Era inevitabile che dopo le proteste degli agricoltori in tutta Europa, partissero anche in Italia, e la repressione da parte del mainstream segue i dettami di quella internazionale.
Gli agricoltori sarebbero dei no vax fascisti. Il mainstream che sta delegittimando le proteste si trova nella difficile situazione di dover presentare le proteste come nate in ambiente “complottista” (https://www.repubblica.it/cronaca/2024/01/28/news/la_rivolta_dei_trattori_novax_e_neofascisti_soffiano_sullira_degli_agricoltori-421999473/) e no vax, e allo stesso tempo predicare l’esistenza di un’ingerenza fascista da parte di “forza nuova”.
C’è chi invece parla di rossi, neri e no vax, e dice che questa protesta è stata organizzata da politici di estrema destra per ottenere voti alle elezioni europee, peccato che i “rossi” di cui si parla all’inizio di questo articolo (https://www.repubblica.it/esteri/2024/01/25/news/proteste_agricoltori_destra_sovranisti_no_vax-421973208/) dovrebbero essere la sinistra, quindi secondo i loro stessi articoli anche la sinistra dovrebbe far parte delle proteste, eppure l’articolo continua a martellare tenendo il focus sull’estrema destra. Persino Lollobrigida, da sempre preso di mira dal mainstream per aver parlato della sostituzione etnica, ora lo fanno passare per una povera vittima sostenendo che viene tormentato dalle destre radicali, anche se fino a qualche giorno fa la destra radicale era, secondo il mainstream, proprio lui.
Questa narrazione è una barzelletta tragicomica dove siamo tutti fascisti che vogliono instaurare un governo fascista, ma in realtà, in un colpo di scena degno di una commedia pirandelliana, anche il governo attuale stesso è no vax e fascista, anche se poi scrive un piano pandemico uguale a quello dei governi precedenti. Soltanto i giornalisti sovvenzionati con i soldi pubblici dello stesso “governo fascista” non sono fascisti, ma gli ostaggi di un paese fascistissimo che li costringe, ricoprendoli d’oro, a farci lezione di “educazione sentimentale”.
Le Vere Ragioni delle Proteste
Il mainstream tenta di politicizzare il dissenso per delegittimarlo attraverso la politicizzazione per relativizzarlo e renderlo solo una questione di gusto. In realtà gli agricoltori che protestano si oppongono a problematiche oggettive che sono il risultato di una scelta deliberata dell’UE di impoverirci e affamarci.
Siamo un paese dove escono dei bandi dove si paga chi non coltiva i terreni, e gli insetti nell’alimentazione sono ormai una realtà e dove i terreni vengono espropriati per creare centrali fotovoltaiche.
Gli agricoltori sostengono che queste politiche rendono l’agricoltura italiana non competitiva rispetto ai prodotti importati a basso costo dall’estero, con i ricavi che sono abbondantemente sotto i costi di produzione (https://www.adnkronos.com/economia/protesta-agricoltori-italia-oggi-trattori-rivolta-news_6WjQSqoIGpd9r92XqKobme).
Gli agricoltori chiedono di abolire l’obbligo di non coltivare il 4% del territorio, di fare rotazioni delle colture e l’obbligo di ridurre l’uso di fertilizzanti del 20%, vietare i contributi economici che disincentivino la coltivazione e mantenere anche dopo il 2026 il prezzo calmierato del gasolio agricolo.
Conclusioni
Non manca chi accusa direttamente gli agricoltori (https://greenreport.it/news/economia-ecologica/senza-transizione-ecologica-non-ce-futuro-neanche-per-gli-agricoltori/) di essere un male per il mondo e che con toni minatori gli impone di rinunciare al loro lavoro dicendo che la transizione green farebbe bene anche a loro, il come, poi, però si dimenticano di spiegarlo. La CO2 ha sui terreni un effetto fertilizzante ed aumenta la quantità dei raccolti, è il green stesso ad essere contro l’agricoltura.
Fonte: https://t.me/dereinzigeitalia