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Cronache dal futuro… Quella prima “Cerimonia dello Schiaffo”

di Aldo Maria Valli

Attenzione. Il seguente articolo contiene IRONIA. In caso di accertata allergia all’IRONIA, astenersi dalla lettura.

Anche ieri sera, 31 dicembre dell’anno 3520, si è ripetuta nella “Piazza del Dialogo”, già Piazza San Pietro, la bella “Cerimonia dello Schiaffo”, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Secondo i liturgisti più accreditati, la Cerimonia dello Schiaffo nacque millecinquecento anni fa, quando il papa dell’epoca, Francesco Misericordioso I (primo di una lunga serie di Franceschi Misericordiosi), sceso in piazza per ammirare il tradizionale presepe (che allora era reale e non olografico come adesso), si avvicinò alla folla per salutare.

I fedeli, riuniti dietro una transenna, tesero le mani per stringere quella del papa e Francesco, come suo solito, si lasciò toccare di buon grado, dispensando sorrisi. Ma ecco che una fedele un po’ più devota e intraprendente afferrò il papa per un braccio, tirandolo con forza verso di sé, forse per ricevere una carezza o una buona parola o una speciale benedizione. Fu allora che il papa Francesco Misericordioso I reagì con stizza e, svincolandosi decisamente dalla presa della fedele, colpì la mano della fedele stessa con uno schiaffo, che da quel momento fu noto come lo “Schiaffo di Francesco”.

Da quella sera la Cerimonia dello Schiaffo costituisce un momento privilegiato fra le liturgie di fine anno. Dal modo in cui il papa schiaffeggia il fedele di turno, i cattolici traggono infatti auspici per l’anno che sta per nascere. Se lo Schiaffo non è molto deciso (diciamo un buffetto) l’anno nuovo sarà segnato da sciagure. Al contrario, se lo Schiaffo (come quel primo Schiaffo di Francesco Misericordioso I)  è vigoroso, segno di energia papale, il nuovo anno sarà ricco di ottime notizie.

I liturgisti-aruspici, designati all’esame dello Schiaffo, ritengono importante anche l’espressione che si disegna sul volto papale. Se, al momento dello strattone, il volto del papa resta imperturbabile, l’anno nuovo sarà in linea con quello vecchio; se sul papale volto si disegna soltanto un leggero sorriso, segno di sopportazione o, peggio, di debolezza, l’anno nuovo riserverà accadimenti rovinosi; se infine sul volto papale apparirà un’espressione decisamente corrucciata o, meglio ancora, irosa (come avvenne nel primo caso di Francesco Misericordioso I) l’anno nuovo sarà pieno di ottime prospettive per la Chiesa e per il mondo.

Secondo la tradizione, subito dopo lo strattone, il fedele che se n’è reso responsabile viene condotto nella prigione della gendarmeria, dove si tiene la seconda parte, la più segreta, della Cerimonia dello Schiaffo. Qui infatti il fedele è raggiunto dal papa in persona, il quale può decidere se schiaffeggiare di nuovo il soggetto oppure concedere la Grazia Papale. A questa seconda parte della Cerimonia non sono ammessi testimoni. Da qui, numerose leggende circa la sorte dei fedeli. Di certo si sa che la Grazia Papale viene interpretata come segno di debolezza, mentre una severa e giusta punizione, la cui entità non è nota, è ritenuta segno di forza da parte del papa e di saldezza al comando della barca di Pietro.

Pare, inoltre, che fu proprio in seguito alla prima Cerimonia dello Schiaffo, che il papa Francesco Misericordioso I scrisse la nota esortazione apostolica Gaudete et malmenate, al fine di tramandare la memoria di quell’episodio così significativo.

Articolo di Aldo Maria Valli

Fonte: https://www.aldomariavalli.it/2020/01/01/cronache-dal-futuro-quella-prima-cerimonia-dello-schiaffo/

 

NATUROIGIENISMO
Star bene con gli elementi naturali e le nostre forze vitali
di Corrado Tanzi

Naturoigienismo

Star bene con gli elementi naturali e le nostre forze vitali

di Corrado Tanzi

Essenzialmente, la Naturologia non è una medicina o una metodica non convenzionale, ma un vero e proprio metodo complementare.

La Naturologia non cura, non emette pareri diagnostici, non usa terapie, non si occupa delle patologie, non sostituisce il medico e i mezzi utili alla valutazione della malattia. Essa tende a realizzare un fenomeno d'autoguarigione grazie alla forza vitale dell'individuo, risvegliata grazie agli stimoli prodotti dalle procedure non terapeutiche dell'Igiene Vitale.

Insegna uno stile di vita più idoneo alla natura umana in rapporto con l'ambiente.

Promuove una vita igienicamente più corretta ai fini del benessere psicofisico individuale e collettivo, finalizzando le sue risorse ad una migliore conoscenza di se stessi per l'autogestione della salute in casa propria (senza mai astenersi dal sostegno del medico, spesso imprescindibile), e questo grazie all'utilizzo degli agenti naturali che sostengono la vita (acqua, aria, terra, alimento...) quali risorse igieniche per equilibrare lo stato termico del corpo, oltre ai processi nutrizionali e d'eliminazione cutanea, digestivi, polmonari, renali ed emozionali.

Si fonda su tre aspetti fondamentali: filosofico, scientifico e tecnico.

  1. La base filosofica è costituita dal concetto d'energia vitale, un aspetto filosofico-spirituale su cui poggia tutto il sistema.
  2. La base scientifica e dottrinale si articola in tre direzioni indispensabili per la corretta applicazione delle tecniche naturali: la conoscenza dei liquidi organici (sangue, linfa e sieri cellulari); ossia la conoscenza dei processi e dei meccanismi fisiologici condizionati dal secondo aspetto, l'equilibrio termico fra temperatura interna ed esterna del corpo indispensabile per consentire, favorire e regolare lo scambio umorale dei liquidi già citati. Il tutto finalizzato alla normalità dei processi di nutrizione e di eliminazione delle scorie che condizionano lo star bene. La terza direzione è la conoscenza dei fenomeni fisici di diffusione e osmosi, elementi scientifici fondamentali e indispensabili per l'esecuzione corretta delle pratiche idro-termo-fango-normalizzanti, atte a perseguire l'equilibrio termico e umorale.
  3. La base tecnica è quella del Naturismo, ossia l'uso degli agenti fisici e realmente naturali che consente la vera autogestione del benessere senza dipendere da terze persone, fatta eccezione per i necessari supporti di competenza tipicamente medica.

Il naturismo consiste nell'uso di diversi agenti fisici o naturali e si distingue -senza disconoscerle - da altre tecniche naturopatiche. In questo contesto, gli agenti naturali - alimenti, bagni, esercito fisico, piante, ecc. - non sono utilizzati a caso o a livello sintomatico ma secondo un piano prestabilito dove essi figurano sempre in gerarchia applicativa nelle tre fasi di disintossicazione, rivitalizzazione, stabilizzazione.

Grazie a questo piano gerarchico e sintetico, è possibile normalizzare le funzioni organiche che permettono di provocare l'autoguarigione, grazie agli umori circolanti e in funzione della forza vitale risvegliata.

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