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Finis Italiae

di Giorgio Agamben

Il nostro è il paese europeo con il più basso tasso di natalità.

Si è parlato di una fine dell’Europa, se non dell’Occidente, come dell’evento che segna drammaticamente l’epoca che stiamo vivendo. Ma se c’è in Europa un paese in cui alcuni dati permettono di certificare con sobria precisione la data della fine, questa è l’Italia. I dati in questione sono quelli della demografia.

Tutti sanno che il nostro paese conosce da decenni un declino demografico che lo classifica come il paese europeo con il più basso tasso di natalità. Ma pochi si rendono conto che questo significa che il perdurare di questo declino condurrebbe in sole tre generazioni il popolo italiano verso l’estinzione.

È per lo meno singolare che ci si continui a preoccupare di problemi economici, politici e culturali senza tenere conto di questo dato, che li vanifica tutti.

Evidentemente come non è facile immaginare la propria morte, così non si ha voglia di immaginare una situazione in cui non ci saranno più italiani. Non mi riferisco ai cittadini dello Stato italiano, che un po’ più di un secolo fa non esisteva e la cui sparizione in fondo non mi preoccupa più di tanto.

Mi rattrista piuttosto la possibilità perfettamente reale che non ci sia più nessuno per parlare italiano, che la lingua italiana divenga una lingua morta. Che, cioè, nessuno possa più leggere la poesia di Dante come una lingua viva, come Primo Levi la leggeva ad Auschwitz al suo compagno Pikolo.

Questo mi rattrista infinitamente di più che la scomparsa della Repubblica italiana, che del resto ha fatto tutto quello che poteva per condurre a quella fine. Resteranno, forse, le meravigliose città, resteranno, forse, le opere d’arte: non ci sarà più il “bel paese là dove ‘l sì suona”.

Articolo di Giorgio Agamben

Fonte: https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-finis-italiae

DOLCI BUONI E SANI
Felicemente golosi senza dipendenza
di Dealma Franceschetti

Dolci Buoni e Sani

Felicemente golosi senza dipendenza

di Dealma Franceschetti

Tantissime ricette per scoprire il piacere di un dolce leggero ma goloso!

Torte, crostate, biscotti, mousse e budini a base di agar agar, gelati, panna cotta, muffin, dolci senza glutine. Solo il pensiero ci fa venire l’acquolina in bocca!

Perché leggere questo libro:

  • Per scoprire che “zucchero” non è sinonimo di “dolce”.
  • Per imparare tanti segreti di pasticceria dalla chef macrobiotica Dealma Franceschetti.
  • Per soddisfare la tua voglia di dolce mangiando cibi sani.

Dalla quarta di copertina

Gustarsi un dolce è come fare un tuffo nel passato quando eravamo piccoli e abbiamo assaporato per la prima volta quel sapore attraverso il latte della mamma. Grazie a questo libro possiamo ritrovare il piacere di goderci ogni tanto dei dolci serenamente, con la consapevolezza di scegliere ingredienti sani.

L’esperta di cucina macrobiotica Dealma Franceschetti ci spiega come cucinare dolci leggeri, senza derivati animali, ingredienti chimici, zuccheri e farine raffinati, per non appesantire il corpo e non cadere nella spirale della dipendenza indotta soprattutto dallo zucchero raffinato.

Un ricettario che risponde a tanti dubbi:

  • Un dolce sano è anche buono?
  • Cosa usare al posto dello zucchero bianco?
  • Quali farine utilizzare evitando quelle raffinate?
  • Come sostituire il latte con le bevande vegetali?
  • Quali addensanti scegliere?
  • Come sostituire le uova, il burro e la colla di pesce?
  • Come liberarsi dalla dipendenza dei dolci e goderseli serenamente?

I contenuti extra

  • Video presentazione dell'autrice
  • Video-ricette
  • Documenti di approfondimento
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