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“Open Day Vaccini” a Bologna: si sfiora la rissa, assembramenti e spintoni!

C’è stato il caos per il primo open day vaccinale in Emilia Romagna alla fiera di Bologna, dove il 2 giugno era in corso la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson. C’è anche chi ha deciso di passare in fila la notte, nonostante il “coprifuoco” (…e “stranamente” in questo caso nessun intervento delle forze dell’ordine). Se si ammassano per il vaccino va tutto bene!

open day bologna vaccini fila

Molti i giovani arrivati con la speranza di ricevere il monodose. Alle otto, la fila fino a quell’ora ordinata, è saltata e si è sfiorata quasi la rissa di fronte al portone di ingresso del palazzo dei congressi. Urla, spintoni tra le persone ammassate che hanno fatto a gara per entrare nella struttura.

Il tutto è avvenuto senza la presenza delle forze dell’ordine o di un referente organizzativo. Così la lista che era stata preparata, in autogestione, secondo l’ordine di arrivo da alcuni ragazzi presenti sul posto, non è stata rispettata.

Il 1° giugno l’Ausl Bologna e la Regione avevano reso noto che dalle 8 alle 19 sarebbero state disponibili 1.200 dosi per i cittadini residenti nel territorio dell’Azienda Usl di Bologna ancora senza una prenotazione. Ovviamente è stato il caos come documentato anche da Bolognatoday.

open day bologna vaccini sacco a pelo

E questo nonostante l’invito dell’Ausl di Bologna che ha raddoppiato le dosi disponibili (da 1200 a 2400): “si raccomanda di rispettare l’ordine della fila in base all’orario di arrivo e si prega di evitare ogni assembramento una volta conclusa l’assegnazione degli accessi per i primi 2400 arrivati”.

Fonte: https://www.today.it/cronaca/vaccini-open-day-bologna.html

DIGIUNO SECCO
Gli ultimi sviluppi della digiunoterapia in Russia
di Sergej Filonov

Digiuno Secco

Gli ultimi sviluppi della digiunoterapia in Russia

di Sergej Filonov

Hai mai sentito del digiuno secco? In questo libro il Dott. Sergej Filonov spiega in modo semplice questa terapia e alcune modalità per metterla in pratica.

Con linguaggio accessibile Filonov accompagna il lettore in un percorso avvincente alla scoperta dei tanti esempi di digiuno secco presenti in natura per arrivare a dimostrare che questo metodo, apparentemente d’avanguardia, affonda in realtà le sue radici nella notte dei tempi, trattandosi di un espediente incorporato da madre natura nel corso dell’evoluzione delle specie animali.

L’autore, forte della sua esperienza trentennale di cura in questo campo, si sofferma ad infrangere i miti diffusi sul tema e illustra dettagliatamente:

  • i meccanismi che il digiuno secco innesca e potenzia nell'organismo: acidosi, autofagia, autolisi e altri;
  • in presenza di quali patologie è consigliabile ricorrere al digiuno secco;
  • i vantaggi del digiuno secco rispetto agli altri tipi di digiuno;
  • l’algoritmo per una corretta pratica di digiuno secco in condizioni domestiche a partire dalla pulizia dell’intestino, per esempio con enteroadsorbimento tossinico.

L’efficacia del digiuno secco nella lotta contro gravi malattie dipende dal fatto che esso contribuisce a rinvigorire il sistema immunitario, permettendo all'organismo di sviluppare in breve tempo nei fluidi corporei le più alte concentrazioni di sostanze biologicamente attive: ormoni, cellule immunocompetenti, immunoglobuline e anticorpi.

Rispetto al digiuno idrico, quello secco risulta inoltre più valido perché accelera i meccanismi di depurazione (un giorno di digiuno secco corrisponde a tre giorni di digiuno idrico) e perché agisce mediante un processo diverso e più radicale: durante un digiuno secco, senza acqua esogena, non ha luogo alcuna “lavatura” delle tossine ma piuttosto un processo di bruciatura delle tossine “nella propria fornace”. Ogni singola cellula innesca una reazione termica. In tali circostanze muoiono le cellule patologiche e sopravvivono le cellule più forti, le più sane, ed esse per sopravvivere a tali estreme condizioni sono costrette a sintetizzare acqua endogena, di qualità eccellente e purissima, priva delle informazioni portate nel nostro corpo dall'ambiente esterno. Meccanismi simili non avvengono in alcuno degli altri tipi di digiuno praticati a fine terapeutico.

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