Cosa mette più a repentaglio la Salute del Cuore?

di Elena Meli

Il rischio aumenta se si salta ogni mattina la colazione: una pessima consuetudine che oggi si stima riguardi dal 20 al 30% degli adulti. Le cose peggiorano se non si lavano bene i denti. Inoltre, i pericoli crescono quando si dorme poco.

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Che cosa mette più a repentaglio la salute del cuore? Molti elementi di pericolo sono ormai ben noti e tutti dovrebbero conoscere il “decalogo anti-infarto”, esistono tuttavia anche nuovi fattori di rischio a cui di certo non si pensa in prima battuta: lo hanno sottolineato i cardiologi durante l’ultimo congresso Conoscere e curare il cuore del Centro per la Lotta contro l’Infarto – Fondazione Onlus, spiegando che anche dormire poco, non lavarsi i denti e saltare la colazione sono brutte abitudini che possono favorire un infarto.

La deprivazione di sonno per esempio, si associa a un aumento dello stato infiammatorio generale, a una maggior resistenza all’insulina, ad alterazioni dell’endotelio che riveste i vasi sanguigni e all’incremento della tendenza a formare trombi, tutti elementi che facilitano la comparsa di malattie cardiovascolari, spiega Francesco Prati, presidente del Centro per la Lotta contro l’Infarto.

Quando si dorme poco crescono anche la pressione arteriosa e la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress; inoltre, sale la probabilità di accumulare peso fino a diventare obesi, perché si altera l’equilibrio fra grelina e leptina, due ormoni che controllano il senso di fame“.

Il risultato di tutti questi meccanismi è una “tempesta perfetta” cardiometabolica, che aumenta parecchio la probabilità di sviluppare un problema cardiovascolare o perfino un infarto; le cose peggiorano se non si lavano bene i denti, perché come sottolinea Prati, “Ormai è chiaro che una scarsa igiene orale porta allo sviluppo di parodontite (l’infiammazione grave delle gengive) e questa si associa a un maggior rischio di malattie cardiovascolari”.

Uno studio recente ha confermato che “lavarsi poco e male i denti fa salire i livelli di marcatori dell’infiammazione e dell’iper-coagulazione come la Proteina C Reattiva e il fibrinogeno in circolo, ma soprattutto aumenta il rischio di coronaropatie nel giro di appena otto anni”.

Infine, nuove ricerche portano sul banco degli imputati anche il saltare la colazione, una pessima consuetudine che oggi si stima riguardi dal 20 al 30 per cento degli adulti. “Si è infatti osservato che non mangiare appena alzati comporta una maggior prevalenza di aterosclerosi, non solo nelle coronarie e indipendentemente dagli altri fattori di rischio cardiovascolari convenzionali”, riferisce Prati.

“Tutto questo aumenta la probabilità di malattie cardiovascolari e anche di decesso per infarto o ictus: saltare la colazione è quindi un buon marcatore per individuare chi è ad alto rischio e deve fare ancora più attenzione alla prevenzione attraverso lo stile di vita, a cominciare proprio dalla prima colazione”.

Articolo di Elena Meli

Fonte: http://www.corriere.it

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