrete e misteriose sperimentazioni sono al centro del romanzo di Dean Koontz, che grazie alla sua straordinaria capacità di descrivere l'animo umano già nel 1981 riuscì a profetizzare una minaccia del nostro tempo in un thriller angosciante e sensazionale.

Ecco il pezzo nella versione originale in inglese:

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