I 10 punti della virologa Maria Rita Gismondo

di Gianni Barbacetto

Maria Rita Gismondo è nel pieno del lavoro, all’ospedale Sacco di Milano. Da due settimane, con la sue équipe del laboratorio di microbiologia clinica e virologia, analizza tamponi di possibili contagiati. La sua proposta, già nei primi giorni dell’emergenza, è stata di non esagerare con l’allarme.

Risultato immagini per Maria Rita Gismondo

Continua a ritenere che “la situazione sia sotto controllo e che sia necessario mantenere la calma”. Ma senza abbassare la guardia. Con lei proviamo a stilare un elenco dei motivi per cui essere attenti; e di quelli per cui essere invece più rassicurati e tranquilli.

Perché essere Pessimisti

Ecco cinque motivi per cui essere preoccupati e attenti secondo la professoressa Maria Rita Gismondo, dell’Ospedale Sacco di Milano.

1. Un Paese di anziani. Siamo una popolazione vecchia, con un alto numero di anziani (oltre 15 mila le persone sopra i cento anni): secondi al mondo, dopo il Giappone, per longevità. Sappiamo che gli anziani sono i più colpiti dal coronavirus. Per questo motivo, dunque, nel nostro Paese è possibile una più ampia diffusione e penetrazione dell’infezione da Covid-19.

2. L’onda lunga. In questo momento stiamo vivendo l’onda lunga dei contagi partiti dal primo focolaio, quello della Bassa lodigiana. Abbiamo avuto molti casi, che necessitano peraltro di cure intensive, concentrati in un periodo molto breve. La percentuale è contenuta, ma il numero assoluto è alto. Il vero problema, oggi, è riuscire ad avere una risposta rapida dall’organizzazione sanitaria sotto pressione.

3. L’errore. Abbiamo fatto un errore, che si ripercuote sull’immagine internazionale dell’Italia: siamo stati i primi a comunicare il numero dei soggetti trovati positivi al virus, lasciando intendere che fossero malati. Ma sappiamo che è così soltanto nel 10% dei positivi, mentre la maggior parte guarisce senza alcun supporto sanitario.

4. “Iper-tranquillizzazione”. È scattato in Italia quel fenomeno che gli psicologi sociali chiamano “iper-tranquillizzazione”: quando ci sono troppi messaggi tranquillizzanti, scatta la reazione opposta e la gente si allarma.

5. Il sistema sanitario. Abbiamo una sanità spezzettata, regione per regione. Questo non aiuta le misure di contenimento, a oggi l’unico mezzo che abbiamo contro il virus. Ma i provvedimenti dovrebbero essere uguali su tutto il territorio nazionale. Le regioni ancora non esposte devono sentirsi nello stesso livello di rischio delle altre, perché la gente in Italia, come dimostrato, viaggia e gira per il Paese. Se posso aggiungere un ulteriore motivo di preoccupazione, questo riguarda la politica. La sfiducia e la confusione dei cittadini sono alimentate dalle polemiche e dai continui litigi dei politici. Una quarantena utile potrebbe essere la “quarantena mediatica” di tutti i politici!

Perché essere Ottimisti

Risultato immagini per pericolo contenuto coronavirus

Ecco invece cinque motivi per essere più tranquilli secondo la professoressa Gismondo.

1. Il pericolo contenuto. I contagiati oggi sono migliaia e aumenteranno. Ma questo, da una parte, ci invita a vivere con prudenza e a fare di tutto per contenere il contagio. Dall’altra, ci permette di affermare che il pericolo di ammalarsi è molto basso e, soprattutto, che è ancor più basso il rischio di ammalarsi gravemente.

2. La natura dei decessi. I decessi sono quasi totalmente dovuti all’ulteriore aggravamento di condizioni patologiche gravi pregresse. Può sembrare un ragionamento cinico, ma ci permette di affermare che chi è in buone condizioni di salute di partenza, in caso sia contagiato dal virus, difficilmente rischia le conseguenze più gravi.

3. L’essere responsabili. I cittadini hanno dimostrato in queste settimane una buona reazione individuale, assumendosi responsabilità, accettando limitazioni di movimento e comportamenti prudenti e igienicamente corretti. C’è da sperare che tutto ciò si diffonda ancor più nelle prossime settimane.

4. I nostri medici. Questa crisi sanitaria, che diventerà anche economica, ci sta insegnando l’importanza dei medici e dell’assistenza sanitaria, a cui non bisogna pensare soltanto nei momenti di crisi. Speriamo che molti giovani medici vengano assunti e che questa crisi diventi un’occasione affinché la nostra “vecchia” sanità si rifornisca di nuove energie.

5. Il mondo e i confini. In un mondo che vuole innalzare muri, la natura ci sta dimostrando che i confini non esistono, che i muri non fermano il contagio. Dobbiamo fare del nostro meglio per evitare che il contagio si diffonda, praticare comportamenti virtuosi per diminuire le occasioni di diffusione del virus. Ma sapendo che il mondo non si può fermare.

Articolo di Gianni Barbacetto

Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/03/06/i-10-punti-della-virologa-maria-rita-gismondo/5727343/

LA NUOVA DIETA DEL DOTTOR MOZZI
Nuovi contenuti, spunti e interpretazioni per prevenire, curare e guarire
di Piero Mozzi

La Nuova Dieta del Dottor Mozzi

Nuovi contenuti, spunti e interpretazioni per prevenire, curare e guarire

di Piero Mozzi

"La Dieta del Dottor Mozzi" compie 10 anni! È un traguardo importante che ha dato l'occasione al dottor Mozzi di arricchire questo testo con nuovi contenuti e nuove informazioni e di sciogliere alcuni dubbi sorti nelle persone che hanno messo in pratica i suoi consigli nel corso degli anni.

"Questa nuova edizione vuole testimoniare ancora una volta l'impegno preso con le persone che mi seguono da anni e fornire uno strumento pratico e aggiornato che contenga indicazioni ancora più precise rispetto al testo precedente, per dare a tutti la possibilità di gestire al meglio la propria salute!"

Il libro, ormai celebre bestseller, pone l'attenzione sull'alimentazione e sui risvolti che ha sul corpo umano. L'intento del testo è dare la possibilità a tutti, anche a coloro che non hanno cognizioni mediche, di tenere sotto controllo il proprio stato di salute.

È un manuale pratico che ci dà la possibilità di capire ciò che accade nel nostro organismo.

Il Dottor Mozzi, uno dei maggiori esponenti della dieta del gruppo sanguigno, ha scritto questo libro dopo trent'anni di pratica medica e vent'anni di osservazione e studio dell'organismo umano e delle sue reazioni all'introduzione di determinati alimenti.

La semplicità del metodo lo distingue e lo rende accessibile a tutti. Consente a chiunque di imparare ad "ascoltare" autonomamente i segnali che l'organismo invia, di riconoscere l'effetto che gli alimenti utilizzati possono avere sulle diverse persone per stabilire la dieta e lo stile di vita più appropriato a ciascuno.

Secondo il Dottor Mozzi c'è una correlazione tra l'appartenenza al proprio gruppo sanguigno e gli alimenti che mangiamo.

Il gruppo sanguigno è dato da un'impronta genetica precisa che distingue ogni individuo dagli altri, lo caratterizza e permette di capire come è fatto e come si comporta il nostro sistema immunitario.

È possibile utilizzare i quattro gruppi sanguigni 0, A, B, AB come una guida attendibile per scegliere un'alimentazione idonea a ognuno, che può consentire un miglioramento del proprio stato fisico e una riduzione del rischio di ammalarsi. Inoltre può aiutare a risolvere eventuali stati patologici.

Il libro fornisce a tutti uno strumento per riappropriarsi della gestione quotidiana della propria salute e occuparsi con cognizione di causa delle proprie condizioni fisiche, lasciando ai medici la gestione dei traumi, delle urgenze e delle malattie di una certa rilevanza.

Il campo delle intolleranze è un campo in cui attualmente non esistono certezze. La verità assoluta risiede solo in noi stessi e ci si può avvicinare ad essa accostando tra loro tante piccole verità.

I meccanismi biologici di un essere vivente sono molteplici per cui è sufficiente che avvengano modificazioni in un equilibrio biologico perché subentrino nuovi segnali e disturbi.

Il Dottor Mozzi ritiene che ciò che ha esposto sia solo l'inizio e non la conclusione delle ricerche in merito alle intolleranze alimentari. Uno stimolo da cui partire e che altri potranno sviluppare. Scoprire tutti i meccanismi e i processi sottesi alle intolleranze è un compito che lasciamo ai ricercatori e ai biologi.

In base alle caratteristiche genetiche di ogni singolo individuo, il dottor Mozzi ha individuato dei regimi alimentari ben precisi che promuovono il consumo di determinati cibi a discapito di altri, in base alla loro funzionalità, alla digeribilità e ai benefici che possono apportare all'organismo.

Alcuni cibi mettono a rischio il nostro sistema immunitario, per questo bisogna eliminarli dalla propria alimentazione.

Riportiamo di seguito alcuni consigli estrapolati dal libro per i diversi gruppi sanguigni:

  • Gruppo sanguigno 0. Poiché i soggetti appartenenti a tale gruppo sanguigno hanno un apparato digerente forte, essi possono digerire senza difficoltà le proteine animali contenute in carne e pesce. Di contro, però, essi non riescono a metabolizzare bene i cereali e i derivati del latte. Evitando tali alimenti, le persone appartenenti al gruppo sanguigno 0 possono trarre grande giovamento ed evitare problemi di salute.
  • Gruppo sanguigno A. Gli individui appartenenti a questo gruppo sanguigno digeriscono facilmente i carboidrati e con molta difficoltà le proteine della carne, specialmente se rossa.
  • Gruppo sanguigno B. Le persone appartenenti a questo gruppo sanguigno hanno una predisposizione del loro apparato digerente a metabolizzare con facilità sia le proteine animali che quelle vegetali.
  • Gruppo AB. I soggetti che fanno parte di tale gruppo sanguigno hanno le stesse difficoltà digestive di quelli appartenenti sia al gruppo A che al gruppo B, pertanto la loro alimentazione deve essere simile.

Il principio sul quale tutta la teoria del Dottor Mozzi si fonda, quindi, è quello di preservare la salute attraverso una corretta alimentazione, che si adatti in tutto e per tutto al patrimonio genetico di ognuno.

Le novità più importanti di questa edizione:

  • la dicitura "alimenti neutri" è stata modificata in "alimenti da testare" per rafforzare il concetto che questi alimenti hanno effetti diversi a seconda delle caratteristiche individuali;
  • indicazioni sulle modalità di consumo di ogni categoria di alimenti: quando consumarli, quante volte alla settimana e quando evitarli;
  • note riguardanti le patologie più comuni derivanti dall'abuso di alcuni cibi;
  • suggerimenti pratici per limitare i danni derivanti dagli "sgarri" a tavola;
  • aggiornamento delle liste degli alimenti con i cibi nuovi che oggi si trovano più frequentemente in commercio;
  • cenni di nutrizione per rendere più semplice la scelta degli alimenti e la composizione dei pasti;
  • per ogni stagione dell'anno, uno schema alimentare con 5 giornate tipo;
  • la suddivisione degli alimenti in benefici, da testare e sconsigliati è stata aggiornata in base alle osservazioni fatte negli ultimi dieci anni e ai cambiamenti avvenuti nell'industria alimentare spesso a discapito della qualità degli alimenti.
...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *