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Michael Rubin: “Diamo a Zelensky Atomiche da Usare come vuole Contro la Russia”

di Maurizio Blondet 

La controffensiva è fallita? Come scongiurare la vittoria di Putin? L’esperto militare Michael Rubin ha una ideona e la propone a Biden: dare all’Ucraina armi nucleari tattiche da usare “liberamente”, senza controllo da parte di Washington.

Michael Rubin

Washington pretenderebbe di non avere alcun controllo e quindi alcuna responsabilità. Il punto è che questo Rubin è uno dei capi dell’American Enterprise Institute – i più vecchi lettori se ne ricorderanno – la potente centrale dell’estremismo guerrafondaio ebraico-americano – dei Wolfowitz, dei Kristol, dei Kagan, di Michael Leeden – che vent’anni fa ebbero sugli Stati Uniti il potere, con la scusa di vendicare l’assalto alle Twin Towers dell’11 Settembre (false flag da loro stessi concepito), di lanciare gli Stati Uniti nelle guerre senza fine contro Irak, Afganistan, Siria, ovvero tutti i nemici potenziali di Israele. Per lunghi anni l’American Enterprise ha governato l’America dietro Bush jr.

La proposta di Rubin ha dunque concreta possibilità di essere accolta. Tanto più che – strana coincidenza? – ordini di proposte estreme simili già vengono ventilate in Europa stessa, da settori insospettabili.

Vedete questa  signora tutta arcobaleno? È la Presidente della Commissione Difesa del Bundestag, il parlamento germanico. Si chiama Marie-Agnes Strack-Zimmermann, ed ha appena proposto che agli ucraini non si diano solo gli F16, ma si concedano anche gli aeroporti tedeschi da cui farli decollare per andare a bombardare la Russia. Con questa motivazione: a differenza degli aeroporti ucraini, infatti, i russi non possono radere al suolo gli aeroporti su suolo germanico…

Questa immagine ci dice che non si potrà contare troppo sulla sanità mentale dei suoi dirigenti, per scongiurare il passaggio del conflitto all’atomica su iniziativa USA. Almeno uno stato membro della NATO ha permesso all’esercito ucraino di utilizzare le armi ricevute per attaccare il territorio russo, scrive il Bild. Il paese non viene nominato, ma potrebbe essere la Polonia.

Qui sotto riporto quel che ha scritto Michael Rubin sul sito dell’American Enterprise, onde ne “gustiate” il livello di capziosità:

Biden può Scoraggiare un Attacco Nucleare russo contro l’Ucraina? Sì, se dà all’Ucraina delle Atomiche Tattiche

“La paura di uno scambio nucleare ha a lungo condizionato il pensiero della Casa Bianca sull’Ucraina.

Quando le truppe russe invasero l’Ucraina sedici mesi fa, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan si offrì di evacuare Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino rifiutò l’offerta. “Ho bisogno di munizioni, non di un passaggio”, ha risposto.

Anche se le forze ucraine hanno sfidato le stime dei servizi segreti statunitensi, prima bloccando e poi respingendo l’esercito russo, il timore di come il presidente russo Vladimir Putin avrebbe potuto reagire ha portato Washington a limitare l’assistenza che avrebbe potuto consentire all’Ucraina di accelerare il suo contrattacco e salvare decine di migliaia di vite.

L’amministrazione Biden ha modificato gli armamenti per impedirne l’uso a lungo raggio, nel timore che l’Ucraina potesse colpire siti di importanza logistica o militare in Russia.

La stessa logica ha governato il rifiuto iniziale dell’amministrazione Biden alle richieste ucraine di HIMARS, carri armati Abrams e F-16. Solo le pressioni politiche e diplomatiche hanno convinto Biden a invertire la rotta.

Mentre le forze ucraine respingevano l’invasione iniziale della Russia e umiliavano l’esercito russo nei cieli e sul campo di battaglia (ha, ha ha… possiede un certo senso dell’umorismo questo personaggio – nota di conoscenzealconfine), i timori di Washington su come la Russia avrebbe potuto reagire aumentavano. Se Putin perde o viene umiliato, secondo la logica, potrebbe reagire con armi nucleari tattiche.

Alcuni, come l’ex Segretario di Stato Henry Kissinger, hanno esortato al compromesso, anche a costo di permettere a Putin di mantenere la Crimea e altri territori ucraini. Il problema di questi consigli è che premierebbero l’aggressione e che, comunque, Putin ha rifiutato il diritto stesso dell’Ucraina di esistere.

La guerra è ora al punto di svolta. Innanzitutto, l’Ucraina ha distrutto la strada rialzata che collega la Crimea occupata dai russi alla Russia vera e propria. Le fughe di notizie dei servizi segreti suggeriscono che l’Ucraina potrebbe essere dietro l’attacco al gasdotto Nord Stream-2. I ribelli russi anti-Putin hanno poi fatto irruzione dall’Ucraina nella città russa di Belgorod e le forze speciali ucraine sono probabilmente responsabili dello sfacciato attacco con i droni al Cremlino.

Putin è disperato ed erratico. La distruzione della diga di Kakhovka è un avvertimento che Putin non rispetta alcuna linea guida. Con la controffensiva ucraina in corso, la minaccia che la Russia possa usare armi nucleari tattiche è sempre più probabile. Sarebbe ingiusto incolpare Kiev. Non c’è equivalenza morale.

La Russia ha invaso l’Ucraina, non il contrario. Finché l’Ucraina era sul punto di vincere, Putin sarebbe arrivato a questo punto di ritorsione nucleare. Autodistruggersi e consegnare alla Russia una vittoria sarebbe immorale e poco saggio. Per Putin, la paura dell’avversario crea dipendenza come la cocaina. Se dovesse percepire che la paura della Casa Bianca potrebbe portare al trionfo, farebbe un’altra sniffata… (infatti come tutti sanno è Putin il cocainomane… – nota di conoscenzealconfine): le sue provocazioni aumenterebbero, non solo contro l’Ucraina, ma anche contro la Moldavia e gli Stati baltici.

Per Biden, la questione è ora duplice: come dissuadere la Russia dall’uso di armi nucleari tattiche e come rispondere nel caso in cui le usasse. La stessa strategia risponde a entrambe.

Radom, Mazowieckie, Poland – August 23th, 2015: Anti-aircraft cruise missiles on a launcher, dramatic sky

Se l’uso di armi nucleari cambia lo slancio della guerra, porta un Occidente timoroso a imporre una divisione o addirittura consegna a Putin una vittoria completa, le conseguenze a lungo termine per la sicurezza internazionale sarebbero terribili. Confermare qualsiasi guadagno dall’uso di armi nucleari tattiche distruggerebbe irrimediabilmente lo stigma di otto decenni che circonda l’uso delle armi nucleari. La Russia potrebbe essere tentata di usare nuovamente tali armi. Così come decine di potenze di secondo livello cercherebbero di acquisire armi nucleari tattiche da usare contro i loro rivali. L’instabilità internazionale aumenterebbe a livelli mai visti dal periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale.

Come Biden può impedire alla Russia di usare le armi nucleari in Ucraina? Biden dovrebbe invece dire chiaramente alla Russia che qualsiasi uso di armi nucleari di qualsiasi dimensione contro l’Ucraina comporterà la fornitura da parte degli Stati Uniti dello stesso tipo di armi nucleari all’Ucraina, senza alcun controllo su dove e come l’Ucraina potrebbe usarle. La mafia della non proliferazione potrebbe ululare di indignazione, ma l’Occidente deve orientare la sua politica nucleare verso la realtà, non verso il velleitarismo o la vuota facciata di un regime di trattati che gli Stati revisionisti non rispettano più.

Proprio come durante la Guerra Fredda, il modo migliore per scoraggiare l’uso delle armi nucleari è dimostrare la volontà di usarle.

Nel Memorandum di Budapest del 1994, gli Stati Uniti e altri Paesi hanno garantito la sovranità dell’Ucraina in cambio della rinuncia alle armi nucleari. Vent’anni dopo, quando le forze russe hanno marciato in Crimea, il Presidente Obama ha dimostrato che gli impegni degli Stati Uniti erano vuoti e le nostre parole prive di significato.

È giunto il momento di invertire il danno. Il fatto è semplice: gli Stati Uniti mantengono le armi nucleari perché sono un deterrente efficace contro altri Stati nucleari. L’Ucraina dovrebbe avere lo stesso diritto“.

Michael Rubin – Membro senior, AEI

Questa è ovviamente l’analisi delirante e totalmente fuorviante di un demente in crisi di astinenza da psicofarmaci… poveri noi! (nota di conoscenzealconfine)

Articolo di Maurizio Blondet

Fonte: https://www.maurizioblondet.it/diamo-a-z-atomiche-da-usare-come-vuole-contro-la-russia/

LA VIA DELLA LEGGEREZZA
Perdere peso nel corpo e nell'anima
di Franco Berrino, Daniel Lumera

La Via della Leggerezza

Perdere peso nel corpo e nell'anima

di Franco Berrino, Daniel Lumera

Questo libro dà una serie di consigli e suggestioni per conquistare leggerezza, togliere peso e pesantezza al nostro corpo e alla nostra anima, delineando quello che viene chiamato il giorno perfetto.

Vengono dunque proposti una serie di gesti rituali, azioni da imparare a fare consapevolmente per costruire una vita più sana, più lunga e più felice.

Il libro sarà accompagnato da una traccia audio di meditazione guidata.

Perché leggere questo libro:

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Dalla quarta di copertina

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Questo libro cambia il nostro punto di vista sul benessere psicofisico, perché ci mostra che c'è un legame indissolubile tra i chili in eccesso e i nostri pesi interiori, tra approccio all'alimentazione e approccio alla vita, tra cibo per il corpo e cibo per lo spirito. Anche da un punto di vista scientifico.

"Per alleggerire il nostro corpo dobbiamo mangiare cibi, non trasformazioni industriali dei cibi, cibo vero, non cibo in scatola, mangiare con moderazione e prevalentemente vegetali. Per alleggerire la nostra anima dobbiamo privilegiare la vita semplice, naturale, consapevoli della bellezza di ogni atto quotidiano, piuttosto che la vita organizzata da agenzie di divertimento, acquisti, viaggi, spettacoli, televisione."

Con una ricca bibliografia scientifica, abitudini e rituali per il "giorno perfetto", esercizi e ricette "di leggerezza" e una traccia audio di meditazione guidata, questo libro ci aiuta a liberarci finalmente dai pesi che ci schiacciano a terra e mettere le ali alla nostra gioia di vivere.

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