Il 5G non Decolla (grazie a Dio…)

di Massimo Cascone

E alla fine… “fumata bianca”, sulle Telco l’hanno spuntata i colossi di Airbus e Boing.

Il pericolo di catastrofi causate dal 5G è concreto e reale, causa interferenza con gli altimetri degli aeroplani. Il tanto discusso Internet delle cose è stato ufficialmente bloccato, anzi ritirato da tutti gli aeroporti statunitensi per un anno, almeno fino a Luglio 2023.

È quanto si apprende dall’accordo raggiunto dalla Federazione dell’Aviazione Americana (FAA) con le compagnie telefoniche, tra le quali anche Verizon dell’ex consigliere top manager e attuale ministro italiano Vittorio Colao, costrette ad arrestare il roll out correndo ai ripari in attesa di ipotizzate schermature, ancora tutte da verificare.

Pomo della discordia è la C-Band 5G, cioè la banda usata nello spettro di frequenza radio della microonde centimetriche comprese tra i 4 e gli 8 Ghz, usate sin dagli ultimi anni ’70 in ambito militare e televisivo, riconvertite adesso sui civili per il futuro che mancava. Quale?

Il pericolo di interferenze col wireless di quinta generazione con la strumentazione di bordo degli aerei, già nei mesi scorsi aveva causato una levata di scudi da parte delle compagnie di volo. Sono stati previsti persino disastri e crisi catastrofiche se il 5G avesse “decollato” senza freni. E’ sì, perché l’assenza di studi preliminari ambientali e sanitari del 5G si ripercuote quindi nell’assenza di test sulla strumentazione elettronica dei velivoli in cielo, in particolar modo sugli altimetri, indispensabili per fornire dati sull’altezza dal suolo di un aereo e ritenuta cruciale per la fase d’atterraggio, soprattutto in caso di maltempo.

Così, dopo l’accordo raggiunto sulla moratoria, la questione è quindi rinviata di un anno, ma il dubbio è se a luglio della prossima estate tutti gli Airbus e Boing potranno essere dotati di filtri elettromagnetici in grado di schermare le interferenze del 5G: ce la faranno? Il sospetto che potrebbero non esserlo è più forte di qualsiasi certezza.

Mentre anche in Italia, sale l’allerta: “Dopo l’allarme dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea abbiamo inviato delle PEC al Sindaco di Fiumicino (Roma) e di Bari oltre ad altri soggetti interessati“, affermano Annalisa Buccieri e Giancarlo Vincitorio referenti Lazio e Puglia dell’Alleanza Italiana Stop5G. “La questione è delicata e importantissima, il rischio di interferenze tra 5G e traffico aereo viene segnalato direttamente dalle aziende costruttrici di veicoli civili e militari”.

Già, un po’ come gli effetti atermici e biologici sugli esseri umani, ampiamenti documentati e disponibili in letteratura biomedica e segnalati dalla comunità scientifica internazionale, ignorati però dagli organismi di sanità pubblica, a partire da Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità (quelli che hanno tanto a cuore la salute dei cittadini quando si tratta di covid… – nota di conoscenzealconfine).

Perché quanto in linea precauzionale vale per gli aerei, pare non possa valere per la pelle umana. Inoltre, col benestare pure dell’OMS, le prove sull’uomo dall’INCIRP vengono effettuate sui manichini di plastica riempiti di gel. Ma gli esseri umani mica somo pezzi di metallo come gli altimetri o i robot…

Articolo di Massimo Cascone (Puntata 26 de “Il Tecnoribelle” di Maurizio Martucci, una produzione targata interamente ComeDonChisciotte.org)

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://comedonchisciotte.org/il-5g-non-decolla-il-tecnoribelle/

IL FASCINO DISCRETO DELL'ELETTROMAGNETISMO
Tutto quello che dovreste sapere sull'inquinamento elettomagnetico: scienza, salute e ambiente
di Massimo Sperini, Francesca Pulcini

Il Fascino Discreto dell'Elettromagnetismo

Tutto quello che dovreste sapere sull'inquinamento elettomagnetico: scienza, salute e ambiente

di Massimo Sperini, Francesca Pulcini

L'obiettivo perseguito da questo testo è di fornire al lettore, compatibilmente con la sua formazione culturale, informazioni sintetiche sulle interazioni tra i campi elettromagnetici artificiali e i sistemi viventi.

La letteratura sull'argomento è ampia e differenziata. Sono disponibili gli articoli sui giornali, i servizi sui settimanali e i mensili, le pubblicazioni sulle riviste specializzate, le ampie rassegne, i libri di carattere divulgativo ed i siti su internet. Convegni, seminari e dibattiti si moltiplicano.

Il lettore si domanderà: quale l'utilità di un altro testo?

Attualmente sono, infatti, disponibili in letteratura enunciazioni di dati, fatti e posizioni contrapposte di chi si occupa di tali problematiche, ma ciò che al momento manca è una visione che possa dare un'immagine d'insieme e non parziale, come spesso accade, del dibattito scientifico attuale riguardante il bioelettromagnetismo e delle sue implicazioni ambientali e sociali.

L'intento, quindi, è di fornire al lettore momenti di riflessione, stimoli per allargare i propri orizzonti culturali ed acquisire delle conoscenze di base che permettano loro di orientarsi nel variegato universo del bioelettromagnetismo e di altri aspetti dell'inquinamento che interagiscono sinergicamente con il bioelettromagnetismo.

Il libro è il frutto di un gruppo di esperti, dal fisico allo psicologo e al biologo passando per l'ingegnere. La presenza di due donne ha poi semplificato gli aspetti scientifici dell'inquinamento elettromagnetico, rendendoli comprensibili a tutti.

Partendo dall'idea che esistono modi diversi di vedere e interpretare la medicina e il concetto di salute si esamina l'ambiente  che ci circonda e le sue interazioni psico-sociali con l'uomo.

Dal dopoguerra ai giorni nostri la diffusione dell'elettrificazione, l'incremento dei consumi energetici e l'enorme sviluppo delle telecomunicazioni hanno indotto una profonda trasformazione nell'industria, nell'economia e nel comportamento sociale.

Questo processo è stato, ed è, caratterizzato dall'esteso impiego di apparati elettronici, così vengono denominati tutti i dispositivi nei quali la trasformazione dell'energia comporta flussi di corrente elettrica.

Tutte queste innovazioni tecnologiche immettono nell'ambiente circostante radiazioni elettromagnetiche artificiali, prodotte cioè dalle attività dell'uomo.

Nel secolo scorso le uniche sorgenti di radiazioni non ionizzanti erano quelle naturali: il campo elettrico e magnetico della terra, i campi elettromagnetici prodotti dall'attività temporalesca (in particolare dei fulmini), i debolissimi campi associati all'emissione del sole e delle galassie.

Queste sorgenti costituiscono il fondo, o ambiente elettromagnetico naturale, in cui si sono evoluti gli organismi viventi

Negli ultimi cent'anni si è determinata una profonda alterazione dell'habitat elettromagnetico e dell'equilibrio con i viventi. Per questo in determinate situazioni oramai si parla di inquinamento elettromagnetico o di elettrosmog dell'ambiente.
E minimizzare, negare o irridere chi si pone degli interrogativi sulle conseguenze di questa alterazione, non è una prova di buon senso scientifico; anzi non è una prova di buon senso tout-court.
La situazione sopra delineata solleva in tutta Europa e nel mondo – non solo nell'opinione pubblica, ma anche negli ambienti scientifici e nelle istituzioni – la questione dei potenziali effetti associati ad una esposizione incontrollata a tutti i tipi di campi elettromagnetici.
L'esposizione alle radiazioni immesse nell'ambiente dalle tecnologie elettromagnetiche determina l'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi
L'azione dei campi elettromagnetici si manifesta principalmente come:

effetto sulle cellule in crescita, con particolare aumento del tasso di riproduzione delle cellule cancerose;aumento dell'incidenza di particolari forme di cancro;sviluppo di anormalità negli embrioni;alterazioni delle sostanze chimiche del sistema nervoso, ad esempio la concentrazione di ioni calcio;alterazioni dei cicli biologici;declino dell'efficienza del sistema immunitario;alterazioni nelle capacità di apprendimento;ipersensibilità alla radiazione elettromagnetica.

Questi effetti, ben comprovati da sperimentazioni che alimentano una letteratura scientifica pressoché sterminata, sono generalmente indicati come a lungo termine o cronici. Tali effetti, o meglio, la loro negazione, addirittura nelle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono come  è ovvio, il centro dello scontro  scientifico attuale.

Lo sviluppo delle tecnologie elettromagnetiche ha prodotto nei lavoratori e nella popolazione in generale un conflitto tra:

vantaggi associati all'utilizzo di queste tecnologie;preoccupazione per l'impatto sanitario causato dal loro utilizzo.

Nella valutazione soggettiva del rischio connesso all'uso delle tecnologie elettromagnetiche concorrono due aspetti:

le componenti personali, psicologiche e cognitive dell'individuo;il ruolo dei mezzi di comunicazione, in altre parole l'azione sul pubblico dei media.

Il libro parte dal presupposto che si può cambiare la realtà attraverso la presa di coscienza e la condivisione di esperienze. A tal fine viene presentato l'inquinamento elettromagnetico presente nelle nostre case, nella scuola e nell'ambiente di lavoro, insieme ai consigli e ai suggerimenti pratici per difenderci da questo agente stressante per il nostro organismo.

 

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