Massimo Boldi invoca il Ritorno del Messia per spazzare via i Padroni del mondo. Burioni lo critica…

di Davide Parente

Massimo Boldi, con un post su Facebook, decisamente particolare e mistico, ha portato su di sé, molto velocemente, tutta l’attenzione mediatica, spaccando gli italiani in due fronti.

Burioni blasta Massimo Boldi per il post sul Covid: "Non fa ridere"

Chi ha gradito e molto, il suo sfogo su Facebook e chi, invece, l’ha bacchettato, come Roberto Burioni che ha scritto: “No, non fa ridere. Chi è un personaggio famoso e amato dal pubblico deve pesare con attenzione le parole su argomenti così importanti per la salute di tutti.”

Ecco qui il testo integrale del post di Massimo Boldi che ha fatto molto discutere: “Stiamo vivendo un mondo che NON va per niente bene. I potenti padroni del pianeta hanno dichiarato guerra a se stessi, non importa cosa è accaduto, non basta, vogliono terrorizzare il mondo ancor di più mari, Monti (chiaro riferimento a Mario Monti, incaricato dall’Oms di riformare la Sanita Europea – ndr), regioni, stati. Il popolo ha paura, teme la fine di un mondo a loro perfetto così come l’hanno conosciuto, non vogliono tapparsi la bocca con mascherine da Pecos Bill, forse è tempo che ritorni il salvatore dei mondi, sì Lui… il supremo, nostro Signore che si manifesti in qualsiasi forma atta a combattere la malasorte e l’indifferenza dei Governi di ogni stato, i padroni del mondo, cacciandoli per sempre dal paradiso terrestre. Lo dico e lo ripeto, ci vuole pazienza e coraggio ma vinceremo ancora dopo 2000 anni”.

Anche Carlo Calenda se la prende con lui e con Flavio Briatore, dicendo. Sarei molto felice della chiusura spontanea delle bocche che parlano a vanvera – scrive su Twitter il leader di Azione rispondendo a un altro utente. Vale per Briatore così come per Boldi, persone note che danno messaggi superficiali durante una pandemia, sono pericolose“. (una velata minaccia? – ndr)

Articolo di Davide Parente

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.lanuovapadania.it/cronaca/massimo-boldi-invoca-il-ritorno-del-messia-per-spazzare-via-i-padroni-di-questo-mondo-burioni-lo-critica-non-fai-ridere/

LA MIA VITA
Scritti Autobiografici 1856-1869
di Friedrich Nietzsche

La Mia Vita

Scritti Autobiografici 1856-1869

di Friedrich Nietzsche

Fin dalla prima giovinezza, Nietzsche cominciò a raccontarsi a se stesso, quasi provando quello strumento che, all'apice della sua vita, avrebbe dato i prodigiosi accordi di Ecce homo. I primi testi in cui Nietzsche afferma l'intenzione di "tenere un diario a cui affidare alla memoria tutto ciò che di triste o di lieto colpisce il mio cuore" risalgono addirittura all'anno 1856, quando egli aveva dodici anni.

Da allora fino al 1869, Nietzsche riprenderà e abbandonerà più volte progetti di memorie, spesso col titolo La mia vita, accumulando così una serie di testi che sono per noi, oggi, preziosi. L'infanzia a Naumburg, la morte del padre, la "costrizione quasi militaresca" della "veneranda" scuola di Pforta, i primi amici, le prime letture (dall'inevitabile Schiller all'allora poco noto Hölderlin), l'apparizione di Wagner, la scoperta della filologia, il formarsi di una sensibilità per così dire sotto i nostri occhi: tutto questo troviamo nel presente volume, che contiene testi finora mai tradotti in Italia.

"Come pianta io nacqui all'ombra del cimitero, come uomo in una canonica": un velo di gravità e di malinconia copre questi primi anni, studiosi e nobili di Nietzsche: ma più volte sentiamo già presente fra le righe la potenzialità sconvolgente della sua persona – e fin dall'inizio è ben chiaro in lui quel senso della necessità e del destino che mai lo abbandonerà: "Una catena di eventi, di sforzi, nei quali vogliamo riconoscere gli accidenti del destino esteriore o una barocca capricciosità, si rivela poi una via scoperta dalla mano infallibilmente brancolante dell'istinto".

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Un commento

  1. Franco Colantuono

    Calenda puo dire tutte le stupiddagini che vuole pagato da noi, boldi invece non ha il diritto di esprimere un opinione burioni uomo di grande coerenza e sopratutto al di fuori di ogni Logica economica pensa di poter fare la morale a Boldi che non ho mai amato come attore, in questo caso ha avuto coraggio .

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