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L’arte di saper ascoltare un bambino

di Eleonora Vibes

I bambini imparano ad ascoltare, solo se prima sono stati ascoltati.

L’ascolto, il silenzio, la bellezza sono valori collegati da un filo che, se scoperto, ci riconduce ad una radice autenticamente umana. La bellezza si può riscoprire nel silenzio e nel fermarsi.

L’ascolto, il silenzio, la bellezza sono dunque valori che ci immettono in una dinamica di educazione dei sensi, che diventa educazione dell’anima. I bambini imparano ad ascoltare, solo se prima sono stati ascoltati: questa è la premessa fondamentale per insegnare ad ogni bimbo, fin dalla primissima infanzia, la pratica dell’ascolto, che si sviluppa e cambia nel corso della crescita.

L’ascolto si sviluppa in modo graduale dalla primissima infanzia, se il genitore, a sua volta, ascolta i segnali del bimbo e rispetta le sue capacità legate all’età. Per educare il bimbo in età prescolare all’ascolto, l’adulto deve fare discorsi brevi, usando un linguaggio semplice.

Raccontare gli episodi divertenti della propria giornata al bimbo, è un buon modo per abituarlo a rispondere alle domande e all’ascolto. Offrire al bimbo la possibilità di scegliere e ascoltarlo, lo fa sentire importante e lo abitua, a sua volta, ad ascoltare gli altri.

Quando il genitore ascolta il bambino, dovrebbe prestargli davvero attenzione. Quando il bambino vuole dire qualcosa al genitore, rispondergli che non si ha tempo di ascoltarlo non è corretto. Quando poi sono i genitori a parlare, il bimbo deve imparare ad aspettare il suo turno per essere ascoltato. Insegnare al bimbo ad ascoltare, significa anche riconoscere e sostenere le sue emozioni.

Quando il bimbo racconta cose strampalate o risponde alle domande con ipotesi fantasiose, il genitore dovrebbe ascoltarlo con rispetto e prenderlo sempre sul serio. Le spiegazioni e le storie dei bambini possono risultare stravaganti agli occhi di un adulto. In ogni caso, è molto importante ascoltarli, evitando di ridicolizzare il loro pensiero.

Articolo di Eleonora Vibes

Fonte: https://www.nostrofiglio.it

I BAMBINI SENSIBILI HANNO UNA MARCIA IN PIù
Comprenderli, rassicurarli e prepararli a una vita felice
di Rolf Sellin

I Bambini Sensibili hanno una Marcia in Più

Comprenderli, rassicurarli e prepararli a una vita felice

di Rolf Sellin

Scopri perché la sensibilità di tuo figlio non è un difetto, ma un magnifico potenziale!

I bambini ipersensibili vivono il mondo in maniera più differenziata e al tempo stesso più intensa rispetto agli altri. Manifestano questa loro particolare sensibilità in modi diversi: taluni sono timidi e timorosi, particolarmente empatici, altri sono nervosi e aggressivi perché non riescono a ben sopportare l'eccesso di stimoli, fisici e non, che percepiscono dall'ambiente esterno e dagli altri.

Questa loro natura così particolare li porta ad aver bisogno di aiuto per farsi rispettare e accettare.

Rolf Sellin, rinomato esperto di ipersensibilità, con il suo particolare approccio alla tematica ha già aiutato migliaia di persone. Ora spiega a genitori, educatori e insegnanti come andare incontro agli specifici bisogni di bambini dotati di un'intensa sensibilità.

Da una parte si tratta di fornire loro sicurezza, dall'altra anche di spronarli; tuttavia non è facile farlo nel modo giusto.

Un capitolo extra fornisce a tutti i genitori, gli educatori e gli insegnanti, non di rado anch'essi ipersensibili, preziosi consigli da utilizzare per sé.

"L'ipersensibilità non è una malattia, né una carenza, né un difetto. Nessun terapeuta è in grado di 'eliminare' l'ipersensibilità di un bambino. L'ipersensibilità è una caratteristica ereditata, un elemento distintivo e, più propriamente, un talento."

  • Riconoscere quando un bambino è ipersensibile.
  • Evitare gli errori tipici con i bambini sensibili.
  • Definire limiti, regole e aspettative per trasformare la sensibilità in un vantaggio.
  • Scegliere la scuola più adatta a un bambino ipersensibile.
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